Fli, scia di dimissioni a Messina | Arriva un nuovo commissario - Live Sicilia

Fli, scia di dimissioni a Messina | Arriva un nuovo commissario

Gianfranco Fini

Emorragia di uomini tra i finiani. In otto lasciano cariche e partito, mentre i vertici nominano Nuccio Ricciardello nuovo commissario provinciale.

 

Sciolti diversi circoli
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MESSINA – Sette dimissioni e lo scioglimento di diversi circoli. Tempi duri per Futuro e libertà per l’Italia, alle prese con una emorragia di uomini in provincia di Messina. Gli ormai ex fedelissimi di Gianfranco Fini hanno firmato un lungo comunicato in cui rassegnano le proprie dimissioni da Futuro e Libertà, Generazione Futuro e Generazione Italia, sciogliendo alcuni circoli. Un atto che segue le dimissioni di Biagio Gugliotta da commissario del coordinamento provinciale di Fli Messina, avvenuto domenica scorsa. Dimissioni a cui ieri il partito aveva risposto nominando un nuovo commissario, Nuccio Ricciardello, già candidato alle scorse Regionali. Confermato Nello Pergolizzi nel ruolo di coordinatore cittadino di Messina

Questi, invece, i dissidenti che hanno lasciato il partito di Fini: Carmelo Arcoraci (consigliere comunale di Merì e presidente del locale circolo Fli, oltre che componente del coordinamento regionale Fli e dello staff della segreteria provinciale); Anna Isgrò (componente del direttivo provinciale Fli Generazione Futuro); Giuseppe Moletti (presidente del circolo Fli di Barcellona Pozzo di Gotto), Antonino Orifici (Coordinatore e presidente del circolo Fli Generazione Italia Eolie e componente del coordinamento regionale di Fli); Daniele Orifici (consigliere comunale e vicepresidente del Consiglio di Lipari); Vincenzo Russo (presidente del circolo Fli Agorà di Milazzo); Antonino Torre (presidente del circolo Fli Mazzarrà città vivai).

“Due anni fa, in netta reazione al dilagante populismo berlusconiano che continuava ad ignorare l’imperante crisi socioeconomica di cui sono ancora vive le ferite e rendeva ostaggio il Mezzogiorno delle logiche ottuse ed egoistiche portate avanti dalla Lega Nord, abbiamo deciso di aderire al progetto politico ispirato dal presidente della Camera, poi costituitosi come Futuro e Libertà – spiegano -. Due anni pieni di passione, di lavoro, di impegno in cui, lentamente, siamo stati testimoni di un sostanziale svuotamento delle istanze, delle idee, dei propositi di cambiamento e rinnovamento che avevano animato i primi steps del nuovo soggetto politico”.

Tuttavia “superata la dolorosa ma necessaria fase di transizione del governo tecnico al fine di rimediare alle politiche miopi degli ultimi anni, non possiamo non constatare che Monti, come Berlusconi, ha cancellato il Sud dalle priorità nazionali – affermano -, avendo escluso dall’agenda ministeriale temi imprescindibili quali la crescita, l’innovazione, la solidarietà sociale e il lavoro”. Secondo gli ex finiani è “concreto il pericolo che la nuova compagine politica costituitasi attorno a Monti, di cui anche Fli è parte integrante in ossequio a scelte dei vertici prese in assenza di alcuna consultazione delle rappresentanze territoriali dello stesso, possa adoperarsi prevalentemente in politiche di chiaro stampo neoliberista”.

In virtù di tale analisi “crediamo di dover concludere quest’esperienza politica – dicono -, non ritenendo favorevole il nuovo posizionamento politico dello stesso, stretto tra eccessivi tecnicismi da un lato e mere difese di posizioni di potere dall’altro”.


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