Sostegno a Stancanelli? |Fleres: "Valuteremo" - Live Sicilia

Sostegno a Stancanelli? |Fleres: “Valuteremo”

Salvo Fleres, coordinatore etneo di Grande Sud, al lavoro per selezionare i nomi per la corsa al Parlamento. Il braccio destro di Miccichè a Catania non è clemente con gli ex autonomisti passati alla 'casacca' Udc: "Inseguono poltrone". Sulle comunali, invece, un silenzio che fa presagire sorprese. Appoggerete Stancanelli? "Troppo presto per decidere, ci sono anche altri nomi da valutare"

CATANIA – Il candidato Premier è stato scelto. Grande Sud supporterà Silvio Berlusconi. Ora, però, deve formarsi la squadra. Salvo Fleres, coordinatore provinciale del Movimento fondato da Micchichè, affronta i temi salienti da mettere sul tavolo per l’importante partita delle politiche. Nomi? “Troppo presto per questo – risponde il senatore – il pilastro è il programma incentrato sul meridionalismo non accattone ma rivolto alla tutela dei diritti e della legalità”. Dove è finita l’alleanza con il Partito dei Siciliani sperimentata alla regionali? “Aperti ad accogliere i reduci lombardiani” è l’invito di Fleres. Ma gli autonomisti hanno seguito Leanza all’Udc. “Inseguono poltrone” è il commento del senatore. Muro del silenzio sulle strategie per le prossime comunali. Sostegno a Stancanelli? “Valuteremo a tempo debito, ma ci sono altri nomi da quelli già annunciati che meritano attenzione” chiosa Fleres. Tutto fa pensare che Grande Sud voglia puntare ad un candidato lontano dai big e distante dai vecchi amici del Pdl. Si cerca nel fermento della (cosiddetta) società civile.

Senatore, Grande Sud come si prepara alle politiche?

“Le affronterà con lo stesso impegno assunto quando si è costituito e, cioè, con un programma fortemente incentrato sul meridionalismo. Un meridionalismo che non sia accattone ma rivolto alla tutela dei diritti, al lavoro e alla giustizia. Noi siamo convinti che, però, bisogna ripartire dal riequilibrio territoriale, infatti, il primo punto che intendiamo portare avanti è quello della perequazione infrastrutturale”.

Le liste ed i nomi sono pronti?

“Stiamo lavorando insieme agli amici della Campania, della Calabria, della Basilicata, della Puglia, del Molise e dell’Abruzzo per costruire un progetto che sia radicato sul territorio in tutto il Mezzogiorno d’Italia. E’ ancora prematuro parlare di nomi, ma tra qualche giorno ci saranno novità importanti”.

Salvo Fleres scende in campo nuovamente per il Senato?

“O Senato o Camera dei Deputati, anche perché penso che bisogna mettere insieme l’esperienza con il rinnovamento. Il rinnovamento senza esperienza rischia di far commettere errori che sono stati già commessi: noi vorremmo evitare che questo accada. Allo stesso tempo vorremmo evitare che un eccessivo ritorno al passato possa rallentare un’azione politica che deve essere molto veloce e molto innovativa”.

Quando parla di errori, si riferisce all’alleanza con il Partito dei Siciliani alle Regionali?

“Parlo in genere di errori di natura politica che sono stati compiuti nel momento in cui è stato dato troppo spazio alle esigenze del Nord e della Lega. Esigenze che hanno particolarmente ridotto la consistenza dei fondi Fas che dovevano servire a riequilibrare le condizioni del nostro Paese e che, appunto, un’alleanza con la Lega così sbilanciata verso il nord ha impedito si verificasse”.

Ma guardando al risultato delle regionali, rifareste un’alleanza con l’Mpa?

“L’Mpa, intanto, non c’è più. Inoltre si è fortemente disarticolato. Vedremo cosa fare. Noi vareremo il nostro programma chi vuole venire accanto a noi dal punto di vista della progettualità sarà ben accolto. Certamente se si adeguerà a quelli che sono i nostri progetti di forte rinnovamento che noi vogliamo spingere. Se i reduci dell’Mpa vorranno stare insieme a noi vorrà dire che avranno accettato il nostro progetto”.

Molti reduci, come li ha definiti lei, stanno andando all’Udc.

“Molti stanno andando all’Udc probabilmente per inseguire poltrone. A noi non interessa inseguire poltrone lo abbiamo già dimostrato in passato lasciando il Pdl dove ognuno di noi aveva sicuramente delle posizioni più comode”.

Senatore come ha valutato la scelta di Stancanelli di rimanere sindaco?

“Sono scelte molto personali. Le due espressioni politiche di rappresentante della propria città o di rappresentante della propria città al Senato sono molto diverse. Non so se avrei fatto la stessa cosa. Non c’è dubbio che diventare sindaco della propria città è la cosa più bella che possa accadere nella vita”.

Lei ci ha mai pensato?

“Non ci ho mai pensato perché non ci sono mai state le condizioni, come non ci sono tutt’ora”.

A proposito di sindaco, Grande Sud come si prepara per le comunali?

“Stiamo selezionando una classe dirigente capace di essere radicata nel territorio. Ci sono molte donne e molti giovani”.

Appoggerete Stancanelli per un secondo mandato?

“Questo è un problema che vedremo al momento opportuno. Noi non abbiamo particolare predilezioni per gli schieramenti. A noi piace che ci siano adesioni a programmi e ad obiettivi. Se queste adesioni ci saranno bene, se no staremo all’opposizione”.

Tra i papabili: Stancanelli, Bianco, Berretta; c’è qualcuno che vi piace?

“Ci sono anche altri nomi, non solo quelli da lei elencati. Sceglieremo al momento opportuno”.

Un nome?

“Al momento no”.

 


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