Gesip, il ritorno di Palazzolo: |"Rivoglio il mio lavoro" - Live Sicilia

Gesip, il ritorno di Palazzolo: |”Rivoglio il mio lavoro”

Giacomo Palazzolo, ex direttore generale della Gesip condannato in primo grado per il caso skipper durante l'amministrazione Cammarata, vuole tornare alla guida dell'ufficio legale dell'azienda. "Il liquidatore La Bianca ha assunto un comportamento anomalo nei miei confronti. Io voglio tornare a fare l'avvocato per l'azienda, che invece si rivolge a esterni profumatamente pagati".

 

L'intervista all'ex direttore generale
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PALERMO – Tra i dipendenti della Gesip in cassa integrazione, e soprattutto in attesa di una soluzione definitiva alla vertenza dell’azienda, ce n’è uno che, suo malgrado, ha conquistato le prime pagine dei giornali diventando il lavoratore più famoso di via Maggiore Toselli: parliamo di Giacomo Palazzolo, dirigente, già direttore generale e a capo dell’Ufficio legale della società, coinvolto nella vicenda Skipper, per la quale è stato già condannato in primo grado, e che adesso chiede al liquidatore Giovanni La Bianca di essere reintegrato al suo posto.

La vicenda risale al 2009, quando un servizio di Striscia la Notizia “pizzica” il dipendente Gesip Franco Alioto a far da skipper al sindaco Diego Cammarata durante l’orario di lavoro. Uno scoop che ha anche dei seguiti giudiziari che coinvolgono Palazzolo, all’epoca direttore generale dell’azienda, che sceglie il rito abbreviato e nel 2011 viene condannato in primo grado a due anni di reclusione, pena sospesa, per il reato di concorso in truffa e abuso di ufficio.

Una condanna che il 2 marzo scorso spinge l’ex liquidatore Massimo Primavera a sospendere Palazzolo, che viene così lasciato a casa con un assegno di sostentamento pari all’80 per cento della paga base. Un assegno che si interrompe lo scorso settembre, a causa dei problemi della Gesip, fino a quando a dicembre Palazzolo non si vede accreditare sul conto 1600 euro circa, scoprendo così di essere finito anche lui in cassa integrazione. E dal primo gennaio, secondo Palazzolo, finita la cassa integrazione è terminata anche la sospensione, cosa che lo metterebbe in condizione di riassumere il suo incarico di capo dell’ufficio legale mentre è ancora in corso il processo per la vicenda skipper.

E il 4 gennaio Palazzolo si presenta in azienda, per riprendere servizio, ma viene allontanato dal liquidatore, come si legge in una lettera inviata dallo stesso Palazzolo al collegio sindacale della Gesip: “La signora Licia Scaccia, premetendomi di essere stata fortemente rimproverata dal liquidatore per aver messo al protocollo la mia comunicazione, mi invitava a restituire la copia rilasciatami, per provvedere al suo annullamento perché a dire del liquidatore non doveva essere protocollata”.

“Ho chiesto un parere ad un docente universitario per capire come comportarmi”, si è giustificato il liquidatore a Livesicilia, ma intanto Palazzolo non ci sta e minaccia di rivolgersi alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti contro La Bianca, accusato di rivolgersi a legali esterni. “I provvedimenti di nomina di avvocati esterni, non avvalendosi dell’Ufficio legale interno della Gesip – scrive ancora Palazzolo – costituiscono aggravio di spesa per le casse della Gesip e dello stesso socio unico (il Comune, ndr) configurando danno erariale”.

“Il liquidatore ha assunto un comportamento anomalo nei miei confronti – continua Palazzolo a Livesicilia – se ero sospeso doveva lasciarmi sospeso fino a sentenza definitiva, lui invece ha interessi a nominare avvocati di favore e amici al mio posto, e anche parecchio costosi. Non si è mai visto sospendere un condannato in primo grado, voglio tornare al mio posto e fare l’avvocato dell’azienda a un costo assai minore degli esterni”.


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