PALERMO- “La nostra sensazione è che, nell’interpretazione che s’è data la presidenza della Repubblica e l’Avvocatura dello Stato, ci sia un ampliamento di queste prerogative che porta il presidente della Repubblica a essere su uno scalino superiore rispetto a quello che la Costituzione gli ha attribuito”. E’ quanto afferma l’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, in un’intervista al settimanale “Chi” a proposito del conflitto tra poteri dello Stato sollevato di fronte alla Corte Costituzionale dal Quirinale verso la Procura di Palermo.
Alla domanda se alla Procura avessero pensato che i nastri delle intercettazioni in cui, indirettamente, sono state captate conversazioni del Capo dello Stato, fosse delle mine vaganti, il magistrato risponde: “Assolutamente sì, tant’è che abbiamo usato massima cautela nella tenuta del segreto su queste bobine. E infatti a oggi non è uscita una riga che sia una del loro contenuto. Com’è noto, in un caso sono stato io stesso a non chiedere la proroga di intercettazione su una delle utenze di Mancino dopo che avevamo scoperto che erano state intercettate telefonate col presidente”. Quanto al suo nuovo incarico Onu in Guatemala, Ingroia aggiunge: “Porterò a livello internazionale l’esperienza giudiziaria del pool di Falcone e Borsellino. Il metodo dell’antimafia italiana. C’è bisogno di un’antimafia transnazionale. Le Nazioni Unite me l’avevano proposto da tempo. Ho ritenuto di dire di sì nel momento della chiusura delle indagini, quando il mio ruolo di coordinatore è divenuto minore”.
Prima la super giunta Crocetta, poi Ingroia che scopre i super poteri di Napolitano… ma com’è che cu tutti ssi supereroi ancora non c’è venuto a salvare nessuno?
“Assolutamente sì, tant’è che abbiamo usato massima cautela nella tenuta del segreto su queste bobine. E infatti a oggi non è uscita una riga che sia una del loro contenuto…..”
In altre parole, quando il magistrato (in generale) decide per la assoluta non divulgazione delle intercettazioni ciò esattamente avviene….di contro quando ciò non avviene è perché il magistrato (in generale) ciò non ha deciso…
Il presidente della Repubblica “buono”, Giorgio Napolitano, ha voluto anticipare il presidente egiziano MURSI. Insomma: un Mursi à l’ italiana ! Era proprio quello che ci mancava.