In diecimila al corteo |"Scuola per tutti" - Live Sicilia

In diecimila al corteo |”Scuola per tutti”

Manifestazione pacifica stamattina per le vie della città. Traffico in tilt ma automobilisti solidali. Molti i professioni in marcia contro i tagli e le classi pollaio

Studenti, docenti, sindacati
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CATANIA – Diecimila volte “no” alla legge Aprea, contro le classi pollaio e per il diritto allo studio: a Catania un fiume di studenti, professori e sindacati ha sfilato stamattina per le vie del centro. Una manifestazione pacifica che, secondo i dati ufficiali, ha coinvolto circa diecimila persone: per gli studenti promotori del corteo, invece, ben più del doppio. Una grande partecipazione, anche grazie alla condivisione di messaggi, foto e video su Facebook e Twitter (guarda la nostra diretta) anche grazie all’hashtag #24n, con occupazioni stradali e traffico bloccato nel cuore della città. Sfilata pacifica e nessuna protesta, nemmeno da parte degli automobilisti: il corteo è andato avanti a suon di cori e slogan, ma senza i temuti clacson. Anzi, perfino i motociclisti hanno attraversato la manifestazione a motori spenti. “La manifestazione – dice a LiveSicilia Catania Matteo Iannitti del Movimento Studentesco Catanese – è riuscitissima e straordinaria. Intendiamo mantenere la mobilitazione nelle scuole, attraverso autogestioni e co-gestioni con i professori. Ci sono altre due piazze oltre Catania: Paternò e Adrano. La Digos ci ha parlato di una partecipazione di almeno 15 mila manifestanti, ma noi pensiamo di essere almeno 25 mila, perché il corteo si è ingrossato strada facendo”.

Tutto comincia intorno alle 10:00 con quattromila studenti a Piazza Roma: un concentramento imponente che ha riempito l’intera piazza. A spiccare tra tutti, il Monti di cartapesta realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Emilio Greco. E poi, i ragazzi delle scuole della città provenienti da Galilei, Cutelli, Archimede, Boggiolera, Spedalieri, Gemmellaro, e tante dalla provincia. In meno di mezz’ora il corteo arriva in Corso Italia e poi di corsa a Piazza Verga. Le auto, pazientemente, aspettano il passaggio della marea di giovani. A loro viene distribuito anche un volantino: “Scusate il disturbo, stiamo scioperando per tutti”. In testa al corte, sindacati e Cobas: una scelta simbolica degli studenti che loro stessi spiegano dicendo che “le generazioni adulte preparano la strada alle giovani generazioni”.

A metà mattinata i primi manifestanti si affacciano su via Umberto, dopo aver percorso Viale Libertà. I catanesi, incuriositi, si affacciano dai balconi. Tra gli striscioni, uno cita De Andrè (c’è scritto “Anche se vi credete assolti siete lo stesso coinvolti”), un altro ha il cartello “Vendesi”, un altro ancora è completamente bianco: “Perché questo – dice chi l’ha realizzato – è il nostro futuro”. Insieme agli studenti anche molti docenti: “Noi manifestiamo – spiega a LiveSicilia la professoressa Ilva Renzi – per i nostri ragazzi. Vogliamo che loro abbiano il diritto allo studio. Non manifestiamo per noi: la scuola deve essere per tutti e con classi dove si possa fasre lezione e venga garantita sicurezza. Come si fa a gestire classi di 38 persone?”. Intanto, piazza Vittorio Emanuele II viene inondata dalla marea dei diecimila. Tra i manifestanti si parla di politica: “Abbiamo deciso di scendere in piazza insieme ai professori – dicono alcuni ragazzi – perché siamo noi la Scuola e non possiamo permettere al Governo di cancellarci tutti. Il diritto allo studio è in pericolo. Stanno demolendo la scuola. Ma i privati sono privati e la scuola è pubblica”.

Intorno all’ora di pranzo il corteo raggiunge la tappa finale della Villa Bellini: l’appuntamento è per il pomeriggio – una manifestazione spontanea al teatro Sangiorgi – ma si pensa già a lunedì: “La protesta proseguirà – concludono i promotori – nelle prossime settimane con iniziative dentro e fuori le scuole fin quando il Governo non ritirerà la controriforma e investirà ingenti risorse in scuole e università”.

 


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