Centro Leoni, l'ultima beffa | di una crisi inarrestabile - Live Sicilia

Centro Leoni, l’ultima beffa | di una crisi inarrestabile

Il Center Gross del Centro Leoni di Palermo ha inviato lettera di trasferimento a sei dipendenti, tra i quali diversi part time che dovranno spostarsi pure a Sciacca e Licata. Parliamo di lavoratori che percepiscono circa 600 euro al mese e che ancora attendono l’indennità di settembre e la quattordicesima.

LA DENUNCIA DELLA UILTUCS
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PALERMO – “Il Center Gross del Centro Leoni di Palermo ha inviato lettera di trasferimento a sei dipendenti, tra i quali diversi part time che dovranno spostarsi pure a Sciacca e Licata. Parliamo di lavoratori che percepiscono circa 600 euro al mese e che ancora attendono l’indennità di settembre e la quattordicesima”. Lo afferma la Uiltucs Sicilia, che punta il dito contro l’azienda perché “il sindacato – si legge in una nota – aveva già richiesto di esaminare la situazione del Centro Leoni assieme a quella del Centro Olimpo, proposta che è stata ignorata dall’impresa che già ad agosto aveva avviato il trasferimento di sei dipendenti senza senza la preventiva informazione con i sindacati”.

Quella fase fu congelata perché quattro lavoratori sono andati in congedo parentale, uno si è licenziato e uno dimesso. “Nel frattempo – prosegue Marianna Flauto (nella foto) della Uiltucs – avevamo chiesto di risolvere le criticità in senso generale, coinvolgendo non solo i lavoratori del Centro Olimpo, la cui vertenza è stata risolta con la richiesta di cassa integrazione, ma esaminando congiuntamente pure la posizione dei dipendenti del Centro Leoni, perché l’azienda aveva comunicato la possibilità di esuberi in quella sede”.

Adesso è arrivata la lettera di trasferimento. “Per i lavoratori – dice Flauto – oltre al danno è arrivata la beffa perché nel trasferimento è scritto che quanto a loro dovuto nel regime di trasferta sarà erogato, quando invece ci sono tutta una serie di criticità che hanno ritardato l’erogazione della mensilità di settembre e della quattordicesima. Abbiamo chiesto incontro urgente con l’impresa e vogliamo convocare un tavolo all’Ufficio provinciale del lavoro per chiarire e tutelare questi posti di lavoro. Siamo pronti a porre in essere tutte le azioni necessarie per tutelare i dipendenti”.


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