E Battiato chiama all'assessorato| i produttori dei suoi film - Live Sicilia

E Battiato chiama all’assessorato| i produttori dei suoi film

Lo seguiranno in tutta Italia nel suo tour. Ecco chi sono i due "angeli custodi" del neo-assessore Franco Battiato. E di cosa si occupano...

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Lo seguiranno in tutta Italia, puntellando le tappe del suo tour. Franco Battiato, fresco assessore al Turismo, sport e spettacolo della Regione, ha scelto due “angeli custodi”. Si tratta di Fabio Bagnasco e Massimiliano Pollina, individuati tra gli esperti dei suoi uffici di staff. Vecchie conoscenze del cantautore siciliano, Bagnasco e Pollina hanno già in passato collaborato col componente della giunta Crocetta. Ma in vesti assai diverse da quelle che dovranno ricoprire nei gabinetti.
Bagnasco e Pollina, infatti, sono titolari della società Kasba comunicazioni, che ha prodotto, grazie al contributo della Regione e della Film Commission (circa 100 mila euro), la penultima pellicola diretta da Battiato, “Auguri don Gesualdo”, ispirata alla vita e all’opera del grande scrittore Gesualdo Bufalino. Un nuovo caso di conflitto di interessi sulla scia di quello che ha coinvolto Zichichi? Il figlio dello scienziato, lo ricordiamo, era stato “pizzicato” a partecipare a gare indette dall’assessorato dei Beni culturali, affidato proprio a papà.
Ma i titolari della Kasba gettano acqua sul fuoco. “Nessun conflitto d’interessi – spiega Fabio Bagnasco – visto che la nostra società è stata messa in liquidazione, e sta quindi dismettendo ogni attività. Attività che, tra l’altro, sono ferme proprio dalla produzione del film di Battiato. Da allora, non abbiamo più partecipato a gare e goduto di finanziamenti pubblici”. In passato, invece, la Ksba era stata destinataria di oltre un milione di euro sotto forma di contributi, ad esempio, per attività di formazione.
Al di là del conflitto d’interessi, vero o presunto, resta il fatto che in tempi di “spending review”, gli assessori di Crocetta continuino a non fidarsi dei dipendenti dell’amministrazione, anche per gli uffici di gabinetto. E questa diffidenza “si paga”. Un dirigente esterno di un ufficio di gabinetto costa alla Regione infatti intorno ai 70 mila euro lordi l’anno. Un “interno” circa 50 mila in meno. I due della “Kasba” quindi costeranno in un anno circa 100 mila euro in più. Quanto costò alla Regione il “Don Gesualdo” dell’assessore.


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