L'omelia del cardinale Romeo| "Bisogna credere nell'uomo" - Live Sicilia

L’omelia del cardinale Romeo| “Bisogna credere nell’uomo”

Nella tradizionale messa di capodanno l'Arcivescovo di Palermo si è rivolto alla cittadinanza invocando su di essa, ed in particolar modo sui più deboli, la benedizione divina. "Non ci si può lasciare vincere dal pessimismo". Scarica il testo integrale.

palazzo delle aquile
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PALERMO – “Come già dissi al mio insediamento, ribadisco che ancora oggi sono vicino a quanti operano per il bene di Palermo, senza alcuna distinzione politica o ideologica. Palermo, il Signore ti custodica e ti conceda la pace”. Le parole del cardinale Paolo Romeo riecheggiano nell’atrio di Palazzo delle Aquile nella consueta Messa del primo gennaio, di fronte a decine di cittadini e autorità civili e militari venuti a salutare il nuovo anno insieme all’arcivescovo di Palermo.

Una celebrazione assai partecipata che ha visto la presenza, oltre che del sindaco Orlando e di una nutrita pattuglia di consiglieri e assessori, anche dei vertici delle forze dell’ordine e militari, del presidente della Provincia Giovanni Avanti, del presidente della Camera di commercio Roberto Helg e del Commissario dello Stato Carmelo Aronica.

E nella sua omelia, il cardinale Romeo ha voluto richiamare “chi regge le sorti del governo e dell’amministrazione della cosa pubblica e specie chi traccia linee culturali e può determinare evoluzioni sociali, a non ignorare la sfida antropologica di questo tempo”. Una riflessione tutta imperniata sul messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace, pace che secondo il prelato è ottenibile solo con il rispetto integrale della vita che è minacciato dall’aborto e della mancata tutela della “struttura natuale del matrimonio quale unione fra uomo e donna”. Un riferimento poi alle problematiche sociali e al discorso del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, prima di ribadire come questi “principi possono sembrare poco condivisibili o piuttosto impopolari specie nei tempi che viviamo”.

E infine un messaggio di pace per la città: “La nostra amministrazione comunale – ha detto Romeo – deve sapere bene operare perché Palermo si edifiche nella pace ed edifichi un futuro di pace, e dunque perché in tutte le sue componenti progredisca quel volto comunitario pronto a garantire la verità dell’uomo e della famiglia, il diritto alla vita e al lavoro”.

Una celebrazione a cui era presente anche Antonas Mockus, storico sindaco di Bogotà, capitale della Colombia. “Ci siamo conosciuti grazie all’allora segretario di Stato americano, Madeleine Albright – ha detto Orlando – e abbiamo sempre collaborato. Lui era sindaco quando Romeo era nunzio apostolico in Colombia, e fu proprio grazie al cardinale che venni a conoscenza di una città di quel Paese fondata da palermitani e per l’appunto ribattezza Palermo, dove c’è anche una grotta dedicata a Santa Rosalia, e con la quale ci siamo gemellati nel 1998”.

Al termine della celebrazione, si è svolto il tradizionale omaggio floreale dei Vigili del fuoco alla statua di Santa Rosalia posta in cima alla facciata del Palazzo di Città, fra la curiosità dei passanti e dei turisti.

 

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