PALERMO – Alla Fiat di Termini Imerese, che dallo scorso dicembre ha chiuso i battenti, sono stati licenziati anche 18 lavoratori della mensa, dipendenti della Pellegrini spa, impresa che si occupa di servizi di ristorazione e che conta nel Paese su 5.413 dipendenti. Marianna Flauto,
della Uiltucs, chiede che “questi lavoratori vengano inseriti nell’accordo politico che verrà discusso per salvare le aziende dell’indotto entrate in crisi dopo la chiusura della Fiat”. In una nota, la società ha spiegato che le cause dei licenziamenti “risiedono nella crisi economica che si traduce
in drastici tagli delle commesse”. Già nell’aprile 2011 la Pellegrini aveva attivato una procedura di mobilità regionale in seguito alla chiusura della mensa presso la Telecom e a causa delle criticità degli appalti presso Isab, Enel e Esso.
L’ultima procedura comunicata ai sindacati riguarda l’appalto del servizio mensa allo stabilimento Fiat di Termini Imerese. La Pellegrino ha atteso la realizzazione di un piano di reindustrializzazione del sito, che non ha avuto seguito e da qui la decisione di licenziare 18 persone.
