"Gesip, soldi ad ottobre |Amia, bloccheremo mobilità" - Live Sicilia

“Gesip, soldi ad ottobre |Amia, bloccheremo mobilità”

Il vicesindaco Cesare Lapiana parla a tutto campo di Gesip, Amia, Amat e dell'Autorità portuale, ospite del videoforum di Livesicilia.

COMUNE DI PALERMO, LAPIANA
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PALERMO – “Siamo fiduciosi che la cassa integrazione per gli operai Gesip possa partire ad ottobre, sperando possa essere retroattiva comprendendo anche il mese di settembre. Contiamo di potere pagare i primi assegni a metà del mese prossimo. Per quanto riguarda l’Amia, se riusciremo a rientrare a pieno titolo alla guida dell’azienda, credo non ci saranno problemi nel bloccare le procedure di mobilità. Venerdì, insieme al liquidatore (Baldassarre Quartararo, ndr), presenteremo al ministero del Lavoro il piano di concordato per capire se esiste da parte loro qualche perplessità”. A dichiararlo il vicesindaco di Palermo, Cesare Lapiana, ospite del videoforum di Live Sicilia.

Tanti i temi trattati nel corso dell’intervista, anche le problematiche economiche e gestionali dell’Amat. “Il problema dell’Amat – dice l’assessore – è un problema di disorganizzazione, non economico. O meglio, abbiamo un debito enorme con l’azienda dei trasporti, di circa 150-160 milioni, che abbiamo riconosciuto. Ma lo risolveremo, bisogna solo vedere in che tempi estinguerlo. Tra i settori da riorganizzare, merita di essere ricordata l’officina, che potrebbe anche diventare vero e proprio motore della nuova società consortile”.

A proposito della società consortile, il vicesindaco fissa modalità e tempi: “Puntiamo a gestire il settore dei servizi in modo univoco,. Intendiamo creare un coordinamento, includendo anche la Gesip, che svolgeva tutta una serie di mansioni imprescindibili, penso tra le altre al trasporto disabili e ai servizi cimiteriali. Per adesso stiamo cercando di trovare delle soluzioni tampone, ad esempio ricorrendo a gruppi di volontari. La società consortile è pronta, c’è già uno statuto. La settimana prossima pensiamo di avere le carte per partire”.

Secondo Lapiana, con la nascita della società si potrebbe procedere ad una riduzione del personale attraverso una serie di pensionamenti e prepensionamenti: “Tra addetti del Comune e lavoratori delle partecipate arriviamo a circa 8500-9000 unità. Una possibile soluzione per ridurre il numero dei dipendenti potrebbe essere quella di mandare in pensione o in prepensionamento mille lavoratori delle partecipate e altrettanti tra quelli alle dipendenze del Comune”.

Tornando alla vicenda Amia, l’assessore con delega alle aziende partecipate spiega i passaggi che dovrebbero consentire al Comune di tornare a guidare l’azienda: “Se da Roma riceveremo l’assenso, procederemo alla presentazione della proposta di concordato che auspichiamo possa essere accolto dal giudice fallimentare”.

Il vicesindaco ha affrontato anche la tematica riguardante la gestione degli impianti sportivi, con particolare attenzione rivolta al Palasport: “Abbiamo tredici impianti e una cinquantina di palestre. Abbiamo chiesto un progetto di gestione degli impianti al Coni e appena lo riceveremo lo valuteremo in giunta. Per quanto riguarda la struttura di Fondo Patti attualmente è in condizioni indecorose, per non dire indegne. Non esiste più una plafoniera, sono stati rimossi tutti i cavi elettrici, non c’è più traccia del parquet, così come delle caldaie. In pratica, non esiste più nulla. Esiste un progetto di ristrutturazione, che potrebbe essere finanziato con fondi europei. Appena sarà in condizioni accettabili, si può anche pensare di affidarlo a privati. Dovrà essere luogo dove fare sport ed ospitare eventi, non necessariamente sportivi”. Chiusura dedicata alla gestione dei porticcioli: “Domani alle 15 ci incontreremo con l’autorità portuale per trovare una soluzione”.


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