"Patto di stabilità, lo sforeremo | se saremo costretti a scegliere" - Live Sicilia

“Patto di stabilità, lo sforeremo | se saremo costretti a scegliere”

Soldi che non possono essere spesi per i vincoli imposti alla Regione. Che non ha dubbi: "Siamo disposti a sforare il patto di stabilità". (nella foto il premier Mario Monti)

L'ASSESSORE ARMAO
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PALERMO- Dal governatore dimissionario, Raffaele Lombardo, al Partito democratico, passando attraverso Grande Sud e Fli. La deroga al patto di stabilità imposto alla Regione mette insieme vecchi e nuovi alleati dello scacchiere politico siciliano. Tutti in coro a chiedere che il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ratifichi l’accordo raggiunto tra Palazzo d’Orleans e la Ragioneria Generale dello Stato. Il rischio è quello del disimpegno di una grossa fetta di fondi europei: da 800 milioni di euro a un miliardo. L’intesa, già da diversi giorni sul tavolo di Grilli, consentirebbe lo sblocco di 600 milioni da destinare ai pagamenti di imprese e Formazione. Altri trecento milioni verrebbero destinati agli impegni di spesa per il 2013. Soldi che la Regione ha in cassa, ma che non può spendere.

L’intenzione di Palazzo d’Orleans è quella di arrivare a uno sblocco delle risorse, anche a costo di andare al muro contro muro con il governo nazionale: “Davanti a un’eventuale assurda scelta tra lo sforamento del patto e il disimpegno dei fondi europei, sceglieremo la prima strada – ha assicurato l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao  -. Abbiamo raggiunto un accordo che ci consentirebbe di dare respiro alle aziende in difficoltà”. Parole che fanno il paio con quelle espresse recentemente da Lombardo: “L’accordo è sul tavolo del ministro da 15 giorni, e mi pare strano che ancora non sia stato firmato”, è il dubbio avanzato dal governatore uscente. E al patto di stabilità è dedicata anche una corposa parte della lettera inviata da Armao a categorie produttive, sindacati e associazioni di categoria. Secondo l’assessore per l’Economia “occorre introdurre meccanismi di esclusione di particolari tipologie di spesa dai vincoli del patto. A partire dalle spese per investimenti a quelle per i trasporti e servizi sociali”.

Con le elezioni regionali alle porte, l’appello è diventato il comune denominatore per tutti i partiti che sentono il fiato sul collo di centinaia di elettori scontenti. Il primo a levare la voce è stato il coordinatore regionale di Futuro e libertà per l’Italia, Carmelo Briguglio, che si è appellato al “senso di responsabilità del ministro perché firmi subito la deroga, visto che c’è l’assenso della Ragioneria dello Stato”. Per Briguglio “in Sicilia c’è una situazione sociale esplosiva” a causa dei ritardi nei pagamenti da parte della Regione. Sulla stessa linea anche l’alleato principale di Lombardo, Grande Sud: “Il governo nazionale non si mostri cieco e sordo di fronte alle esigenze della Sicilia – ha esclamato il segretario regionale arancione, Pippo Fallica -. La deroga al patto di stabilità è una questione di sopravvivenza per numerose aziende e altrettanti lavoratori che da tempo attendono risposte concrete. Grilli dimostri quella concreta attenzione nei confronti dei nostri territori che finora è mancata”. Baldo Gucciardi, deputato regionale uscente dei Democratici, si è spinto addirittura oltre, inviando una lettera a Grilli per sollecitare la firma del provvedimento: “Confido nella sensibilità del ministro, che non può consentire che si abbandonino i lavoratori e le aziende siciliane”.


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