Da sette mesi senza stipendio |In piazza lavoratori coop sociali - Live Sicilia

Da sette mesi senza stipendio |In piazza lavoratori coop sociali

Protesta in piazza Università dei lavoratori di 40 cooperative socio assistenziali, che garantiscono assistenza alle categorie svantaggiate e agli anziani.

CATANIA – Si protesta ancora a Catania. Stamattina, in piazza Università, di fronte all’entrata posteriore del Palazzo di Città, sono tornati a difendere il proprio diritto alla retribuzione i lavoratori delle 40 cooperative socio assistenziali che non percepiscono stipendio da sette mesi. Un esercito di oltre 800 persone – tante ne conta l’intero comparto – che, grazie al proprio lavoro, garantiscono l’assistenza alle categorie svantaggiate, disabili, anziani, minori, tenendo in piedi settore delicatissimo e ora messo a rischio proprio dalla grave crisi di liquidità del Comune, impossibilitato a versare i 2 milioni e 700 mila euro mensili per pagare gli stipendi.

Una situazione incandescente che rischia di deflagrare, se non verranno trovate le risorse per garantire quanto meno il pagamento del mese di marzo, atteso per la fine di settembre ma slittato per via di un intoppo burocratico. “Questa vicenda va avanti da mesi – ha affermato Gaetano Agliozzo, segretario provinciale Funzione Pubblica Cgil – e, mentre l’amministrazione continua a trincerarsi dietro il mancato trasferimento dei fondi statali, per questi lavoratori il calvario non si arresta”. I sindacati, dunque, non nascondono la propria preoccupazione. In assenza di soluzioni reali e strutturali, temono una svolta violenta della protesta che, fino a oggi, ha mantenuto toni pacifici.

“Il sindaco non può continuare ad allargare la braccia – ha spiegato Corrado Tabbita Siena, dell’Unione sindacale di base – perché, nel frattempo, intere famiglie stanno soffrendo la fame e un settore fondamentale, come quello sociale, rischia di saltare con fornitori che non riescono a veder pagate le loro commesse. Il Comune, è vero, vanta crediti da Stato e Regione – ha aggiunto – ma ha il dovere di trovare soluzioni alternative, e tamponare l’agonia di questi lavoratori”.

I fondi statali, circa 5,5 milioni di euro, infatti, sono già a Palermo, come confermato dall’amministrazione, ma mancherebbe ancora la firma del decreto per cui non potranno arrivare a Catania prima di giorno 24 ottobre e, conseguentemente, gli stipendi non potranno essere pagati prima di quella data. Ipotesi, quest’ultima, nettamente respinta dai lavoratori e dai sindacati che, a fine mattinata, sono stati ricevuti dall’assessore Bonaccorsi proprio per chiedere una soluzione per evitare questa ulteriore, estenuante, attesa.

Soluzione che potrebbe essere quella tentata dal Comune, ovvero ricorrere alle anticipazioni di tesoreria, dando come garanzia proprio quel decreto emanato in attesa di firma a Palermo. Unicredit si esprimerà in merito giovedì prossimo. Tutto rimandato a venerdì mattina, dunque, quando si saprà se la protesta rientrerà o, come annunciato dai lavoratori, in assenza di risposte concrete, prenderà altre forme, più incisive.


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