Gesip, arrivano i primi soldi?| Fatture mai pagate per gli asili - Live Sicilia

Gesip, arrivano i primi soldi?| Fatture mai pagate per gli asili

Il Comune non avrebbe pagato alla Gesip fatture per 4 milioni di euro relative alla pulizia degli asili nido. Soldi che potrebbero dare una boccata d'ossigeno ai lavoratori. Intanto la Regione annuncia di aver pronti i fondi da restituire all'Inps.

PALERMO – Si apre qualche spiraglio per la Gesip. La Regione, infatti, avrebbe trovato i soldi per pagare il debito con l’Inps che ammonta a 12,5 milioni di euro, condizione necessaria per sbloccare la cassa integrazione in deroga.

Ma ieri i sindacati Asia, Ugl e Fiadel hanno annunciato, dopo un confronto con i tecnici del Comune, che le fatture relative alla pulizia degli asili nido non sono state mai corrisposte dal 2010 ad oggi. Un “tesoretto” di quasi 4 milioni di euro che, se sbloccato, darebbe una boccata di ossigeno ai lavoratori in astensione da lavoro e retribuzione dal primo settembre.

“Siamo fiduciosi del fatto che nell’arco di qualche giorno, utile per l’iter burocratico – scrivono Salvo Barone di Asia, Antonio Mercante dell’Ugl e Giuseppe Militello di Fiadel – sia amministratori che tecnici mostrino la loro sensibilità nei confronti dei dipendenti Gesip. Invitiamo ancora una volta i lavoratori ad affrontare questo momento di estrema difficoltà con la massima serenità possibile e speriamo che possano cessare definitivamente le strumentalizzazioni di bassa lega alle quali ogni giorno siamo costretti ad assistere”. Sindacati che sempre ieri hanno anche polemizzato per la presenza in azienda di una ventina di amministrativi.

“Ringraziamo i tecnici di Palazzo delle Aquile – aggiunge Salvo Barone di Asia – per la sensibilità dimostrata. Speriamo in uno sblocco delle fatture al più presto”. Intanto, i lavoratori sono stati chiamati a firmare la disponibilità al lavoro: un passaggio obbligato in vista della cassa integrazione.

LA REPLICA DEGLI ALTRI SINDACATI
“Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Cisas, Conflavoratori, Cisal, Alba, Udb in data odierna apprendono che vi è stato un incontro specifico su Gesip fra tre sigle sindacali su 11 con i tecnici del comune di Palermo. Il maggior stupore viene dal fatto che uno dei segretari delle organizzazioni incontrate, e per giunta non titolata, è uno dei candidati alle prossime elezioni regionali del sindaco Orlando. Nell’incontro si è discusso di un ‘tesoretto’ di circa 4 milioni provenienti da lavori svolti da Gesip che il Comune non ha mai pagato e che devono essere utilizzati per le spettanze contrattuali dovute. Questi soldi dovuti, oggi denominati ‘tesoretto’, non sono una novità. Più volte le scriventi organizzazioni hanno chiesto tavoli di confronto sulla questione senza alcuna risposta da parte dell’amministrazione comunale e sarebbe opportuno che il sindaco dia disposizione ai propri tecnici di informare e confrontarsi con tutte le organizzazioni sindacali e non solo con sigle sindacali dove vi sono candidati in piena campagna elettorale. Confidiamo nel buon senso dell’amministrazione comunale che, vista la delicata situazione delle 1800 famiglie Gesip, di aprire urgentemente un tavolo tecnico con le scriventi al fine di reperire i fondi per le spettanze dovute ai lavori in questione”.

LA POSIZIONE DI UILTUCS
Così il segretario di Uiltucs Sicilia, Pietro La Torre: “Il Comune deve immediatamente farci sapere qual è la sua determinazione rispetto alle somme dovute alla Gesip. Deve ancora pagare la fattura di maggio per 4,8 milioni di euro, 724 mila euro sono riferiti al saldo della fattura di agosto, altri 5 milioni sono relativi alle attività dello stato amministrativo che ha prestato servizio presso il Comune, mentre 4,2 milioni fanno riferimento alle attività di ripristino degli asili nido. Sono tutte fatture staccate e non in contenzioso. Sull’anticipo delle tredicesime, la risposta data con sufficienza dalla giunta non è soddisfacente. Ormai da mesi l’amministrazione comunale ci rassicura sulla vicenda Gesip dicendo che tutto è a posto e ci chiede di accettare in modo fideistico tali affermazioni, che non appaiono sostenute da alcun atto concreto. Il Comune di Palermo è debitore di somme sostanziose nei confronti della Gesip e la riorganizzazione delle partecipate probabilmente avrebbe richiesto una maggiore lungimiranza nel suddividere i sacrifici da fare sino alla nascita della nuova struttura operativa sulla quale, ribadiamo, non conosciamo nulla”.

LA REPLICA DI ASIA
“A leggere le dichiarazioni degli altri sindacati e la posizione di un altro candidato alle regionali, si rabbrividisce… Strumentalizzare la vertenza è ridicolo come tutto quello che hanno fatto negli ultimi anni. Se non ci fossero stati tutti loro a mettersi di traverso sulla società consortile e consequenziali iniziative per salvare non solo Gesip ma tutto il Comune, oggi non saremmo a questo punto. Leggere che tra i firmatari c’è anche CISAL, CISAS USB E ALBA (ammesso che lo sappiamo) é una cosa che ci ferisce tanto perché insieme abbiamo condiviso tale percorso e ci siamo sempre battuti per salvare i posti di lavoro senza avere altri interessi. Le posizioni politiche devono andare oltre la vertenza e scrivere una serie di fesserie è caratteristica di qualcuno e non certo di tutti che improvvisamente appaiono compari. Le somme dovute dal comune alla Gesip sono TUTTE IN CONTENZIOSO, tranne la fattura del Maggio 2012. Si dovrebbe oggettivamente apprezzare lo sforzo di qualcuno e non continuare a giocare con la povera gente. Noi siamo tutti dipendenti della Gesip e non permetteremo a nessuno di ostacolare il nostro percorso di trasparenza e legalità. Risolutivo in modo definitivo. Adesso ci aspettiamo delle reazioni ci bassa lega da tutti i complici di quelli che volevano la nostra fine…. qualcuno porrà il problema della realizzazione della società consortile, altri parleranno della tempistica, altri di criteri ci trasparenza fantomatica, altri di diritti acquisito, altri ancora addirittura ostacoleranno la realizzazione delle buste paga, dei conteggi… Questa è la Gesip e questo è il motivo per il quale deve chiudere e salvaguardare i Lavoratori isolando i soggetti “nocivi”. È finito il tempo delle mangiatoie politiche di qualche anno fa, adesso si fa sul serio”.


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