Aligrup, protesta a Palermo |I sindacati incontrano il prefetto - Live Sicilia

Aligrup, protesta a Palermo |I sindacati incontrano il prefetto

Dopo il passo indietro di Super Coop Sicilia, i dipendenti della società che gestisce nell'Isola i supermercati Despar sono scesi in piazza a Palermo. A rischio 1600 posti di lavoro.

PALERMO –“Basta inganni, solo lavoro” si legge su uno striscione. A firmarlo, i dipendenti Aligrup, l’azienda che gestisce i supermercati a marchio Despar in Sicilia. Dopo la partecipata manifestazione di due giorni fa a Catania, i lavoratori dei punti vendita palermitani e nisseni, hanno preso parte ad un sit-in davanti alla prefettura organizzato dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, i cui rappresentanti hanno poi incontrato Umberto Postiglione.

La protesta dei dipendenti Aligrup a Palermo

La protesta dei dipendenti Aligrup a Palermo

I sindacati hanno chiesto al prefetto l’istituzione di due tavoli: uno con le aziende interessate all’acquisizione della società, e l’altro a Roma: “Il ministero – ha detto Marianna Flauto della Uiltucs – dovrà occuparsi anche di questi lavoratori che, se contiamo anche l’indotto, raggiungono le 3000 unità”.

Ma il tempo sta per scadere. Si avvicina infatti la data del 5 novembre, giorno in cui la sezione fallimentare del tribunale di Catania deciderà l’ammissibilità delle eventuali procedute avviate. Perché nulla è certo per i lavoratori, dopo che Super Coop Sicilia, che da sola avrebbe assorbito 800 dipendenti, ha deciso di compiere un passo indietro, motivando la sua scelta con la mancata osservanza da parte di Aligrup di alcune clausole contrattuali.

Ecco perché occorre “una sinergia – ha detto Mimma Calabrò della Fisascat Cisl – tra le aziende che intendono subentrare ad Aligrup”. Il rischio che i sindacati non intendono correre è quello di “uno spezzettamento della vertenza, che potrebbe rendere impossibile assicurare un eguale trattamento per tutti i lavoratori” ha avvertito Monica Genovese, segretaria regionale Filcams Cgil.

Ma nel frattempo sale la tensione tra i dipendenti. Si discute, per strada, su come portare avanti la protesta. Qualcuno chiede perché nessuno abbia deciso prima di indire gli scioperi. “E’ vero, da un anno sapevamo che la situazione non era delle migliori, gli stipendi iniziavano ad arrivare in ritardo. Ma fino a due settimane fa ci è stato detto che l’accordo con Super Coop Sicilia era chiuso” ha detto Pietro, dipendente al Centro Olimpo di Palermo. Qui le forniture arrivano a singhiozzo. Due punti vendita, invece, quello di Termini Imerese e il Centro Sicilia, sono sotto sfratto. “Abbiamo lavorato per 12 anni – ha detto Ornella, che da dieci anni lavora al Centro Leone – abbiamo dato tanto fino all’ultimo e ora ci sentiamo presi in giro”.


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