Cas, i commissari diventano tre | Bartolotta: "Era necessario" - Live Sicilia

Cas, i commissari diventano tre | Bartolotta: “Era necessario”

Oltre al "vecchio" Antonino Gazzara, nominato da Lombardo in estate, ecco il gelese Rosario Furnari e Basilio Ridolfo, considerato vicino a Francantonio Genovese. E adesso, la Regione pagherà tre indennità al posto di una. "Ma stiamo risparmiando - precisa l'assessore - rispetto alle spese previste da un intero Cda".

Le nomine di Crocetta
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PALERMO – Nella mini-infornata di nomine targate Crocetta, c’è anche un raro caso di “moltiplicazione delle poltrone”. Succede al Consorzio autostrade siciliane, dove i commissari straordinari passano da uno a tre. “Ma siamo stati in un certo senso obbligati ad operare così”, precisa l’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta, che aggiunge: “Questa soluzione ci permette di risparmiare comunque rispetto all’insediamento di un intero Cda, che per Statuto sarebbe composto da un presidente e sei componenti”.

Sarà. Fatto sta che adesso la Regione siciliana pagherà l’indennità non più a un solo commissario straordinario, bensì a tre. E il “vecchio” è anche rimasto al proprio posto. Si tratta di Antonino Gazzara, voluto da Lombardo questa estate, in pieno regime di “blocca-nomine”. Il suo incarico, decaduto, è stato rinnovato. E al suo fianco ecco due nuovi commissari. Si tratta di Rosario Faraci e Basilio Ridolfo. * Il primo, originario di Gela come il presidente Crocetta, dovrà occuparsi degli aspetti finanziari dell’ente. L’altro commissario, Basilio Ridolfo, invece, è originario di Messina ed è considerato molto vicino all’ex segretario regionale del Pd Francantonio Genovese e allo stesso assessore Nino Bartolotta. Ridolfo dovrà occuparsi, invece, degli aspetti “tecnici e scientifici” del Consorzio. A Gazzara restano invece le competenze riguardanti gli aspetti amministrativi e legali.

Le nomine, decise nella giunta di due giorni fa, serviranno, stando alle parole dell’assessore Bartolotta “a dare nuovo impulso all’ente, che negli ultimi mesi non ha fatto altro che occuparsi delle emergenze. Oggi siamo molto indietro – aggiunge – nella programmazione degli interventi. In particolare è in grave ritardo l’attuazione del Piano operativo di interventi da 50 milioni derivanti da una delibera Cipe. Un Piano riguardante lo sviluppo infrastrutturale e la messa in sicurezza del patrimonio del Consorzio”.

Insomma, serviva un’accelerazione. Anche al costo di triplicare le forze (e le spese): “Abbiamo deciso – spiega Bartolotta – di confermare Gazzara, nonostante qualcuno lo riconducesse al vecchio governo, perché abbiamo scelto di non guardare a queste questioni, al colore politico. Io ho conosciuto personalmente Gazzara, appena insediatomi, ed è stato veloce e diligente nel rispondere alle mie richieste. Ma ovviamente, aveva bisogno di una mano”. Non possiederebbe, insomma, Gazzara alcune delle competenze necessarie: “L’ideale – prosegue Bartolotta – sarebbe stato quello di trovare un commissario che racchiudesse tutte le competenze necessarie. Ma ci siamo trovati di fronte a un bivio: insediare nuovamente il Cda, o nominare tre commissari. Abbiamo scelto questa soluzione”. Una soluzione buona per moltiplicare gli sforzi. E le spese. Per tre.

* In una precedente versione dell’articolo avevamo scritto erroneamente che Faraci è un docente dell’Università di Catania. Ci scusiamo con i lettori e con l’interessato.


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