Il governo Crocetta| nasce tra le polemiche - Live Sicilia

Il governo Crocetta| nasce tra le polemiche

Il governatore ufficializza la squadra: sette le donne. La linea del no ai politici imposta da Crocetta alla coalizione è passata, ma ha lasciato strascichi polemici tra i Democratici. La giunta più rosa di sempre si è completata con i nomi dei tecnici proposti dall'Udc. Adesso la partita si sposta all'Ars.

La nuova giunta
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PALERMO- Alla fine, Crocetta è stato accontentato. Con buona pace di mal di pancia e mugugni, il Pd è venuto incontro alle richieste del governatore, sposando, senza tropi entusiasmi, la linea del niente politici in giunta. Dopo uno stillicidio di nomi bocciati uno dopo l’altro dal presidente, i democratici si sono mossi sulla strada delle candidature tecniche, rispettando comunque gli equilibri interni delle correnti. In serata anche l’Udc, che invece si era intestata la linea del governo tecnico, ha presentato i suoi nomi. Completando così la squadra di Crocetta, la più rosa di sempre, con sette donne in giunta. Annunciata col crisma dell’ufficialità poco prima delle dieci sera con un comunicato stampa di Palazzo d’Orleans.

Il segretario del Partito democratico Giuseppe Lupo si è presentato nel primo pomeriggio a Palazzo d’Orleans e alla fine la quadra si è trovata su tre nomi femminili.Quello più sorprendente è quello di Nelli Scilabra, giovane studentessa universitaria, attivista del Pd che è sempre stata vicina a Pino Apprendi, l’ex deputato dato tra i papabili nel toto-assessori dei giorni scorsi. Ma la Scilabra (che va alla Formazione) è anche molto vicina allo stesso Crocetta, che la ha presentata ai giornalisti con evidente compiacimento. Nel frattempo, le altre correnti del partito partorivano altri due nomi femminili. Una era la superburocrate Francesca Basilico D’Amelio, che aveva lavorato fianco a fianco con Bersani e Sergio D’Antoni al ministero dello Sviluppo economico. È lei il nome scelto dall’area di D’Antoni e Lupo, che hanno tirato fuori dal cilindro un profilo che calza a pennello all’identikit del tecnico di alto profilo con buone entrature romane che si cercava per l’Economia. L’altro nome è quello, per il Territorio, di Mariella Lo Bello, la sindacalista della Cgil espressa dalla corrente bersaniana di Angelo Capodicasa e Mirello Crisafulli. Nei piani originali, quella casella sarebbe dovuta andare a Mariella Maggio, tagliata fuori dalla scelta di non inserire in squadra deputati.

Di certo, però, l’aria che tira nel Pd non è delle migliori. Crocetta ha giocato la partita della formazione della giunta imponendo degli aut aut che mediaticamente hanno finito per mortificare i partiti. E il tweet al veleno di Antonello Cracolici, Crocetta ha quasi completato la giunta: vedremo quanto durerà questo governo, la dice lunghissima sul malessere che attraversa le file dei democratici, chiamati peraltro in questi giorni a un lavoro extra per portare al gazebo il proprio popolo.

Le tre donne del Pd più l’outsider Antonino Zichichi, hanno portato a otto il numero degli assessori del nuovo governo Crocetta, aggiungendosi a Lucia Borsellino (Sanità), Franco Battiato (Turismo), Nicolò Marino (Energia) e Linda Vancheri (Attività produttive)Mancavano ancora quattro caselle da riempire. Una toccava ancora al Pd, quella appannaggio della corrente Innovazioni. Gli ex margheritini hanno scelto Nino Bartolotta, segretario del Pd messinese, già sindaco di Savoca, vicino a Francantonio Genovese. Andrà alle Infrastrutture.

Gli altri tre nomi spettavano all’Udc, che ha scelto “tecnici puri”. Il  partito di Gianpiero D’Alia ha puntato su Dario Cartabellotta, Ester Bonafede e Patrizia Valenti. Una scelta palermocentrica, per non scontentare le varie anime territoriali del partito. L’Udc dovrebbe incassare anche la presidenza dell’Ars, destinata a Giovanni Ardizzone. L’accordo col Pd c’è. E per la pattuglia “crocettiana” dovrebbe garantire il presidente. Ma bisognerà trovare gli altri voti in Aula. Se ne parlerà a dicembre.

La giunta

Presidente: Rosario Crocetta

Economia: Francesca Basilico D’Amelio

Formazione: Nelli Scilabra

Infrastrutture: Nino Bartolotta

Turismo: Franco Battiato

Lavoro e Famiglia: Ester Bonafede

Funzione Pubblica: Patrizia Valenti

Agricoltura: Dario Cartabellotta

Attività produttive: Linda Vancheri

Cultura: Antonino Zichichi

Sanità: Lucia Borsellino

Territorio: Mariella Lo Bello

Energia: Nicolò Marino


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