Napoletano, classe 1933, ex capo della Squadra mobile di Palermo e poi numero tre del servizio segreto civile. Condannato a dieci anni di carcere per “avere favorito alcuni boss di Cosa nostra”. Il pentito Gaspare Mutolo racconta che un giorno il suo capo, Rosario Riccobono, gli diede quindici milioni di lire, perché Contrada doveva acquistare una macchina per un’amica. Sino alla vigilia del Natale del 1992 è considerato un superpoliziotto. Finisce in cella per trentuno mesi di carcere. Poi il processo, ricco di colpi di scena. I giudici di primo grado lo condannano a dieci anni per mafia. L’assoluzione arriva in appello. Poi, la Cassazione decide che il processo si deve rifare e per Contrada, infine, arriva la condanna definitiva.
(La biografia è tratta dal volume “La mafia dalla A alla Z – Piccola enciclopedia di Cosa nostra”, di Angelo Vecchio, uscito nel 2012 per la Novantacento. Il libro può essere acquistato in libreria o cliccando qui.
Chi è Bruno Contrada
Pubblichiamo la biografia tratta dal libro "La mafia dalla A alla Z - Piccola enciclopedia di Cosa nostra", di Angelo Vecchio, acquistabile in libreria o cliccando qui.
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