"Presidente, siamo stanchi |Stop alle devastazioni a scuola" - Live Sicilia

“Presidente, siamo stanchi |Stop alle devastazioni a scuola”

I docenti dell'istituto comprensivo Giovanni Falcone, colpito dall'ennesimo atto di vandalismo, scrivono una lettera a Giorgio Napolitano chiedendogli un segno tangibile della presenza dello Stato.

LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

PALERMO – Un grido di dolore. La rabbia che esplode con garbo, in modo civile, attraverso un rapporto diretto con le istituzioni. Anzi, con l’istituzione per antonomasia: il Presidente della Repubblica. I docenti dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone, dinanzi all’ennesimo atto di vandalismo nei confronti della scuola, scrivono una lettera a Giorgio Napolitano chiedendogli un segno tangibile della presenza dello Stato. Riportiamo il testo integrale.

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

da parte dei Docenti dell’I.C. ‘Giovanni Falcone’ (Palermo)

Illustrissimo Signor Presidente,

oggi, 5 Novembre 2012, l’Istituto Comprensivo ‘Giovanni Falcone’ del quartiere S. Filippo Neri (ZEN) di Palermo è stato vandalizzato: è stato così impedito il regolare svolgimento delle attività didattiche e negato il diritto allo studio degli alunni.
L’ennesima ferita alla nostra fatica quotidiana, ma soprattutto al futuro dei giovani che ci sono stati affidati, ha oggi il sapore della sconfitta e della resa: in un contesto sociale fortemente compromesso dalla cultura dell’illegalità la nostra scuola ha assunto negli anni il ruolo di avamposto dello Stato.
Ai nostri ragazzi abbiamo cercato di trasmettere non solo saperi ma anche la logica del rispetto e sani principi, radicati invece tra i loro coetanei più fortunati.
Tra le righe dei temi e attraverso i colori dei disegni abbiamo letto e tastato l’assenza della speranza, la stessa assenza che oggi ha colpito noi insegnanti.
Noi vogliamo continuare a svolgere serenamente il nostro lavoro e a tal fine Le chiediamo con forza un tangibile segno del sostegno di quello Stato che Lei rappresenta.

Con rispetto e fiducia.

Palermo, 5 Novembre 2012


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