Amia, scontro con Orlando| Il sindaco incontra Passera - Live Sicilia

Amia, scontro con Orlando| Il sindaco incontra Passera

L'Amia scende in piazza per protestare contro la mobilità per 301 dipendenti. Intanto, a Roma, Orlando programma un incontro con il ministro Passera proprio sull'azienda partecipata per l'igiene ambientale.

AGGIORNAMENTO

14.27 E’ stato confermato l’incontro del sindaco Orlando con il ministro Passera. Il vertice si terrà alle 16.

14.00 Secondo alcune indiscrezioni, il sindaco Orlando, nel pomeriggio, incontrerà il ministro Corrado Passera per la vicenda Amia.

12.00 Circa duecento operai di Amiaessemme stanno partecipando davanti ai locali della società, in piazzetta Cairoli a Palermo, all’assemblea, convocata da alcuni sindacati per discutere dell’apertura delle procedure di licenziamento collettivo predisposto dai commissari straordinari di Amia spa, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città. Sono 301 i licenziamenti previsti: 66 per Amia spa in amministrazione straordinaria dal 2010 che occupa circa 1.700 operai; 235 per i dipendenti della controllata Amiaessemme, dove lavorano circa 900 persone. Dopo l’assemblea, gli operai della controllata si muoveranno in corteo fino alla sede della Prefettura. Alle 15 si uniranno a loro anche gli operatori ecologici dell’Amia, che nonostante la giornata di mobilitazione hanno garantito il servizio di raccolta della spazzatura per non creare disagi ai palermitani. Secondo quanto riferiscono i sindacati, il prefetto Umberto Postiglione ha convocato per venerdì alle 15 una vertice a villa Whitaker per affrontare la questione con i commissari straordinari, l’amministrazione comunale, la Regione siciliana e le parti sociali. Il 12 ottobre è attesa la decisione del tribunale fallimentare sul futuro dell’azienda. Ieri i commissari straordinari dell’Amia in una nota hanno sostenuto di non avere ricevuto il piano sul concordato.

PALERMO – Duro botta e risposta tra Leoluca Orlando e i commissari dell’Amia. I rapporti tra piazza Pretoria e piazza Cairoli, da mesi incandescenti, hanno raggiunto il picco in questi ultimi giorni, con il primo cittadino che, dopo aver chiesto la testa dei tre nominati dal ministro Passera, li ha definiti “bugiardi” e accusati del disastro in cui versa l’azienda, che ha da poco proceduto alla mobilità per 301 dipendenti.

E mentre domani gli operai scenderanno in piazza per manifestare contro le misure adottate dai vertici, lo scambio di accuse e il rimpallo di responsabilità continua. A rinfocolare la polemica ci avevano pensato i commissari, la settimana scorsa, accusando il sindaco e l’amministrazione di non aver depositato alcuna proposta di concordato preventivo in vista della sentenza del 12 ottobre che dovrebbe ridurre sensibilmente i debiti dell’Amia ed evitarle il fallimento. Dose rincarata nella lettera inviata ai sindacati per l’apertura delle procedure di mobilità. Nella missiva, infatti, l’amministrazione comunale viene ritenuta responsabile di essere venuta meno a tutta una serie di impegni: dall’adeguamento del contratto di servizio alla risoluzione del contenzioso con Amap per le caditoie, dagli lsu alle penali, passando per il compenso dovuto per le pulizie degli uffici giudiziari.

Bordate pesantissime, a cui Orlando ha risposto già sabato. Non solo, secondo il sindaco, il liquidatore della società Baldassarre Quartararo aveva inviato la bozza di concordato ai commissari il 27 agosto, senza ricevere alcuna risposta (così come si evince da una mail dello stesso Quartararo), ma i commissari sarebbero responsabili del tentativo di svendere l’azienda.

Uno scontro che va avanti da mesi (numerose sono state le lettere del sindaco all’indirizzo del ministro Passera per lamentarsi dell’operato dei commissari) e che stasera viene rinfocolato da una nota dei vertici aziendali. “I commissari di Amia invitano il sindaco a produrre pubblicamente la documentazione che dimostri l’avvenuta formale consegna della proposta di concordato – si legge nel comunicato – ma ad oggi non è stata ancora depositata formalmente una proposta di concordato”. O meglio, dicono i commissari, quella presentata dal liquidatore è una bozza non firmata, fatta pervenire via mail e informalmente, così come il 31 agosto l’ha ricevuta il Professore che però non ha risposto. “I Commissari hanno fatto sapere al liquidatore che non potevano presentare alcuna osservazione informale e quindi hanno invitato il medesimo a procedere sollecitamente al deposito formale della proposta di concordato – conclude la nota – non appena la proposta perverrà, provvederemo immediatamente a trasmetterla, corredata del nostro parere, al ministero per lo Sviluppo economico per le determinazioni di competenza, il tutto nel rispetto della legge”.


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