PALERMO – Anche in Sicilia si accendono i motori della macchina delle primarie del centrosinistra del prossimo 25 novembre. Di certo un’organizzazione che si è mossa in ritardo a causa delle elezioni regionali appena trascorse e dei nodi da sciogliere per la formazione della nuova giunta regionale dopo la vittoria di Rosario Crocetta.
Cinque i candidati alla guida della coalizione che sfiderà lo schieramento di centrodestra alle prossime elezioni politiche: Nichi Vendola (Sel), Pier Luigi Bersani (Pd ), Matteo Renzi (Pd), Laura Puppato (Pd) e Bruno Tabacci (Italia Concreta).
Le strutture di sostegno e promozione più consistenti sembrano essere qui, come nel resto d’Italia, a favore delle candidature di Vendola, Bersani e Renzi. Mentre Laura Puppato e Bruno Tabacci dispongono al momento di pochi comitati a loro nome: tre per Laura Puppato (Noto, Enna e Ragusa), uno per Tabacci, che però potrebbe contare sull’Api di Rutelli.
I vertici del Pd siciliano invece sembrano in gran parte orientati verso il sostegno al segretario nazionale Bersani, come si evince del resto anche dal sito web regionale del partito, dove campeggia ben visibile una sua immagine di candidato alle primarie. Al fianco di Bersani anche Rosario Crocetta, che lo ha incontrato nei giorni scorsi a Roma per definire meglio i criteri da adottare per la composizione della nuova squadra di governo che guiderà la regione nella prossima legislatura. Di certo il segretario nazionale del Pd potrà comunque contare sul sostegno della Cgil e di altre sigle sindacali.
E anche se i vertici del Pd siciliano sono schierati a favore di Bersani, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, al momento l’unico ad essere venuto in Sicilia per promuovere la sua candidatura, incassa il sostegno di alcuni esponenti di spicco del partito. Da Mauro Mangano e Giacomo D’arrigo nelle province di Catania e Messina, a Davide Faraone, Mila Spicola, Salvo Alotta e Salvo Mirabile, molto attivi a Palermo, dove sono stati aperti dieci comitati. E in tutta la Sicilia ecco nuove adesioni di amministratori locali, come il sindaco di Gela Angelo Fasulo, il capogruppo del Pd ad Agrigento Daniele Camilleri. Ma Renzi in realtà si muove in maniera molto trasversale nell’Isola. Del resto a Palermo, durante l’ultima tappa del suo tour per le primarie lo scorso 5 novembre, erano presenti studenti, esponenti della società civile e diversi rappresentanti di associazioni di imprenditori: dal presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese a Nunzio Reina di Confartigianato ed Elio Sanfilippo di Lega Coop.
Diverso il discorso per Nichi Vendola. Anche se il suo gruppo deve ancora metabolizzare la pesante sconfitta della lista Fava alle regionali, pare che dentro Sel ci sia la voglia di rimettersi subito in gioco cominciando proprio dalle primarie. Di certo la sua candidatura ha ripreso slancio dopo l’assoluzione dall’accusa di abuso d’ufficio nel processo che lo vedeva imputato in Puglia per la nomina del primario Paolo Sardelli.
Domani verrà inaugurato il comitato palermitano. A sostegno di Vendola scenderà in campo Claudio Fava, “mancato candidato” alla presidenza della Regione per un cavillo burocratico, oltre ai dirigenti regionali di Sel Erasmo Palazzotto e Sergio Lima e a Ninni Terminelli. Ma a sostenere il candidato “più a sinistra” tra quelli che partecipano alle primarie, saranno anche alcuni amministratori locali. Tra questi, diversi sindaci, come Maria Teresa Collica (Barcellona Pozzo di Gotto), Luigi Ammatuna (Pozzallo), Mario Azzolini (San Mauro Castelverde), Vito Scalia (Piana degli Albanesi) e Gaspare Giacalone (Petrosino). Non mancano poi militanti di movimenti e associazioni della società civile. Insomma, in vista delle primarie del centrosinistra, anche la Sicilia si è messa in moto.
