“Una volta che la Spending review è legge, si possono e si devono eliminare i privilegi. La Cisl è cosciente e favorevole ad una politica che mira a migliorare la spesa. Non possiamo però concedere che vengano messi in discussione diritti acquisiti. Contestiamo i tagli lineari ma ci poniamo in una posizione di dialogo e collaborazione con gli amministratori”. Lo ha affermato Gigi Caracausi, segretario Cisl Funzione Pubblica Palermo, nel corso della tavola rotonda sulla Spending review ai Cantieri culturali della Zisa, cui hanno preso parte il segretario regionale, Maurizio Bernava, e il segretario provinciale Mimmo Milazzo. Oltre mille persone hanno partecipato all’assemblea aperta organizzata dalla Cisl Fp.
“Abbiamo evitato una manifestazione di piazza perché la riteniamo obsoleta – proseguono Caracausi e Bernava -. Gli scioperi oggi non servono a nulla. E’ tempo di responsabilità e collaborazione. Dopo una giornata di sciopero con chi avremmo contrattato? Per questa ragione ci siamo confrontati con chi amministra. E’ opportuno, infatti, comprendere come affrontare una politica di contenimento della spesa, oggi necessaria, senza penalizzare servizi e lavoratori”. All’incontro hanno preso parte l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Nicola Vernuccio, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l’esperto di Pubblica amministrazione Francesco Verbaro, il commissario dell’Arnas Carmelo Pullara e il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo. “Chiediamo agli amministratori – conclude Gigi Caracausi – che si faccia chiarezza sulle modalità della revisione della spesa e non sui tagli della spesa. La Cisl vuole e sa dove intervenire e le pubbliche amministrazioni sono, a nostro parere, in grado costruire sin da subito un sistema che spenda meno e meglio. Nella Cisl troveranno un valido supporto e la manifestazione di oggi ne è il chiaro segnale”.
Parole che non sono piaciute alla Cgil Funzione pubblica. “Strumentale e quanto meno stravagante”, così infatti il sindacato ha bollato la “reazione” della Cisl allo sciopero unitario di Cgil e Uil contro le scelte della spending review. Sia a livello nazionale che regionale, il sindacato bianco, subito dopo la manifestazione di questa mattina a Roma, ha diffuso alcune cifre presunte sull’adesione allo sciopero. “Neanche il Ministero dell’Interno ha fornito percentuali – dice Marcella Coppa, responsabile organizzazione di Fp Cgil Sicilia – C’è da chiedersi da dove la Cisl abbia acquisito i dati diffusi”. Secondo Coppa “non è inducendo i lavoratori alla rassegnazione rispetto alle scelte che il governo Monti ha fatto sul pubblico impiego e sulla riduzione dei servizi essenziali per i cittadini, così come è stato fatto nel settore dei metalmeccanici con i dipendenti Fiat, che si risponde al disagio dei lavoratori per i tagli alle retribuzioni, il mancato rinnovo dei contratti e le condizioni di lavoro che diventano sempre più precarie”. Alla manifestazione di questa mattina dalla Sicilia hanno preso parte per Fp Cgil Sicilia oltre 600 dipendenti pubblici provenienti da tutta l’isola e 50 giovani universitari aderenti all’Udu. “Una presenza voluta – dice ancora Coppa – per riavvicinare generazioni lontane su cui la spending review, come lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, rischia di avere effetti devastanti”.
Ancora una volta, la Cisl ha dimostrato di essere il “sindacato” (!?) più filogovernativo che c’è.
Alla regione siciliana ha svenduto il contratto dei dipendenti per un “tozzo di pane” alla formazione.
Non è organizzando pseudo-tavole-rotonde-con-annesso-attestato-di-partecipazione che si recupera il consenso perduto tra i lavoratori….
Caro Maurizio Bernava,
quantomeno “stravagante” la decisione di spaccare l’unità sindacale e poi, argomentando pergiunta sulla Revisione della Spesa, sostieni gli indifendibili “diritti acquisiti”.
E NO!
SE I “DIRITTI ACQUISITI” SONO SPRECHI-CONTINUATI O PEGGIO “PRIVILEGI” DELLA PEGGIORE SPECIE FEUDALE (es.vitalizio dei politici) :
TAGLIARE SUBITO è UN IMPERATIVO DI ONESTà INTELLETTUALE
AL QUALE NON SI PUò SOTTRARRE LA CISL,
PER NON APPARIRE PIù CHE IL SINDACATO BIANCO
IL “SINDACATO GIALLO”CHE FIANCHEGGIA LA CONTROPARTE DEI LAVORATORI.
Caro Maurizio, abbi la compiacenza di
… VERGOGNARTI…almeno un poco!
Tesserato CISL.
vergognatevi il vs sindacato non serve piu’ fa solo gli interessi del governo nazionale del governo regionale del governo provinciale e cosi’ via dappertutto non si puo’ piu’ fare affidamento a vs sindacato noi lavoratori non vi riconosciamo piu’ basta basta basta BASTA B A S T A
Ma siete davvero ancora convinti che tutelare gli interessi dei lavoratori consista nel far loro aumentare gli stipendi? Un vero sindacato deve avere una ottica generale delle condizioni di tutti i lavoratori e della situazione economica dello stato. Il sindacato nasce per tutelare la salute degli operai che lavoravano dieci ore al giorno in fabbrica o in miniera. Pensate che abbiano fatto un buon “lavoro” i sindacalisti che, con la grave responsabilità della classe politica, hanno ottenuto che alla Regione Sicilia ogni 8 dipendenti ci fosse un Dirigente? Gli sperperi e le magagne poi li paghiamo tutti noi. Inviterei i signori sindacalisti prima di organizzare tavole rotonde, convegni ecc. (a proposito, chi paga?) di passarsi una mano sulla coscienza e ricredersi su quale debba essere il ruolo del sindacato ricordandosi che tutti i lavoratori dall’operaio al dirigente hanno uguale dignità e che gli stipendi servono per permettere lavoratore e famiglia di avere un dignitoso tenore di vita. Non capirò mai perchè un dirigente debba guadagnare 8 volte di quanto quadagni un operaio. A mio parere il ruolo del sindacato, oggi, deve essere quello di perseguire l’obiettivo di un riequilibrio delle condizioni economiche e sociali delle classi dei lavoratori perchè a mio avviso ci sono troppe ingiuste differenze.