Amt allo sbando. I sindacati: |"Serve nuovo piano industriale" - Live Sicilia

Amt allo sbando. I sindacati: |”Serve nuovo piano industriale”

Lo stato di salute dell'Azienda Metropolitana Trasporti sarà al centro di dell'assemblea dei lavoratori, convocata dalle segreterie Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl trasporti per giovedì prossimo. Stancanelli a LivesiciliaCatania: "Se la Regione paga i crediti vantati dall'Amt, l'azienda si salva".

Trasporti
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CATANIA – La situazione precaria dell’Amt, il mancato piano di rilancio e i continui ritardi dei pagamenti degli stipendi sono gli argomenti all’ordine del giorno dell’assemblea dei lavoratori dell’Azienda Municipale Trasporti che si terrà giovedì 13 dicembre, dalle 10 alle 12, presso la Direzione dell’AMT. La manifestazione è organizzata dalle segreterie provinciali di Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl trasporti.

Lo stesso giorno il sindaco Raffaele Stancanelli presenzierà a Librino per “difendere le istanze dei lavoratori”, durante la riunione di giunta convocata dal governatore siciliano,  “Chiederò a Crocetta ufficialmente -dice Stancanelli a LivesiciliaCatania-  che la Regione dia all’Amt i crediti che vanta: ben 30 milioni di euro che potrebbero risollevare le sorti dell’azienda”.

«Siamo preoccupati per la precarietà in cui riversa l’Amt – dicono i segretari generali Mauro Torrisi (Fit Cisl), Romualdo Moschella (Faisa-Cisal) e Giuseppe Scannella (Ugl Trasporti) – insieme ai lavoratori protesteranno per scongiurare quanto già accaduto in altre città, come la situazione del Trasporto pubblico locale (Tpl) in Campania. Non si può lasciare una città come Catania – aggiungono – con un servizio di meno 100 autobus giornalieri, lasciando nello sconforto studenti e lavoratori».

Torrisi, Moschella e Scannella chiedono «un nuovo “Piano industriale” visto che quello attuale non è stato attuato per vari motivi. A poco valgono le giustificazioni, ormai è ora di dimostrare con i fatti se si voleva veramente velocizzare il Tpl a Catania. Come mai l’amministrazione comunale ha permesso che le corsie degli autobus diventassero piste ciclabili?».

Questi e altri motivi portano i segretari di Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl trasporti a essere preoccupati per i continui segnali negativi che arrivano. Per il venerdì, 25 gennaio 2013, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl trasporti hanno proclamato quattro ore di sciopero.

 

 


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