PALERMO – Decine di maestranze del Teatro Massimo di Palermo stanno presidiando la sede della Soprintendenza e hanno occupato gli uffici. I lavoratori, che hanno raccolto 250 firme, chiedono le dimissioni dell’attuale amministrazione del Teatro, guidata da Antonio Cognata. “I lavoratori in assemblea, dopo sette anni di scelte che hanno condotto il teatro alla esternalizzazione dei settori più importanti, hanno votato all’unanimità la sfiducia al sovrintendente Cognata”, dice Maurizio Rosso, segretario della Slc-Cgil.
I lavoratori sono in attesa del sindaco Leoluca Orlando, che in qualità di presidente dell’ente ha chiesto il commissariamento del teatro per la presunta irregolarità della nomina di due consiglieri del Cda. “Il teatro – sostiene Rosso – ha perso l’importante stagione estiva al teatro di Verdura, prima di questa amministrazione faceva 45 giorni l’anno di produzione estiva con opera, operetta balletti e concerti. Oggi zero”. Il sindacato accusa il sovrintendente di avere “cancellato alcuni settori tra cui il corpo di ballo, quasi azzerato la sartoria teatrale e la scenografia trasformando questo importantissimo teatro da centro di produzione a centro di distribuzione, impoverendo la terra siciliana degli artisti che sono costretti ad emigrare”.
ORLANDO:una persona per bene e attenta alla legalità. ….. E’ una VERGOGNA
Fervente fedele alla vecchia e immutata tradizione democristiana “dei burattinai”, appena “entrato in scena”, dientro le quinte, alza i fili e muove i suoi burattini…..
Su questi presupposti la Sicilia non cambierà mai ed i siciliani saranno non quello che credono di aver deciso di essere, persone che hanno guadagnato il rispetto, ma quelli che altri hanno deciso che loro siano.
La dignità, però è un’altra cosa.
Dai cognata, dimettiti! Lascia il posto a Giambrone che sta sbavando per distruggere di nuovo il teatro, così i lavoratori finalmente capiranno cosa vuol dire rimanere senza stipendio. D’altra parte, grazie alle decine di assunzioni promesse in campagna elettorale, tra poco i dipendenti del teatro aumenteranno smisuratamente, tipo gesip e amia, risucchiando le ormai esigue risorse. Ma si può essere così obnubilati da non capire verso che baratro vi stanno indirizzando? Svegliateviiiiii
@ fra
Hai ragione sotto ogni profilo.
Orlando e giambrone precipiteranno nuovamente il teatro al dissesot e quando i dipendenti non prenderanno lo stipendio mo chiedo chi malediranno.
Svegliatevi….tutti…..
Don Orlando :Un’altra poltrona per un altro indagato………
Si, invece con Cognata in quel teatro di dipendenti non ne sarebbero rimasti piu’. Tutto esternalizzato a favore di amici degli amici. Ovviamente a parte il personale amministrativo che invece e’ necessario ed indispensabile ed occorre in gran numero magari per chiamata diretta e ben “appoggiato” dai soliti referenti politici. Cognata e’ il prodotto di una corrente politica che e’ stata il male assoluto di Palermo. Oggi si e’ scelto di voltar pagina e lui deve scomparire dalla faccia della terra come il suo degno compare con il sorriso da ebete sempre stampato sulla faccia.
E’ semplicemente assurdo quello che succede e che il sindaco occupi il suo tempo per questa faccenda che ha davvero del ridicolo. L’unico ente che non prosciuga le casse del comune è martoriato da mesi dal sindaco che vuole dare posto a chi rubava e a chi non sa fare il suo lavoro. Pensasse alla pulizia della città, alla sicurezza e alla crescita… lasciasse lavorare in pace il sovrintendente che non sta facendo altro che il suo lavoro! Finchè a lamentarsi saranno quelli che facevano campagna elettorale davanti il Teatro con i santini di Orlando vorrà dire che in Teatro non c’è nulla che non va. Sono proteste estremamente strumentalizzate che vogliono piegare il lavoro dell’attuale dirigenza ai giochini della politica, quella politica che dovrebbe stare lontanissima da queste istituzioni e dalla cultura in generale.
Dò tutto il mio sostegno al Prof. Cognata, sperando che resista e che non ceda a questa pressione, al limite col mobbing, per il bene del teatro, che voglio vedere aperto e in salute come è adesso.
Ieri ho letto che questo Maurizio Rosso capo della Cgil ha 50 anni e un vitalizio di 2000 euro. Vergogna vergogna vergogna!!! Mi viene da piangere a pensare che dovrò andare via dalla mia città e questi si riempiono la bocca di promesse come quelle alla Gesip tanto a loro comunque vada i soldi in banca arrivano lo stesso. Politici e sindacati ci riempiono di promesse allo stesso modo. Vogliamo la verità. Teatro Massimo? tutti dicono che Orlando abbia chiesto ai sindacati di “fare casino” così lo cacciamo questo Cognata. Se è vero bravo. Complimenti. Così si fa il sindaco. Un esempio bellissimo. Tante nuove assunzioni, perchè il Teatro Massimo a questo serve, non a fare spettacoli. Giusto? Ma le assunzioni ovviamente senza concorso, giusto? Sarebbe come bestemmiare. Io che ho studiato e che mi sono ammazzata di sacrifici devo andare via dalla mia città, vero? Ovvio. Non conosco nessuno che conta e le chiacchiere di questi sindacalisti con la pancia piena le ho sentite già mille volte senza che sia mai successo niente. Tanto per loro la colpa è sempre di qualcun altro e a fine mese…..2000 euro sul conto corrente. Tutti a casa voi, non quelli che lavorano!!!!!
Ma perché il Sindaco non parla? Perché non dice cosa vuole? Sono giochi politici per mettere il suo “amichetto” Giambrone, che ha già rovinato il Massimo, che ha rovinato il Maggio Fiorentino (chiamate qualche artista e fatevi raccontare) e che ora vuole tornare al Massimo per “salvare” i suoi amici del sindacato e ricominciare a farli “mangiare”. E ha chiesto aiuto anche ai suoi amici al Ministero: vergognatevi! Cognata resisti! Il Teatro Massimo è l’unica realtà che ha dato lustro alla città in questi anni.
Caro Signor Sindacalista Maurizio Rosso, dici anche a me come si fa ad avere un vitalizio di 2000 euro a 50 anni? Voglio entrare anch’io nella CGIL. Mi sa che conviene fare i sindacalisti altro che lavorare o cercare un lavoro!!!!!
Questa occupazione del Teatro Massimo è tutta una farsa. E’ già tutto programmato. Arriverà alla fine Orlando, il salvatore della patria a sirene spiegate, parlerà con gli occupanti, li tranquillizzerà (altre promesse) e metterà tutto a posto. Contemporaneamente, anzi prima di partire, avrà già fatto uscire il comunicato stampa dicendo che ha risolto la situazione dell’occupazione del Massimo, ma è PREoccupato per la legalità e la situazione insostenibile del teatro (la parola legalità è sempre sulle sue labbra. Funziona sempre. Chi la dice fa scattare in chi ti ascolta la sensazione che gli illegali sono gli altri). Scommettiamo che andrà così?
P.S. A proposito di legalità, ma non è che scardinare porte e forzare serrature per occupare luoghi pubblici sia reato penale? Dite di no? Ah, giusto. Dimenticavo la Gesip e il ferro e fuoco dei giorni scorsi. Dimenticavo che siamo a Palermo. Scusate mi ero distratto. Caro Prefetto è tutto ok. Tutto secondo i piani.
Il caro signor Rosso scrive dando lustro a se stesso, riporto da comunicati letti nella rete, di voler rilanciare il laboratorio di SCENEGGIATURA. Sceneggiatura. Non scenografia. Sceneggiatura. Bravo esimio signore, davvero competente!
Fatemi capire ma anche alla CGIL danno i vitalizi? chi è questo Maurizio Rosso?
Caro Marcello, condivido in pieno la tua osservazione…pertanto devo forniti altri dati…il sindacalista CGIL del teatro massimo non percepisce, come vitalizio, 2000€ al mese ma bensì 2.480 € netti al mese. Quello che più mi fa inc…are e’ che utilizza il bisogno di noi lavoratori per portare avanti la campagna elettorale dei suoi amici. Che schifo!!!! Mi auguro che anche i miei colleghi capiscano l’inganno…!!!
organigramma del Teatro Massimo:
sovrintendente : prof Antonio Cognata, proposto per questo incarico al sindaco Cammarata dalla Dr.ssa Marida Cassarà funzionario Teatro e moglie dell’ex Sindaco Cammarata.
I 2 in tempi non sospetti ( sindacatura Orlando , anni 90) filavano d’amore e d’accordo lavorando insieme, Cognata come segretario generale del Teatro e Cassarà come semplice dipendente alle prime armi, assunta grazie alla legge sulle vittime della mafia.
Nello staff del teatro c’è con stipendio faraomico l’Avv. surdi, intimo di Cammarata, ma in rotta con Cognata. E ancora alcuni nomi di amici di Cammarata: Safina, Campagna. Persone assunte precariamente e adesso stabilizzate in ruoli di prestigio.
safina faceva la maschera. Campagna adesso lavora in direzione artistica non si Sa Con quali competenze. Cognata non è un bluff, ma il Teatro, anche grazie a Cannito, Mariani, Canu, Iozzia suoi collaboratori storici è diventato un luogo invivibile. Scomparso dalla scena culturale e musicale cittadina, vive di riflesso per la casta degli abbonati, la maggior parte dei quali sono persone interessate solo alla mondanità.
Sono il “signor sindacalista Maurizio Rosso”, nulla da eccepire sulle opinioni di chi liberamente manifesta il proprio pensiero, tengo a precisare solo che non percepisco un vitalizio bensì una pensione frutto di 37 anni di lavoro come danzatore. Ricordo inoltre che i danzatori sono obbligati ad andare in pensione all’età di 52 anni ed il sottoscritto di anni ne ha 53,tutto verificabile.
Signor Sorace, lei elenca una sfilza di cognomi che ai più quantomeno a me dice niente. Ci dica le effettive mancanze di cui sono responsabili, sappiamo cosa hanno fatto dalla stampa ufficiale e sono buone cose, non sappiamo altro. Persone che aspettavano il referente politico per tornare o cominciare a lavorare, sfogli l’archivio di questo giornale le sarà utile, ce ne sono e sempre ce ne saranno. Io da abbonata non capisco il senso ultimo delle sue rivelazioni, ripeto: chiarisca!
Avete visto? tutto chiarito. Il signor Rosso è stato assunto all’età di quindici anni dal Teatro Massimo. Oggi è in pensione dopo 37 anni di contributi e dedizione.
Vorrebbe il signor Rosso spiegarci quali sono le differenze tra sceneggiatura e scenografia, scusate la ripetizione.
io da semplice dipendente vorrei vedere la lista dei designati alle varie cariche di responsabilità del teatro, vorrei vedere i nomi di chi andrà a ricoprire ruoli di dirigenza sostituendo gli attuali. vorrei pure conoscere il piano del presidente per il rilancio del teatro considerando che tra noi c’è gente che espleta mansioni superiori da decenni e l’adeguamento formativo se lo è fatto da solo spendendo di tasca propria pur di non perdere il passo coi tempi, restare competitivo in teatro per essere al pari almeno con le realtà esterne concorrenziali al teatro stesso.
Investimenti? se si, da dove verranno i denari? ce ne sono pochi in giro.
Stringendo vorrei capire quali benefici potrebbero venire ad una persona nata con talento coltivato per l’intera sua vita, dall’insediamento di un nuovo management.
La città è in ginocchio non ci sono risorse. Oltre ai casi eclatanti di gesip ed amia lei prometteva in campagna elettorale più mezzi per il servizio pubblico, conti alla mano Artioli ha dovuto comunicarle che non solo era impossibile aumentare il numero delle vetture, anzi. addirittura necessitava una diminuzione.
Ora non vorrei che lo stesso avvenisse per il teatro. far andare via chi uno stipendio ce lo ha sempre assicurato senza ricorrere ad ammortizzatori sociali, senza garanzie nero su bianco da chi vorrebbe prenderne il posto.
Nomi, cifre, capitoli di bilancio da cui accingere. tre risposte, grazie.
Sig. Russo…mi chiedo come ha maturato 37 anni di lavoro…se per 20 anni il teatro massimo e’ stato chiuso???? Ciò significa che le hanno pagato lo stipendio mentre non lavorava??? È comunque, dato che lei è già in pensione…non sarebbe meglio andare, come gran parte dei pensionati, a giocare a bocce piuttosto che continuare a rovinare le sorti del teatro?????
@ sorace
Se le cose stanno così allora vuol dire che la Cassara ha avuto un gran fiuto a ripescare Cognata. Gli altri non li conosco, ma se i risultati sono questi (premi abbiati, trionfi in tournée all’estero, gran successo di critica e – incredibile- bilanci in attivo) vuol dire che il team è eccellente!
Lei deve essere uno di quelli accampati negli uffici della sovrintendenza. Se ne vada a casa e li lasci lavorare in pace. Non capisce che rimarrete fregati, senza Cognata che nel frattempo se lo saranno preso come sovrintendente al Covent garden di Londra, e senza nemmeno lo strumento per suonare sotto i portici di via Ruggero Settimo??? Ma siete davvero così ottusi da credere alle fesserie che vi raccontano Gambadilegno e la banda Bassotti???
Caro Sorace, io sono un’abbonata del Teatro Massimo. Sono solo una semplice impiegata e non mi sento nè parte di una casta e neppure una che va in teatro per farsi vedere. Le assicuro che la mia motivazione è l’amore per l’arte e al Teatro Massimo vedo degli spettacoli bellissimi. Il suo commento mi sorprende e mi offende. Da come parla sembra che lei conosca molto bene il Teatro Massimo perchè fa dei nomi e dice delle cose che suonano più come uno sfogo di gelosia e invidia. Conoscendo così bene gli organigrammi del Teatro Massimo immagino che lei ci lavori. Quindi ci scriva anche qual’è la sua occupazione all’interno del teatro che la rende così indispensabile più di tutti quei nomi che lei vuole cacciare e soprattutto le permette di giudicare noi abbonati e le nostre scelte.
Orlando dovrebbe parlare?piu chiaro di cosi:dopo le promesse fatte alla gesip e relative figuracce, ora tenta di salvare la faccia avendo promesso la stabilità a 100 persone al Teatro Massimo facendo credere che è colpa di Cognata. Arriverà Giambrone sovrintendente ma piccioli niente e Orlando dirà ‘quei cattivi di Roma non mi danno i soldi. E’ colpa loro’. E aprirà un altro bel tavolo di trattativa…, non c’è dubbio il sindaco lui lo sa fare. siamo noi i pecoroni che credono a tutti i politici che si tingono i capelli.
Tutte queste proteste assurde dei sindacalisti prepensionati sono state smentite questa sera in teatro: timidi applausi all’ennesimo sconclusionato comunicato letto prima dello spettacolo, cascate scroscianti di applausi alla fine. Anche l’Orchestra applaudiva contenta e soddisfatta!!! Ma, e la domanda sorge spontanea, secondo i sindacati, il Teatro non è in declino e gli spettacoli fanno schifo e gli artisti internazionali sfuggono dal teatro e non c’è pubblico e tutto va a rotoli etc etc etc???? Chi fa la programmazione? Chi trova i soldi per farla ogni anno, puntale? Chi trova i soldi per pagare tutti (TUTTI) dentro la baracca??? Chi sceglie gli artisti che vengono in teatro??? Chi organizza e gestisce tutto nonstante i soldi non vengano neanche dal COMUNE DI PALERMO??? CO-GNA-TA, ribadisco per le teste più dure: CO-GNA-TA!!!! Ricordatevi anche che se ci sono stati tagli e quant’altro, non è certo colpa di chi amministra, ma di chi governa!!! Se avete proprio voglia di protestare perchè non andate da Monti a dire “Il Teatro Massimo di Palermo ha bisogno di soldi per la sartoria, ce li dà?” Poi gli presentate i conti del Teatro e vediamo la pernacchia fin dove si sente!!!!
Siete puntalmente smentiti da quello che avviene in palcoscenico e siete talmente arroganti da usare la parola cultura (sacra parola) per giustificare i vostri magna-magna! Siete la vergogna di questa città!!!
@ luc
Mi fa piacere che almeno lei intuisca il tranello teso ai dipendenti del teatro e di conseguenza a tutti i cittadini.
Giambrone piange, strilla e pesta i piedi che vuole il giocattolo per romperlo di nuovo. E noi qui ad attendere la beffa. Ma che la finiscano con queste pantomime. Il ministero non si sarebbe mai occupato del teatro più sano d’Italia se non gli avessero triturato le meningi Orlando & C. Davvero dobbiamo soccombere davanti ai talebani? Ma poi dove sono queste 250 firme che i sindacalisti ostentano? E in ogni caso in teatro non siete circa 500? Allora l’altra metá non ha intenzione di cambiare! Li faccia ragionare lei i suoi fantomatici 250 colleghi, che mi pare che la testa le cammina molto più di loro. Dal canto mio, visto che sono un contribuente, vorrei continuare a frequentare il mio teatro così com’è. Mi pare veramente perfetto!!
Ma che volete………..continuate a vedervi i voti…………fatelo pure per ste regionali…..ù
Forse non avete capito che continuando così le cose non cambieranno mai per la nostra amata terra!
@ fra
non entro nel merito delle sue osservazioni (per me incondivisibili) anche se a dirla tutta mentre i nostri concittadini muoiono di fame, in teatro si esternalizza tutto quello che si può negando a molti locali la possibilità di far valere le eccellenze della nostra terra e della nostra gente. ma lei evidentemente non guarda alla vicenda con il cuore. ad ogni modo, in teatro ci sono ormai poco più di 300 dipendenti.
Ma in questa città esistono ancora Polizia, Carabinieri, la Questura? C’è un gruppo di 20 persone che sta occupando gli uffici del teatro Massimo da due giorni, compiendo secondo testimoni danni a cose e documenti, impedendo lo svolgimento del lavoro ad altri impiegati. Nessuno fa niente? E i soliti burattinai alle spalle (Orlando e Giambrone) a cui piace vedere il teatro ridotto così? Per il solo egoismo personale… Vergogna
@A tia taliu
Ma mi spiega quale “eccellenza della nostra terra” ci vuole per staccare dei biglietti??? Ovviamente parlo dell’esternalizzazione della biglietteria! Poi non vi capisco proprio… cosa c’entra la terra con il Teatro? Dato che il Teatro è sul suolo palermitano allora tutti devono essere palermitani quelli che ci lavorano? Alla Scala sono tutti milanesi? Il fatto è che fate finta di non conoscere la realtà al di là del vostro nasone!
Dato che il Maestro Rosso è gentilmente intervenuto in questo dibattito, firmandosi con nome e cognome, potrebbe fare un favore a tutti i lettori di LiveSicilia interessati a quest’argomento? Maestro Rosso, potrebbe raccontare la situazione dei teatri italiani al momento (escludendo solo la Scala per ovvie ragioni)? A che c’è perchè non dite cosa avreste fatto NEL MERITO al posto di Cognata per salvar(vi) il teatro???
Sinceramente non se ne può più di sentire “le eccellenze della nostra terra” nel 2012… non perchè non ce ne siano, ma perchè oggi un teatro che mira a salire nel prestigio non può certo guardare solo quello che esce dal conservatorio o dalle accademie di Palermo!!!!
CHIEDO UN FAVORE PUBBLICAMENTE AI SINDACALISTI: DA ABBONATO VORREI SAPERE COSA AVRESTE FATTO VOI AL POSTO DI COGNATA PER SALVARE IL TEATRO A FRONTE DELLA RIDUZIONE DEL FUS. CHIEDO QUINDI DI SPOSTARE LA VICENDA SUL MERITO DELLE COSE E NON SOLO SULLA SQUALLIDA PROPAGANDA POLITICA!
(Scommetto che nessuno risponderà in maniera secca e si limiteranno a un farfugliamento di parole, chi accetta la scommessa?)
Ho assistito alla rappresentazione della “Madama Butterfly” con Daniela Dessì: è stata una bellissima emozione. Ringrazio tutti i lavoratori legati al Massimo da nobili sentimenti di appartenenza.
Non conosco la realtà del teatro, ma disprezzo chi per calcoli politici si affanna a strumentalizzare questa perla della cultura siciliana: togliete le vostre mani sporche dal teatro Massimo e lasciatelo godere a chi ama quest’arte.
Da abbonata ancora non capisco per cosa si lamentano questi del Massimo: il livello degli spettacoli è da alcuni anni veramente elevato, artisti di primo piano, direttori importanti, solisti eccellenti (come Krylov ieri sera), loro hanno regolarmente gli stipendi (cosa non comune fra i teatri di oggi e non parliamo delle aziende comunale). E basta con queste storie della stagione al Verdura: quelle che ricordate non sono le stagioni di opere, balletti e operette, sono stagioni in cui venivano tutti complessi esterni, concerti rock e compagnie di ballo straniere, e i lavoratori del Teatro (tranne alcuni tecnici), se ne stavano a casa in vacanza percependo lo stipendio senza lavorare, anzi – come l’altro giorno scrivevano sul Giornale di Sicilia – pure aumentato perché teoricamente erano al Verdura. Mi sembra tutto ridicolo, organizzato dal Sindaco che lo sa fare…
@ fra
ai miei colleghi non posso spiegare niente, sono gli stessi che anni fa, ai tempi del cammarata1, dicevano “ora vieni berlusconi e i piccioli arrivano con i tir”.
Oggi, i sindacati che davamo ormai per estinti, si ripresentano dicendo che tutto cambierà. ci sono nuovi tir pieni di oro.
Io potrei condividere in pieno la voglia di cambiamento che gira, invece condivido il pensiero di
@CALOGERO.
ripeto che il problema è e sta nel reperimento delle risorse. che cambiamo a fare se dal fondo statale, dalla regione, dal comune stesso non è previsto alcun aumento di finanziamenti, anzi.
Condivido il malessere dei professori d’orchestra ingiustamente accusati di assenteismo in occasione dei concerti d’estate, la loro protesta è stata volutamente interpretata con malizia dai mezzi di informazione compresa questa testata, le partiture non possono arrivare al mattino per essere suonate la sera, questione di rispetto di se e soprattutto del pubblico, condivido pure le proteste per l’abbandono del teatro di Verdura, non esiste. il massimo ed il verdura vanno assieme come cavalleria rusticana e pagliacci.
Cambiamo ma con piani di investimento noti a tutti, non cambiamo sulla fiducia.
io ho dovuto dimostrare quel che sapevo fare prima di poter lavorare in teatro e da sempre mi rode che i politici prima prendano lo “stipendio” e solo poi dimostrino cosa sanno o non sanno fare.
@ Lalla
lei ha ragione, ci sono stati dei picchi di eccellenza in teatro. lei ricorda Krylov io la maledizione di Faust di Gilliam. mi fa stare bene, nel suo interesse e nel mio, ragguagliarla su quanto i giornali scrivano sul conto dei dipendenti del teatro. esempio: anni addietro il primo giornale cittadini diede conto di quanto mediamente guadagnasse un lavoratore del teatro e questa la media: 60.000 euro.
Lalla io guadagno 1.000, un altro 89.000 e questa è la media: 45.000 euro.
Lei sicuramente non conoscerà sicuramente i mestieri interni al teatro ma le assicuro che tolti ragionieri, spicciafaccende e segretarie che potrebbero trovare lavoro dappertutto le competenze sono notevoli, notevoli e bistrattate, da voi pubblico fermo alla voce del cantante senza saper vedere quale meraviglia e coesione d’umanità impegnata ci sia dietro.
@luc
nessuno vuole sminuire il lavoro di chi sta “oltre”, dietro il sipario. Ne conosco i meriti e le qualità visti i risultati degli spettacoli. In un mondo complesso come quello del teatro sicuramente ci saranno molte persone che svolgono un lavoro fatto di mestieri specifici e competenze. E anche segretari e ragionieri avranno le loro conoscenze e qualità (perché sono categorie sempre trattate male?). Sugli stipendi immagino che saranno come quelli degli altri teatri, chi ha meno anzianità guadagna meno e viceversa, secondo un contratto nazionale credo come ogni categoria di lavoratori. Anzi le chiedo, visto che è così informato e cordiale, di spiegarmi veramente come funzionavano l vostre trasferte al Verdura.
Suggerimento non richiesto x i numerosi fan di Cognata presenti tra quesri commenti.
si sta x liberare la poltrona di Sovrintendente alla Scala di Milano. fate una petizione popolare affinchè il Sindaco di Milano lo prenda con sè a dirigere uno dei teatri più importanti al mondo. qui Cognata resiste come l’ultimo soldato giapponese che pensava la II guerra mondiale non fosse terminata! vada a Milano città che lui ama e conosce bene, qui avrà pure i suoi fan, ma con il suo comportamento muro contro muro prima con i lavoratori e poi con il sindaco presidente ha di fatto immobilizzato il Teatro.
Angelini Alfano ha altro da pensare che difenderlo e anche Schifani non pare molto interessato al Teatro, vada a Milano potrà sempre dire di essere stato cacciato e di essere vittima del complotto ordito da Orlando, Rosso, Giambrone, Putin, Merkel e Al Qaeda….
Lalla
Andavamo al teatro di Verdura non in trasferta, per trasferta si intende, credo poiché un altro genere di parametro viene contemplato in questi casi ed è il “fuori sede”, in pratica qualcosa come un concerto o una rappresentazione in Italia o all’estero come successo negli ultimi anni quando siamo stati in Giappone e Finlandia; ecco in questi casi il nostro contratto nazionale (scaduto nel 2003) prevede compensi e diarie relativi ad ogni singolo caso, quindi partendo si avrà diritto ad una cifra poi via via i rimborsi scendono fino ad arrivare al minimo percentuale che percepivamo nella stagione estiva al teatro di Verdura.
La ringrazio per l’apprezzamento che esprime sul mio grado di conoscenza e soprattutto sulla mia cordialità. Cordialità che finisce quando mi si tocca il polso.