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LiveSicilia.it / Province / Agrigento / Assolti sindaco e dirigenti del comune di Siculiana

Assolti sindaco e dirigenti
del comune di Siculiana

Giuseppe Sinaguglia, Luigi Meli e Pasquale Amato, sindaco e dirigenti del comune di Siculiana, nell'Agrigentino, accusati di abuso di ufficio aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa, sono stati assolti dal gup di Palermo.

Palermo, la sentenza
di Redazione
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PALERMO – Il gup di Palermo, Guglielmo Ferdinando Nicastro, ha assolto l’ex sindaco di Siculiana, Giuseppe Sinaguglia, il funzionario comunale Luigi Meli e l’ex dirigente dell’ufficio tecnico Pasquale Amato, accusati di abuso di ufficio aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa. Il Pm Rita Fulantelli aveva chiesto, invece, per tutti, la condanna a 4 anni di reclusione. La pena richiesta era ridotta di un terzo per effetto del rito abbreviato.

La vicenda giudiziaria scaturisce da un filone della maxi inchiesta antimafia “Marna” che ha portato all’arresto e alla successiva condanna di decine di presunti affiliati ed estorsori di Cosa Nostra. Secondo l’accusa, dal 2005, i fratelli Lorenzo e Giuseppe Catanzaro (allora numero due di Confindustria Sicilia) avrebbero subito gravi pressioni dall’interno del Comune di Siculiana. In particolare, venivano ipotizzati controlli illegittimi per far chiudere la discarica da loro gestita. Una sorta di rappresaglia scattata dopo la decisione dei due imprenditori di non piegarsi più al racket delle estorsioni mafiose. Il giudice ha assolto gli imputati dall’accusa di abuso di ufficio aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa. Per Sinaguglia, in particolare, ha disposto il “non doversi procedere” dall’accusa di concorso esterno perché l’inchiesta per gli stessi fatti è stata archiviata e mai riaperta.

Pubblicato il 28 Settembre 2012, 20:08
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Commenti
  1. Antonio G. 8 anni fa

    Mentre il Sindaco Sinaguaglia e i dipendenti comunali vivevano un lunghissimo calvario oggi chiusosi con l’assoluzione al comune di Siculina l’attuale amministrazione comunale firmava una transazione multimilionaria con qualcuno in particolare.
    Ma naturalmente di queste aspetti a parte qualche sito di informazione non ne ha parlato e non ne parlerà nessuno.

    http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=2070&Itemid=35

    http://www.lavalledeitempli.net/2011/05/20/siculiana-un-affaire-da-oltre-13milioni-di-euro%E2%80%A6/

    POVERA TERRA LA NOSTRA!

    Rispondi
  2. Penso 8 anni fa

    Tutto questo denaro pubblico sprecato…quanta carta, benzina, tempo sprecato per indagini, notifiche, udienze…Ma se un giudice assolve cosí frequentemente imputati eccellenti, vuol dire che la Procura non sa gestire le indagini? Vuol dire che le indagini partono da inquirenti incapaci?
    A volte penso che davvero serva un controllo sugli sprechi delle Procure, pur essendo assolutamente d’accordo con le intercettazioni e le videocamere ovunque.

    Rispondi
  3. Salvatore Petrotto 8 anni fa

    Detto tutto ciò, la Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, la Procura di Agrigento, da me sollecitata attraverso una circostanziata denuncia risalente al febbraio del 2011 ed il Tribunale di Agrigento che cosa intendono fare riguardo a questa scandalosa vicenda rifiuti nell’agrigentino?
    I protagonisti, almeno quelli palesi, un po’ meno quelli occulti, sono assai noti.
    Si tratta delle ditte che hanno gestito la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per centinaia e centinaia di milioni di euro, attraverso affidamenti diretti, senza gara, in proroga, per 5 anni consecutivi e che rispondono ai nomi di SAP ed ISEDA.
    Si tratta degli utilizzatori finali dei rifiuti e cioè i fratelli Catanzaro che con la loro discarica che prima era una piccolissima discarica pubblica e poi diventa la più grande discarica privata della Sicilia, di loro proprietà, grazie a dei ben individuati sostegni politici, hanno usato a destra ed a manca l’arma della denuncia, da provetti professionisti dell’antimafia degli affari e ‘di la munnizza’, per arricchirsi a spese di intere province, di comuni buttati sul lastrico ed a spese di milioni di cittadini siciliani:
    Dobbiamo continuare a vivere costretti per colpa di questa lobby ‘di la munnizza’ in un contesto in cui servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, gestiti in maniera pessima ed illegale, hanno provocato due miliardi di euro di buchi nei bilanci di tutti i comuni siciliani, come è stato denunciato dalla Corte dei Conti Siciliana?
    Ed il risultato qual è?
    Quello di garantire dei servizi che sono i più cari d’Italia e che costano ai cittadini, ai professionisti ed alle imprese, specie nell’agrigentino, il 500% in più rispetto al Centro-Nord Italia.
    Una vergogna di proporzioni macroscopiche.
    La parola adesso alla Magistratura!
    Se ne ha ancora voglia, dopo la terribile e micidiale cantonata di Siculiana.
    Salvatore Petrotto

    Rispondi

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