Candidato dell'Idv indagato | "Mai condanne, ma mi ritiro" - Live Sicilia

Candidato dell’Idv indagato | “Mai condanne, ma mi ritiro”

Il caso di Francesco Pettinato, sindaco di un comune del Messinese, è stato sollevato dal "Fatto Quotidiano", che ha scritto di un'inchiesta per infiltrazioni mafiose in un appalto. Polemiche a sinistra, poi l'annuncio: "Diffidato dai vertici del partito, lascio". E' il secondo caso in 48 ore dopo Placido Oteri. (Clicca qui per leggere).

Francesco Pettinato
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PALERMO – Alla fine anche Francesco Pettinato ha ritirato la propria candidatura. Quello del sindaco di Fondachelli Fantina, nel messinese, che solo poco tempo fa aveva abbandonato le file dell’Mpa per partecipare all’agone elettorale nella lista provinciale dell’Idv è il secondo caso dopo quello di Placido Oteri. A differenza del candidato della lista Musumeci presidente, tuttavia, sul capo di Pettinato non pesa nessuna condannae. Sulle pagine del “Fatto Quotidiano” di oggi, infatti, si legge che il sindaco Pettinato, sarebbe finito di recente sul registro degli indagati a causa di una presunta infiltrazione della mafia in un appalto per la costruzione di pale eoliche nel comune di Fondachelli. Ma le vicende giudiziarie di Pettinato non si fermano qui. Come riporta ancora il “Fatto”, già negli anni ’90, il sindaco, che allora non ricopriva alcuna carica istituzionale, venne messo agli arresti con l’accusa di associazione a delinquere ed abuso per aver manovrato le decisioni dell’amministrazione comunale riguardo la costruzione di una strada in prossimità del suo paese, ma tutto terminò con la prescrizione del reato.

Un nuovo atto dovuto, quindi, quello del candidato, di ritirarsi dalla competizione che porterà alla creazione del nuovo governo regionale? Pettinato è di questo avviso pur ribadendo di poter esibire un certificato penale senza macchia. “Raccogliendo la formale diffida degli organi nazionali e regionali dell’IdV – ha detto il sindaco di Fondachelli Fantina in una nota – comprendendo il livello di sensibilità del partito sui temi della legalità e della questione morale, pur non avendo mai riportato alcun tipo di condanna penale ed avendo prodotto prima della candidatura certificati penali del casellario giudiziario e dei carichi pendenti, dai quali non è stata rilevata nessuna pendenza giudiziaria nei miei confronti, con senso di responsabilità e per non mettere in alcun modo in difficoltà il partito, dichiaro da questo momento di astenermi da ogni attività elettorale e di considerarmi ritirato a tutti gli effetti dalla competizione elettorale regionale. ”

La polemica, tuttavia, era già scoppiata. Il primo a gettare benzina sul fuoco è stato il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Rosario Crocetta, che, dopo aver appreso dell’articolo sul “Fatto” riguardante il candidato dell’Idv non ha perso occasione per scagliarsi contro il partito di Di Pietro, ed in particolare contro Leoluca Orlando, che a Crocetta ha aspramente contestato l’alleanza con l’Udc e che ha ricoperto un ruolo di responsabilità in fase di compilazione delle liste elettorali. “Quelli dell’Idv – dice Crocetta – sono i più moralisti di tutti e Leoluca Orlando è l’unico ‘santo’ che santifica tutto. Invece a Messina hanno un candidato con problemi di mafia che devono allontanare”. E così è stato. Francesco Pettinato si è autoescluso dalla corsa. Il secondo ritiro nell’arco di pochi giorni in una campagna elettorale iniziata, da parte di tutti i partiti, all’insegna delle “liste pulite”.


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