L'eredità di Massimo Russo | Oltre un miliardo per la Sanità - Live Sicilia

L’eredità di Massimo Russo | Oltre un miliardo per la Sanità

Il ministero della Salute ha approvato il documento regionale che prevede 79 interventi in tutta la Sicilia. Tra questi, quelli del "Policivico" del polo d'eccellenza di Carini. L'assessore: "Un tesoro, che lascio a chi verrà. Spero che sia Lucia Borsellino".

Approvato un mega-piano per l'edilizia
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PALERMO – “A chi verrà, lascio un tesoretto di oltre un miliardo. Alla faccia di chi vuole segnare la discontinuità con questo assessorato”. Massimo Russo commenta con queste parole l’annuncio dell’approvazione da parte del Ministero della Salute di un piano per l’edilizia sanitaria da oltre 1,3 miliardi di euro. Un intervento che si spalma su 79 opere. Tra queste, il cosiddetto “Policivico” e il nuovo polo di Carini, dove si trasferirà anche l’Ismett.

“Spero – dice Russo – che chi verrà dopo di me non torni indietro. E possa dare continuità a questo grande lavoro”. E il pensiero, ovviamente, va a Lucia Borsellino, assessore designato alla Salute da Rosario Crocetta e dirigente che per anni ha lavorato in piena sintonia col magistrato: “Inutile girarci attorno – ammette Russo – è ovvio che io mi auguro che sia Lucia Borsellino il prossimo assessore. Anzi, la ‘dottoressa’ Lucia Borsellino. Perché oltre al nome che porta, va sottolineata la sua grande professionalità, vanno riconosciute le sue enormi capacità”.

E proprio a lei, quindi, Russo potrebbe lasciare questo “tesoretto”, che trova la sua rappresentazione formale in un malloppo da dieci chili: il cosiddetto Dupiss (documento unico di programmazione per gli investimenti sanitari). “Un documento frutto -spiega Russo – del lavoro di quattro anni. Un lavoro che abbiamo chiuso con i ‘fuochi d’artificio’, visto che questa programmazione è stata premiata come una delle quattro ‘best practices’ in Europa”. Un rivoluzione culturale, dietro all’approvazione del Dupiss, dice Russo, visto che “in passato, gli investimenti venivano decisi a seconda di chi tirava più forte la giacchetta dell’assessore. Senza dimenticare che nel 2005 il ministero revocò alcuni progetti dell’allora governo Cuffaro perché non rispondevano alle reali esigenze della collettività, ma erano destinati a interventi ‘ad hoc’, che discendevano da altre logiche”. C’è molto orgoglio, quindi, nelle parole dell’assessore che poche settimane fa aveva pensato di lasciare quell’assessorato, e che, in polemica col governatore ha scelto comunque di dimettersi dal ruolo di vicepresidente della Regione: “Mancano pochi giorni prima della fine del mio lavoro – dice – e guardando gli esiti con onestà, non si può non riconoscere i grandi risultati ottenuti da questo assessorato negli ultimi quattro anni: la Sicilia ha sanato i conti, non è stata commissariata (a differenza di quanto sta accadendo in alcune ‘virtuose’ regioni del Nord), e adesso può guardare anche al futuro. E per questo – conclude Russo – voglio ringraziare soprattutto i tanto vituperati impiegati regionali: hanno lavorato tanto e bene, a dimostrazione che, quando si sa governare, si riesce a ottenere il meglio da tutti”.

Insomma, si chiude così l’esperienza di Russo assessore. Dalla prossima settimana, inizierà il ritorno al vecchio amore: “Non sono e non sono mai stato attaccato alle poltrone. Sto infatti per scrivere al Csm – ha annunciato – chiedendo il rientro in ruolo nella magistratura. Lo farò appena verrà proclamato il nuovo presidente della Regione. Sperando che sia Crocetta, magari. E quindi che l’assessore sia Lucia Borsellino. Che potrà così “proseguire” l’opera di Russo, partendo proprio dalla realizzazione dei progetti del Dupiss. Un programma da 1,3 miliardi, come detto. La parte più rilevante degli investimenti è finanziata con il cosiddetto articolo 20 della Legge finanziaria dell’88, successivamente rifinanziata, che prevede un apporto dei fondi regionali pari al 5%: si tratta di 845 milioni (803 dello Stato, 42 della Regione). Altri 140 milioni circa saranno recuperati attraverso l’alienazione dei beni immobili di proprietà delle aziende sanitarie e con l’apporto dei privati tramite le forme di partnership pubblico – privato consentite dalla legge.A queste somme vanno aggiunti i circa 200 milioni del Po Fesr 2007 – 2013 per le alte tecnologie, 90 milioni di euro per il progetto sull’adroterapia e altri 90 milioni di euro per il distretto biomedico (Pon ricerca).

Il programma dell’articolo 20 prevede 79 interventi in tutte le province della Sicilia tra i quali il nuovo Ospedale “Policivico” di Palermo (che sostituira’ il Civico e il Policlinico), il nuovo Rimed – Ismett di Carini, il nuovo Ospedale di Siracusa e il completamento dell’Ospedale di Ragusa, il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi di Catania, i Poliambulatori del Cannizzaro di Catania, il nuovo presidio sanitario polivalente di Alcamo, il nuovo Pta di Gela, l’adeguamento dei presidi ospedalieri di Casteltermini, Canicatti’ e Nicosia e il nuovo Ospedale di Sant’Agata.

Il documento programmatico integra tutte le fonti finanziarie a disposizione per il settore della salute: questo innovativo procedimento, apprezzato dal Ministero, consentirà di recuperare anche i circa 60 milioni residui del cosiddetto articolo 71 della legge 448 del 98 che riguarda le città metropolitane.Questi fondi saranno immediatamente disponibili e interesseranno l’Ospedale Civico di Palermo (ampliamento Pronto soccorso, acquisto attrezzature per la Neuroradiologia, adeguamento sistema informatico aziendale), la riqualificazione del presidio Ingrassia di Palermo, la realizzazione di una nuova rete fognaria e la sistemazione della rete viaria del Policlinico di Palermo), l’ammodernamento e la manutenzione di alcune strutture degli ospedali Garibaldi e Cannizzaro e del Policlinico di Catania.
“Il ministero – racconta il capo della Segreteria tecnica dell’assessorato alla Salute, Angelo Aliquò – ha verificato passo per passo tutto l’iter della programmazione. Ci ha costantemente chiesto chiarimenti, ai quali abbiamo sempre risposto. È giunto persino a correggere le virgole. Ma alla fine ha apprezzato il nostro lavoro”. “Il Dupiss – spiega invece la dirigente dell’assessorato Duilia Martellucci – è sostenibile sotto tutti gli aspetti, da quello economico a quello ambientale, e parte da tutta una serie di dati epidemiologici. Nel 2012 abbiamo già notato un miglioramento di alcuni parametri legati ad esempio alla mobilità e alle degenze. Quando il Dupiss inizierà a produrre i suoi effetti, questi miglioramenti saranno molto più evidenti”.

Tra gli investimenti più importanti, come detto quello che riguarda il “Policivico” (finanziamento complessivo previsto di circa 350 milioni di euro) che sostituirà, unificandoli, l’Ospedale Civico e il Policlinico di Palermo e sarà un ospedale ultra moderno e tecnologicamente avanzato, con oltre 1000 posti letto per le varie specialità. Sorgera’ nell’area di circa 300.000 mq in cui già trovano allocazione i padiglioni ospedalieri che saranno recuperati e rifunzionalizzati. Uno studio di fattibilità già redatto tra le due aziende ospedaliere e il Comune di Palermo prevede la riqualificazione urbana dell’area circostante, con il necessario miglioramento delle vie d’accesso e il potenziamento delle aree parcheggio e dei servizi. L’opera inciderà sullo sviluppo del territorio e per questo l’assessore ha voluto inserirlo tra le azioni del Patto per la Salute per Palermo, già inviato mesi fa all’amministrazione comunale.

Il nuovo polo ospedaliero di Carini – finanziamento previsto di 118 milioni – sorgerà su un’area di 16 ettari e permettera’ la nascita di un vero e proprio campus scientifico della Sicilia, con una struttura ospedaliera da 300 posti letto gestita dall’Ismett che si affianchera’ al Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) Ri.Med. Si tratta di un modello con pochi precedenti in Europa che avra’ grande valenza scientifica e favorirà la crescita dell’intera regione con un notevole potenziamento dell’offerta del servizio sanitario e delle attivita’ di ricerca scientifica e medica. Il nuovo centro ospedaliero costituira’ anche un polo di formazione per ricercatori e clinici. A pieno regime, l’ospedale sara’ articolato in quattro aree funzionali: Istituto dell’apparato cardiovascolare, Istituto delle neuroscienze, Istituto per l’apparato locomotore, Istituto per i trapianti e Medicina rigenerativa.


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