Il presidente della Sac (la società che gestisce l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania), Gaetano Mancini, ha scritto al sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, per sollecitare la consegna della struttura aeroportuale del “Vincenzo Magliocco”, completata da due anni, ma non ancora collaudata e per annunciare azioni legali per i danni che la società catanese ha subito e subirà a causa del mancato avvio dell’aeroporto, su cui ha investito somme ingenti.
La lettera porta la data del 22 agosto (protocollo numero 3945): Mancini ricorda che la Sac si è aggiudicata la gara, tramite la partecipata Intersac, come socio privato della società di gestione dell’aeroporto (Soaco), ma non ha potuto avviare l’operatività dello scalo. In più, la Sac “per sopperire alle necessità finanziarie manifestate dal comune di Comiso, ha acquistato ulteriori 588 mila azioni di Soaco e ha anticipato, nel novembre 2008, ulteriori 1 milione 190 mila euro, a titolo di canone concessorio, per permettere la conclusione dei lavori”. Ancora oggi, cinque anni dopo, “vista l’incertezza dei tempi di consegna e di avvio dello scalo, si rende impossibile un’adeguata programmazione, con gravissime ripercussioni economiche sull’investimento effettuato dalla Sac, senza sottacere il danno subito dal territorio. E ciò nonostante, i tempi di avvio dello scalo restano incerti e tale incertezza rischia di vanificare l’investimento effettuato dalla Sac”.
Mancini ha inviato la lettera anche a Enac ed Enav e chiede a quest’ultima “i motivi per cui non ha ritenuto finora di sottoscrivere la convenzione con la Soaco, benché i fondi necessari per la copertura dei costi d’esercizio siano stati garantiti dalla Regione”.
