Sgarbi a Livesicilia: "Atti osceni? |Chi mi accusa è disperato" - Live Sicilia

Sgarbi a Livesicilia: “Atti osceni? |Chi mi accusa è disperato”

Dopo aver incassato la denuncia per atti osceni in luogo pubblico dai carabinieri di Mazzarrone, nel catanese, a causa di alcuni atteggiamenti per nulla graditi dai clienti di un agriturismo, l'ex sindaco di Salemi ci racconta la propria versione dei fatti.

IL CRITICO D'ARTE ALL'ATTACCO
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3 min di lettura

MAZZARRONE (CT) – Vittorio Sgarbi non ci sta. Dopo aver incassato la denuncia per atti osceni in luogo pubblico dai carabinieri di Mazzarrone, nel catanese, a causa di alcuni atteggiamenti per nulla graditi dai clienti di un agriturismo, a tal punto da suscitare l’ira di uno di essi, che si è scagliato contro di lui gettandogli addosso del caffè bollente, il noto critico d’arte rispedisce al mittente le accuse e a Livesicilia.it espone la propria versione dei fatti.

Dottor Sgarbi, ci racconti che cosa è successo.
“Non è successo niente, il punto è questo. Dopo essere stato circondato da un gruppo di persone simpatiche, ospiti dell’agriturismo, con cui ho scattato foto intrattenendomi insieme a loro per mezz’ora, ho fatto il bagno e ho preso il sole. A quel punto qualcuno ha visto la “farfalla” che mi ero marchiata sulla mia coscia sinistra (chiaro riferimento all’oramai noto tatuaggio mostrato da Belen Rodriguez durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo, ndr) ed è rimasto turbato, presumo. Quel che posso dirle è che, mentre mi trovavo tranquillamente al telefono per conto mio, un individuo mi ha buttato addosso del caffè bollente e mi ha insultato”.

Tutto qui? Non è accaduto altro?
“Nient’affatto. A quel punto io ho reagito e ho deciso di chiamare i carabinieri, i quali hanno individuato questa persona che, non contenta, mi ha accusato di atti osceni, qualcosa di veramente grottesco. Atti che nessuno ha compiuto e che, peraltro, non stanno né in cielo né in terra. A suffragio della mia tesi potrei chiamare due donne, che si trovavano con me ed erano ospiti presso l’agriturismo, oltre che il mio ufficio stampa”.

Lei fornisce una versione dei fatti dalla quale emerge uno scenario relativamente tranquillo. Cosa pensa abbia potuto infastidire il suo aggressore?
“Semplicemente non è piaciuto un mio costume da bagno, un boxer bianco che forse in trasparenza ha fatto vedere a qualche persona, sicuramente omosessuale o, forse, turbata, qualcosa che ha determinato una reazione ingiustificabile. Il comune senso del pudore in tutto il mondo ha un’unica interpretazione, in Sicilia, invece, sembra quasi necessario dover fare il bagno vestiti con lo smoking. Quanto successo è indecifrabile, oltre che incomprensibile. Qualcuno, evidentemente, ha cercato di strumentalizzare l’accaduto, forse per fare pubblicità all’agriturismo oppure per dimostrare che ci sono dei principi che vanno rispettati. Non riesco a capire”.

Puntualmente è saltata fuori l’accusa di atti osceni in luogo pubblico.
“E’ stato evocato un reato che non esiste, quello per atti osceni in luogo pubblico. E non esiste perché è stato depenalizzato nel 1999. Peraltro, mi chiedo: cosa si intende per atti osceni in luogo pubblico? Sarebbero quelle situazioni in cui, ad esempio, due gay si scambiano effusioni o una persona viene “beccata” mentre bacia una ragazza, episodi che oramai si verificano quotidianamente. Siccome io non ho baciato alcuna donna, non devo difendermi neppure su quel versante. Quanto evocato dà la prova di un’alterazione psichica e mentale di gente che non si capisce bene cosa possa volere, non mi è chiaro quale sia il vantaggio che sperano di trarre da questa vicenda. Forse vogliono solo farmi perdere del tempo. L’idiozia umana non conosce confini”.

Eppure è scattata la denuncia…
“Ma non esiste la denuncia, non può esistere perché non c’è reato. Anche voi giornalisti siete abbastanza ignoranti. Il reato che esiste è un reato amministrativo che si chiama comune senso del pudore, per cui se una persona si atteggia o va in giro in modo troppo discinto paga una multa. Ripeto, atti osceni in luogo pubblico è stato depenalizzato da anni e siccome io non ho fatto niente non c’è atto, ma anche se ci fosse l’atto non sarebbe un reato. Per cui è stato denunciato un reato che non esiste”.

Che messaggio vuol lanciare a chi ha mosso determinate accuse nei suoi confronti?
“Evidentemente sono dei disperati. E voi giornalisti insieme a loro. E’ inammissibile che la gente possa abboccare a questa risibili tranelli. Se lei fosse stato con me avrebbe visto che non ho fatto niente. Ho semplicemente preso il sole. Se prendere il sole è un atto, è un atto passivo e non commesso”.


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