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Torna InformaPalermo |Ma è scontro con l’Assostampa

Il sindacato dei giornalisti annuncia un esposto contro gli avvisi del comune di Palermo per la comunicazione esterna. Ma l'amministrazione risponde: "Procedure chiare e trasparenti".

GINEX: "PRESENTEREMO UN ESPOSTO"
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PALERMO – “Il Comune vuole esternalizzare l’ufficio stampa, per questo presenteremo un esposto alle autorità competenti”. L’Assostampa, il sindacato dei giornalisti, va all’attacco di Palazzo delle Aquile e dei tre avvisi dell’amministrazione Orlando per la rivista InformaPalermo, il servizio di rassegna stampa e la pubblicazione di redazionali web.

Una polemica già scoppiata nei giorni scorsi su Facebook e tornata d’attualità stamane durante un incontro a Villa Niscemi tra l’amministrazione e le ditte eventualmente interessate. Incontro a cui, però, hanno partecipato anche i vertici dell’Assostampa, mentre erano assenti quelli dell’Ordine dei giornalisti. “Il Comune ha una trattativa in corso con il sindacato – dicono Daniele Billitteri e Roberto Ginex, rispettivamente segretario regionale e provinciale di Assostampa – e non può procedere con atti unilaterali. Il sindaco Orlando dice di non avere soldi, e ovviamente gli crediamo, e abbiamo perciò accettato che l’amministrazione compisse una ricognizione interna per individuare giornalisti per l’ufficio stampa, che però non ci sembra abbia dato i frutti sperati. Faremo un esposto alle autorità prima della scandenza dell’avviso, perché parliamo di un servizio pubblico che non può essere esternalizzato. E’ come affidare ai privati l’Anagrafe o il servizio di sorveglianza del carcere Ucciardone”.

A finire sul banco degli imputati, per l’appunto, tre diversi avvisi: quello per 12 redazionali per il web, che verranno pubblicati nel corso del 2013 sulle 12 testate registrate più lette di Palermo; quello per il servizio di rassegna stampa e infine quello per la redazione di 14 numeri del quindicinale InformaPalermo. Ma a scatenare la protesta di molti giornalisti è soprattutto il criterio utilizzato dall’amministrazione nella scelta dei due giornalisti richiesti per il terzo bando: che siano disoccupati e non versino contributi volontari all’Inpgi.

“Si tratta di 180mila euro – ha spiegato durante l’incontro il responsabile della comunicazione esterna del Comune, Pietro Galluccio – che vanno spesi entro l’anno, altrimenti andranno persi. Avremmo potuto procedere con affidamenti diretti, viste le procedure volute dalla passata amministrazione, e invece abbiamo preferito avvisi pubblici e non bandi che avrebbero richiesto tempi lunghi. Non possiamo fare contratti di nessun tipo, visti i vincoli del Patto di Stabilità, e questo era l’unico modo per non perdere le somme. I funzionari lavoreranno anche di domenica per questo. Prima di procedere agli avvisi sono state fatte tutte le verifiche del caso, è una procedura chiara e trasparente. Auspichiamo che il sindacato nei prossim mesi decida di collaborare per risolvere i problemi nell’interesse di tutti i giornalisti”.

 


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