Vita di strada |e di indifferenza - Live Sicilia

Vita di strada |e di indifferenza

In cinque vivono all'aria aperta, riparati solo dagli Archi e da una siepe. Lo scorso inverno morì un giovane cingalese con gravi problemi di alcool. Adesso con loro c'è solo la Caritas.

Archi della Marina
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CATANIA – Uno di loro fa ginnastica ogni mattina, appena sveglio. Un altro ha l’abitudine di andare a prendere l’acqua per lavarsi, alla fontanella dietro Palazzo Biscari, ed accenna ad una doccia tra lo strombazzare del traffico delle 8. Un altro ancora è di nazionalità indiana. E con loro c’è pure una donna, anche lei dorme su un materasso gettato a terra sotto gli Archi della Marina.

Manca meno di un mese a Natale, e la città non si accorge della comunità dei senza fissa dimora che vive in pieno centro, nascosta appena dalle siepi nell’aiuola di via Dusmet, davanti piazza Alcalà. Non è il ricovero di una notte, ma un pagliericcio fisso di coperte e rifiuti di ogni tipo. Appesi e disposti in fila, ci sono anche i vestiti di ricambio: giacconi e maglioni recuperati alla meglio. “Vivono così da mesi – spiega a LiveSiciliaCatania chi lavora lì vicino – e non sono molesti. Ma bevono: già al mattino comprano il vino usando quei pochi spiccioli che riescono a racimolare. La sera sono completamente ubriachi, a volte hanno difficoltà ad attraversare la strada e le auto sono costrette a fermarsi per non investirli”.

I volontari dell’Unità di Strada della Caritas danno loro conforto ed ascolto, ma fanno quello che possono. Sotto l’identico arco, a marzo di quest’anno, è stato trovato morto un giovane cingalese senzatetto, ma questo non scoraggia nessuno.


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