La giunta comincia dai tagli |agli stipendi d'oro - Live Sicilia

La giunta comincia dai tagli |agli stipendi d’oro

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta

La prima riunione della giunta a Brancaccio. Il presidente Crocetta parla ai ragazzi di don Pino Puglisi e di Paolo Borsellino.e annuncia i primi provvedimenti dell'esecutivo: "Il Patto dei sindaci e lo scioglimento di Partecipate e Ipab". La scure si abbatte sui salari dei superburocrati, dei capi di gabinetto e dei manager

Visita al centro di don Puglisi
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PALERMO- “Sono qui perché voglio fare capire a tutti che sarò un presidente che starà in mezzo al popolo”. Rosario Crocetta è atteso da oltre un’ora quando giunge all’Auditorium del Centro Padre Nostro. Nel cuore di Brancaccio. Ad attenderlo alcuni precari della Gesip ai quali il governatore promette: “Mi impegnerò perché vi arrivi la Cassa integrazione prima di Natale. Ma ricordatevi che siete dipendenti del Comune, mica della Regione”. Il governatore appare persino più vivace rispetto alla mattinata che l’ha visto impegnato nella prima giunta. Seguita nel pomeriggio da un’altra riunione con gli assessori. Una riunione “tecnica”. Dalla quale sarebbero scaturiti una serie di provvedimenti: “Sono stati reperiti i fondi per finanziare il Patto dei sindaci – ha dichiarato il presidente – , questo permetterà di avviare un grande progetto, che porterà alla creazione di migliaia posti di lavoro e consentirà di far risparmiare ingenti risorse ai comuni”. Si tratta di fondi che ammontano a circa 2,7 miliardi di euro. Poi, La giunta ha preso atto dell’accordo firmato, in settimana, al Ministero del Lavoro ed emanato la relativa delibera di attuazione sulla cassa integrazione straordinaria, della quale potranno fruire, fra gli altri, i lavoratori della Gesip e quelli dell’indotto Fiat di Termini Imerese.

In materia di contenimento della spesa, l’esecutivo, spiega Crocetta, “ha avviato le procedure per la liquidazione di tredici società partecipate della Regione siciliana ed il percorso di accorpamento di alcune Ipab. Deliberata anche la riduzione dei costi del salari accessori dei dirigenti generali. La scure riguarda i superburocrati della Regione e sui capi di gabinetto. Per i primi, il salario accessorio scende da 50 a 30 mila euro. Per i secondi, il taglio sarà di 13 mila euro all’anno. Tagli anche per i manager delle Asp e per gli amministratori delle partecipate. Decisa, inoltre, l’istituzione del Garante per l’infanzia e avviata la procedura per giungere alla creazione di una analoga struttura per la diversabilità.

Quella di Brancaccio è solo la prima di una serie di tappe di una giunta “itinerante”: “Andremo – ha detto Crocetta – anche a Librino (un altro quartiere degradato, questa volta di Catania ndr), dagli alluvionati di Giampilieri, a Messina, a Saponara e tra i baraccati del terremoto di Messina del 1908. Dobbiamo cominciare un dialogo con le persone, che vogliono essere ascoltate e c’é una sordità terribile delle istituzioni”.

Intanto, il centro fondato da don Pino Puglisi è pieno di ragazzini. Il governatore, appena arrivato, si intrattiene con loro. Chiede cosa sappiano della mafia, delle vittime di Cosa nostra. Di Paolo Borsellino, in particolare. E i ragazzi tengono testa al governatore, emozionando anche il resto della giunta, che arriva “alla spicciolata”. Alla fine saranno tutti presenti tranne Antonino Zichichi (impegnato in Calabria) e gli “assenti giustificati” Nicolò Marino e Patrizia Valenti . Su quest’ultima, Crocetta ha in qualche modo confermato le aperture espresse in mattinata: “Quel reato – dice – è una stupidaggine. Ma avrebbe dovuto dirmelo subito. Comunque, vedremo”. I problemi, semmai, sono altrove. “Nei palazzi del potere ho trovato – dice – un sistema che si può definire ‘mafioso’, ed è persino peggiore di Cosa nostra. È il sistema delle spartizioni, basate sull’appartenenza e sui partiti. Prendiamo ad esempio la Tabella H: è possibile che sia il Parlamento a decidere a quali associazioni debbano andare i fondi? L’Ars deve solo decidere lo stanziamento e prevedere i requisiti. Sulla base di quelli, si faranno dei bandi, quindi verranno distribuiti i contributi”.

Intanto, la giunta osserva. E ascolta. Anche le gaffes del governatore, distribuite un po’ a caso: dalla delega alla “Cultura” ripetutamente attribuita all’assessore al Turismo Battiato, passando per il nome di “Lidia” attribuito a Linda Vancheri e il cognome Caltabellotta assegnato a Dario Cartabellotta. “Che volete – sorride Crocetta – molti di loro li conosco da poco…”.

Dopo un po’, quando il governatore lascerà l’auditorium, gli assessori dialogheranno col pubblico. Solo un assessore prende la parola con qualche minuto d’anticipo. L’intervento di Franco Battiato è accolto dagli applausi. L’auditorium di Brancaccio si trasforma per un attimo in un Palasport. “Ho accettato di far parte di questa squadra – ha detto – perché Crocetta ha idee precise. Ed è come se noi della giunta fossimo sempre stati insieme. Le donne sono strepitose – ha aggiunto – e io sono davvero rimasto abbagliato dalla loro competenza. Detto ciò, sono in piedi dalle quattro di stamattina. Ho fatto trecento chilometri, e riunioni interminabili. Rosario invece pare Sansone. Adesso, però, – ha concluso – dovrò fare altri trecento chilometri per tornare a casa. Quindi vado. Ma ci vedremo presto, credo”. È dura, la vita dell’assessore.


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