Maxi-tassa sui rifiuti: | chiudono due alberghi storici - Live Sicilia

Maxi-tassa sui rifiuti: | chiudono due alberghi storici

Chiudono due storici alberghi del Parco delle Madonie. La Federalberghi accusa il sindaco di Isnello per la maxi-tassa sui rifiuti. La replica.

PARCO DELLE MADONIE
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ISNELLO (PALERMO) – Si conclude tra le polemiche l’annoso contenzioso tra il comune di Isnello e la famiglia Mogavero, titolare delle strutture alberghiere Baita del Faggio e Piano Torre, che saranno costrette a chiudere a causa di un debito di circa 350 mila euro di tassa per i rifiuti all’ente locale. La questione ha scatenato l’indignazione di Federalberghi, che, in un comunicato, parla di una vessazione da parte del Comune nei riguardi dei Mogavero. “Negli ultimi anni – si legge nel comunicato di Federalberghi – tutte le iniziative inoltrate dai Mogavero, volte al miglioramento della propria offerta ricettiva al fine di renderla più attraente e contemporanea alle esigenze del mercato, sono state bloccate da cavilli burocratici apparentemente insormontabili. Ogni tentativo effettuato negli anni al fine di sensibilizzare un’amministrazione, a questo punto volutamente cieca e sorda, è sempre stato vano”.

Di diversa opinione, invece, il sindaco del comune madonita, Giuseppe Mogavero, che non è legato da alcuna parentela con la famiglia proprietaria delle strutture in questione. “Non esiste nessuna diatriba – dice il sindaco – si tratta solo di far rispettare delle norme che vengono violate dalle due strutture in questione da alcuni decenni. La somma che i Mogavero devono al Comune supera l’intero importo pagato annualmente dall’ente all’Ato Madonie, ciò significa che, qualora non pagassero, per risanarlo dovremmo raddoppiare l’importo della Tarsu chiesta ai cittadini, cosa che non abbiamo intenzione di fare”. “Nel comunicato di Federalberghi inoltre – conclude il sindaco Mogavero – si legge di ‘cavilli burocratici’ a bloccare le iniziative dei Mogavero. Ebbene più che di cavilli si tratta di veri e propri abusivismi edilizi, ai quale può essere posto rimedio solo in luogo di una sanatoria”.

 


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