Topi, rifiuti e riscaldamenti| Emergenza scuola a Palermo - Live Sicilia

Topi, rifiuti e riscaldamenti| Emergenza scuola a Palermo

La scuola palermitana fa i conti con topi, insetti, riscaldamenti non funzionanti e mancanza di giardinieri. E a pagarne le spese sono gli alunni, anche di materne e asili nido.

ANCHE GLI ASILI RISCHIANO IL "FREDDO"
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L'assessore Barbara Evola

L'assessore Barbara Evola

PALERMO – A Palermo la scuola è in emergenza. A meno di due mesi dall’inizio del nuovo anno, infatti, gli istituti scolastici del capoluogo siciliano sono chiamati a fare i conti con l’immondizia davanti ai portoni, la presenza di topi e insetti ma soprattutto il malfunzionamento dei riscaldamenti. Una situazione che allarma l’amministrazione comunale, che sta tentando di correre ai ripari.

A cominciare dalle piccole cose. “Uno dei problemi – dicel’assessore Barbara Evola – è la presenza dei cassonetti dei rifiuti davanti all’ingresso degli istituti. Abbiamo più volte sollecitato l’Amia a porvi rimedio, viste le decine di segnalazioni dei dirigenti scolastici, ma finora non è cambiato nulla”.

Cumuli di rifiuti che, complici il gran caldo, favoriscono la proliferazione di blatte, pulci, topi e insetti che trovano nei giardini quasi abbandonati delle scuole terreno fertile. “Dopo la sospensione dei lavoratori Gesip – continua l’assessore – ci ritroviamo con tre giardinieri per tutta la città. E ovviamente non riusciamo a far fronte a tutte le richieste per la presenza di topi e insetti perfino negli asili nido”.

A questo si sommano anche le difficoltà per la realizzazione di deratizzazioni e disinfestazioni: il contratto con l’Amia prevede, infatti, un numero limitato di interventi per tutti gli edifici comunali, uffici compresi, che non basta a soddisfare le richieste di oltre 300 plessi scolastici. Ecco perché il provveditorato ha emanato un bando ad hoc, che dovrebbe permettere interventi in tempi brevi.

Un altro problema, invece, è quello dei riscaldamenti nelle scuole. “L’Amg sta provvedendo alla verifica degli impianti – continua la Evola – da quanto ci risulta in una decina di istituti l’impianto funziona solo in parte, in altrettanti invece non funziona completamente. Per questo abbiamo avviato tutta una serie di interventi prima che arrivi il freddo. Anche se il problema, paradossalmente, è invece il caldo: nelle scuole servirebbero impianti di aria condizionata, visto che alcune strutture presentano caratteristiche architettoniche tali da far diventare le aule dei forni”.

Nell’immediato, però, il problema resta il freddo. Le scuole che, ad oggi, rischiano di “battere i denti” sono la scuola materna Trinacria di via Trinacria, la materna Rosmini in via Cruillas, , l’asilo nido La Malfa di via Cristodulo, l’elementare Loi di via Dogali, la Buonarroti di via Castellana, la media Gramsci di via Arcoleo, la media Setti Carrato di via Tiepolo, la Pirandello di via Ortigia, la Pino Puglisi di via Panzera e l’asilo nido Ermellino di via del Bassotto.

 


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