È morto Calogero Passalacqua| Banda e corteo per il padrino - Live Sicilia

È morto Calogero Passalacqua| Banda e corteo per il padrino

Calogero Passalacqua è deceduto a 82 anni. La figlia del capomafia di Carini, arrestata assieme a lui, lo ricorda come un bravo padre.

 

CARINI (PALERMO) – Calogero Giovan Battista Passalacqua è morto. Battista i Santi, come era soprannominato in paese, aveva 82 anni, la maggior parte dei quali vissuti da capomafia di Carini. La morte azzera le colpe terrene. Per chi ci crede, resta l’aldilà che sarà meglio o peggio, ma è una cosa che viene dopo. Prima c’è il funerale. Alle esequie di un padrino nulla deve mancare.

E così la settimana scorsa la banda ha suonato una marcia funebre mentre l’affollato corteo accompagnava la bara al camposanto. Poco prima, nella chiesa Maria Santissima del Rosario Margherita aveva ripetuto che papà era stato “un bravo padre, ha aiutato tanta gente”. Margherita Passalacqua ha ottenuto il permesso di partecipare al funerale. Per un giorno si è potuta allontanare dall’abitazione dove si trova agli arresti domiciliari. È finita in cella assieme al padre lo scorso novembre. I carabinieri chiamarono l’operazione Grande padrino. Perché Passalacqua era davvero il padrino di una mafia antica che ha saputo resistere alla modernità. Era tornato operativo. Dal suo appartamento in pieno centro dettava gli ordini che la fedelissima Margherita portava all’esterno.

Già nel ’97 il suo nome era inserito nell’elenco dei trenta mafiosi più ricercati d’Italia alla voce “alleato dei corleonesi” di Totò Riina. La sua latitanza durò pochi mesi. Lo scovarono a Montepulciano, in provincia di Siena. Scontata la pena era tornato a Carini, riprendendo il posto che gli competeva. Quello di comando. Il prestigio di Calogero Passalacqua era riconosciuto da tutti. E non solo dai mafiosi. A lui si rivolgevano anche i piccoli commercianti quando c’erano da risolvere questioni delicate. Quei commercianti a cui avrebbe voluto risparmiare il pagamento del pizzo. Nessuna pietà, invece, per le grosse imprese a cui veniva imposta persino l’assunzione del personale nei cantieri.

Passalacqua è morto da padrino e da uomo libero. Il suo legale, l’avvocato Gianfranco Viola, era riuscito prima a fargli ottenere gli arresti domiciliari e poi a giugno la scarcerazione. Era vecchio e malato.


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