Ragusa, arrestato l'aggressore |del militante di Idv - Live Sicilia

Ragusa, arrestato l’aggressore |del militante di Idv

Si tratta di Amedeo Scatà, 25 anni, pregiudicato, che é stato arrestato nella tarda serata di ieri dalla squadra mobile della questura iblea e dovrà rispondere del reato di lesioni gravissime.

Amedeo Scatà

RAGUSA – L’aggressore di Angelo Pulino, il militante di Idv finito in coma dopo una lite per affiggere un manifesto elettorale il 5 ottobre scorso a Ragusa, é finito in manette. Amedeo Scatà, 25 anni, pregiudicato, é stato arrestato nella serata di ieri dalla squadra mobile della questura iblea e dovrà rispondere del reato di lesioni gravissime. In un primo momento Scatà era stato denunciato, mentre l’arresto arriva a seguito dell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Ragusa Giovanni Giampiccolo, su richiesta del sostituto procuratore Monica Monego. Per l’aggressore adesso ci saranno gli arresti domiciliari.

Gli inquirenti, intanto, stanno cercando di delineare al meglio i contorni della vicenda e chiarire cosa accadde quel 5 ottobre in pieno centro a Ragusa. Angelo Pulino stava affiggendo i manifesti elettorali della candidata Melina Carrubba e avrebbe avuto un diverbio proprio con Scatà, intento ad affiggere altri manifesti. Quest’ultimo avrebbe colpito Pulino con un pugno e gli avrebbe fatto sbattere la testa a terra con violenza.

Altra versione ha fornito l’avvocato di Angelo Scatà, il quale ha parlato di una difesa da parte del suo assistito a un’aggressione di Pulino. La politica é intervenuta indignandosi in maniera bipartisan, anche se non sono mancate le polemiche. Nello Dipasquale, l’ex sindaco di Ragusa e adesso candidato nella lista di Rosario Crocetta, ha querelato Melina Carrubba, dell’Idv, per aver adombrato il sospetto che fosse lui il committente unico di Angelo Scatà e che quest’ultimo fosse un suo militante.

La prefettura, vista la situazione incandescente della campagna elettorale, ha rafforzato i controlli e ha richiamato tutti i candidati e i rispettivi staff a un comportamento civile all’insegna di una campagna corretta e già funesta da un gravissimo episodio di violenza.


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