Scuola, ecco il bando | Ma in Sicilia ci sono meno posti - Live Sicilia

Scuola, ecco il bando | Ma in Sicilia ci sono meno posti

E' stato pubblicato il bando del maxi-concorso per la scuola. Ecco tutti i dettagli e le istruzioni per l'uso.

PALERMO- È stato pubblicato oggi il bando dell’attesissimo concorso della pubblica istruzione, che assegnerà 11.452 cattedre nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado in tutta Italia. Le domande dovranno essere presentate entro il 7 novembre, seguendo le istruzioni del bando reso oggi pubblico dal Ministero. (http://www.cislscuolanapoli.com/attachments/article/538/SCHEMA%20DECRETO%20INDIZIONE%20CONCORSO_24092012%20U.doc)

I NUMERI
Il concorso coprirà 7.351 posti per l’anno scolastico 2013-2014 e 4.191 per l’anno scolastico 2014-2015. Le cattedre saranno così suddivise: 3500 cattedre nelle scuole primarie, 2.400 nelle superiori (soprattutto discipline umanistiche), 1.400 nella scuola dell’infanzia. Significativo il dato del Sud: in Puglia, Calabria e Sicilia le cattedre che verranno assegnate sono circa 9000. Nella sola Sicilia: 1194 posti. Un dato, però, denunciano i sindacati, non miracolistico. Sono infatti 160.000 circa i precari della scuola su tutto il territorio nazionale.

I REQUISITI
Al concorso sono ammessi i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia o primaria o secondaria di I e II grado, anche se conseguiti all’estero, purché specificamente riconosciuti con apposito decreto del Ministero. Per i posti della scuola primaria potranno partecipare i diplomati entro l’anno scolastico 2001-2002, ovvero al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998. Per i posti della scuola dell’infanzia, i candidati in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennale o quinquennale sperimentale dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998.
Per i posti di scuola secondaria di I e II grado, potranno partecipare i diplomati entro il 1999 delle accademie di belle arti, degli istituti superiori per le industrie artistiche, dei conservatori e degli istituti musicali pareggiati, degli ISEF, che alla stessa data consentivano l’ammissione ai concorsi per titoli ed esami per il reclutamento del personale docente. I laureati entro l’anno accademico 2001-2002, se si tratta di corso di studi quadriennale o inferiore; entro l’anno accademico 2002-2003, se si tratta di corso di studi quinquennale. Gli aspiranti alle cattedre di discipline tecnico-pratiche dovranno fare riferimento al decreto 39 del gennaio 1998. Sono esclusi dal concorso i docenti che alla data del 25 settembre sono assunti con contratto a tempo indeterminato

QUANDO E COME PRESENTARE LA DOMANDA
La domanda di partecipazione al concorso, a pena di esclusione, deve essere presentata in una sola regione, ma si potrà concorrere in più classi di concorso. I candidati potranno presentare la domanda esclusivamente on line sul sito del Ministero www.istruzione.it, a partire dal 6 ottobre fino al 7 novembre (le modalità sono descritte nel bando).

LE PROVE D’ESAME
Bisognerà attendere il 23 novembre per la pubblicazione del calendario e delle sedi della prima prova, la preselettiva, sulla Gazzetta Ufficiale, sul sito del Ministero(www.istruzione.it), nonché sui siti internet degli Uffici scolastici regionali. Si tratterà di una prova computer-based, della durata massima di 50 minuti, unica per tutti i posti e le classi di concorso e per tutto il territorio nazionale: 18 quesiti di logica, 18 di comprensione del testo, 7 dedicati all’informatica e 7 a una lingua straniera a scelta del candidato fra inglese, francese, tedesco e spagnolo. Chi avrà risposto correttamente a 40 quesiti su 50 potrà accedere alle prove d’esame (il calendario sarà pubblicato entro il 15 gennaio 2013). La prima prova sarà scritta: un questionario a risposta aperta relativo alle discipline delle diverse classi di concorso. In questa fase i candidati alle discipline tecnico scientifiche dovranno sostenere anche una prova di laboratorio, mentre gli aspiranti insegnanti di materie artistiche a una prova pratica. La seconda prova sarà invece orale: consisterà in un colloquio e in una simulazione di lezione frontale.

TITOLI
Confermato quanto trapelato nelle scorse settimane: i corsi post laurea, i dottorati di ricerca e le pubblicazioni scientifiche saranno riconosciuti come titoli, con un punteggio in certi casi equivalente alla laurea conseguita con il massimo dei voti e all’abilitazione presso la SISSIS e l’AFAM.

AGGIORNAMENTO
Brutta sorpresa per i precari della scuola siciliana: a sorpresa, il bando ufficiale, pubblicato ieri, del maxi concorso annunciato quest’estate dal ministro Profumo, dispone per la Sicilia 1194 cattedre invece delle 1604 annunciate.

La comparazione tra i dati ufficiali e quelli diramati nelle scorse settimane vede penalizzate soprattutto la scuola primaria (202 invece dei 362 annunciati) e le cattedre di italiano, storia e geografia (202 posti invece di 310) e di materie letterarie (53 posti invece di 96) delle scuole secondarie di secondo grado.

“Cosa è cambiato da venerdì scorso – si chiede Giusto Scozzaro, segretrario di Flc Cgil Sicilia – da quando cioè abbiamo ricevuto l’ultima informativa ministeriale che basava il numero delle cattedre in concorso sulla previsione di turn over del personale che andrà in pensione nei prossimi anni? La riduzione dei posti si aggiungerà alle motivazioni dello sciopero indetto il 12 ottobre”.

“Il ministro spieghi le ragioni che hanno portato alla riduzione di quasi 400 posti, nell’arco di qualche giorno, per il concorso a cattedra in Sicilia e ripristini il numero di 1.592 cattedre comunicato ai sindacati in precedenza”. E’ quanto si legge in una interrogazione presentata al ministro dell’istruzione dalla deputata Pd, Alessandra Siragusa. “Un tale modo di procedere – aggiunge – da parte del ministero dell’Istruzione ha prodotto false aspettative nei docenti siciliani e necessita di un immediato chiarimento”.


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