Lo Monaco scalda il derby: |"Pulvirenti? Non lo saluterò" - Live Sicilia

Lo Monaco scalda il derby: |”Pulvirenti? Non lo saluterò”

Per l'ad del Palermo sabato un derby speciale contro il club che ha guidato per otto anni. "A qualcuno sembra che sabato arriverà il Barcellona, che la gara non c'è neanche bisogno di giocarla. Vedremo. Il Catania ha iniziato la stagione con ambizioni diverse dalle nostre, deve dimostrare il suo valore. Noi in campo sputeremo sangue. Se potessi giocherei io questo match. Pulvirenti? Non lo saluterò, e a gennaio nessuna trattativa con gli etnei".

L'ad del Palermo contro il suo passato
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PALERMO – Non le ha mandate a dire, al Tenente Onorato è andato in scena il “Pietro Lo Monaco show”. Quella di sabato è la sua partita, non ci sono dubbi. Non si può rinnegare il suo glorioso passato catanese, e in occasione della conferenza stampa al quartier generale rosa, l’ad del Palermo lo ha più volte ribadito. Ma Lo Monaco non ha risparmiato stoccate nei confronti del suo ex presidente, Antonino Pulvirenti: “Non lo saluterò. Sono andato via da Catania per un motivo che lui solo sa. Non voglio mettere benzina sul fuoco, considero Pulvirenti per il Catania importante come tanti altri, come Pennisi (autista di fiducia del club rossazzurro)”.

Poi sul derby: “E’ una partita particolare, non ci sono favoriti. I calciatori non devono essere motivati, si motivano da soli, per me invece contano i 3 punti, conta che ogni partita è buona per guadagnare punti in classifica e va inquadrata in questo contesto per me, perché non devo dare risposte a niente e a nessuno. Conta la sfida tra Catania e Palermo, ci sono 3 punti in palio per noi che lottiamo per la permanenza in serie A, mentre il Catania che dir si voglia deve puntare all’Europa League. Pensare alla salvezza, per il Catania, è un ragionamento da perdenti, la squadra è solida. Non si tratta di immaginare il Palermo sopra, sotto o a pari punti col Catania. Gli obiettivi nostri e del Catania erano diversi in partenza, loro possono ambire all’Europa, noi no”.

Poi altra frecciatina sul silenzio stampa del club etneo: “E’ normale che loro siano in silenzio stampa, io a Catania ho lasciato tutto, squadra e non solo. Non hanno toccato niente dal punto di vista tecnico, e come buoni soldatini stanno proseguendo. Se non parlano loro parlo anch’io per loro… Non dimentico gli 8 anni trascorsi lì”. L’amministratore delegato del Palermo quotidianamente cerca di caricare la sua squadra in attesa del delicato match: “Ho parlato alla squadra, è un momento un po’ particolare perché non abbiamo mai lottato per la salvezza – dice -. Oggi il Palermo si ritrova a combattere per un obiettivo al quale né la gente, né i calciatori, sono abituati. E diventa tutto difficile, bisogna mantenere i nervi saldi, bisogna cercare di dare un aiuto quando si apriranno i giochi per il mercato di gennaio, bisogna aiutare l’organico, migliorarlo e lottare fino alla fine per un obiettivo alla nostra portata. Abbiamo dimostrato di essere vivi, ma tutti devono lottare in funzione di quest’obiettivo”.

Nessun esonero per Gasperini: “Le voci sul tecnico sono intollerabili, è una mancanza di rispetto per il Palermo, verso la società. Qui non ci sono burattini, al di là di tutti gli allenatori che si sono susseguiti. Vogliamo fare le cose per bene, abbiamo tracciato una linea, cercheremo di raggiungere l’obiettivo della salvezza e lo faremo con questo allenatore. E’ uno dei più bravi in Italia, stiamo cercando di tracciare una strada che passa attraverso un campionato di sofferenza”. Ancora sulla partita: “Al Catania mancherà Bergessio, mancherà Biagianti, a noi Ujkani, Barreto e Labrin. Ma sabato saremo agguerriti, venderemo cara la pelle, sputeremo sangue”. Poi altra dichiarazione ricoperta di ironia: “Per qualcuno è come se sabato arriverà il Barcellona – ironizza Lo Monaco -, la partita non c’è bisogno nemmeno di giocarla… noi abbiamo l’umiltà di dire che ci rimboccheremo le maniche e che sfideremo il Real Madrid o il Barcellona con le nostre forze”. Lo Monaco ha anche negato qualsiasi trattativa di mercato con il suo ex club e poi dice: “Sabato se potessi scenderei in campo io – prosegue -, le due squadre si affronteranno al massimo della tensione sportiva. E’ un problema di motivazioni, una partita la si prepara durante la settimana e si arriva all’evento con una carica. Evidentemente il Catania arrivava con le motivazioni giuste, forse ora si sono ribaltati gli scenari, loro hanno l’obbligo di vincere e dimostrare che sono una grande squadra”.


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