PALERMO – Idv perde il primo pezzo. A otto mesi dall’elezione del consiglio comunale, la corazzata orlandiana deve fare i conti con la prima defezione: Giorgio Calì, 59 anni, libero professionista, eletto con 361 voti, ha infatti annunciato l’adesione al Centro democratico di Bruno Tabacci. Un’adesione concretizzatasi nella candidatura alla Camera, all’ottavo posto, proprio nella lista del centrosinistra per la Sicilia occidentale.
La comunicazione ufficiale è arrivata ieri, nel corso della seduta di Sala delle Lapidi. “Non condividendo la scelta di Di Pietro di confluire nella lista Rivoluzione Civile – ha detto Calì – ho deciso di intraprendere un percorso politico più consono alla mia storia. Nei prossimi giorni formalizzerò la costituzione di un nuovo gruppo consiliare, punto di riferimento a Sala delle Lapidi del Centro democratico. La mia nuova collocazione politica non farà certo venir meno il mio appoggio al sindaco Orlando e alla sua amministrazione”.
Un appoggio su cui, però, il primo cittadino non sembra contare più di tanto. “Il consigliere Calì – ha commentato Orlando – ha fatto una chiara scelta politica, lasciando la maggioranza grazie alla quale è stato eletto e siede in consiglio comunale e passando nelle file della minoranza. Mi aspetto quindi che abbia, al pari di quanto fatto fino ad ora dagli altri consiglieri di minoranza, un comportamento responsabile e coerente con tale posizione”.
Ma Calì ha fatto esplicito riferimento anche alla possibilità di costituire un gruppo consiliare che faccia capo a Tabacci e Massimo Donadi, il che richiede però l’adesione di almeno un secondo componente. E, stando ad alcune voci, l’altro consigliere potrebbe provenire sempre dalla maggioranza dipietrista che in quel caso scenderebbe a 28. Diversi i nomi che circolano ma, per il momento, nessuna ufficialità.
Rimane, però, un brutto segnale per la granitica maggioranza orlandiana che, secondo le parole del capogruppo del Pdl Giulio Tantillo, “ormai scricchiola”. E sempre le voci di corridoio descrivono anche altri consiglieri come in forte sofferenza per le scelte dell’amministrazione in ottica di alleanze nazionali, tanto che qualcuno è pronto a scommettere che dopo le Politiche il numero dei dipietristi in consiglio potrebbe scendere ulteriormente trasformando la maggioranza monocolore in una coalizione. A breve dovrebbe nascere anche il gruppo consiliare del Megafono, che ha già avuto l’adesione di Pino Faraone ma che potrebbe attirare anche altri del centrosinistra e, perché no, perfino di Idv.
Non vediamo l’ora che mettano il sindaco in minoranza, così si dimette finalmente
…..infatti! La differenza tra Orlando e Cammarata? 4 piantine in via Ruggiero VII°!!
orlando dimettiti, prima o poi cadrai
Ha preso due voti e va pure via da chi gli ha dato la grazia di diventare consigliere comunale. Se si candida come capocondominio non deve delegare nessuno dei familiari altrimenti rischia di non prendere nemmeno un voto.
Scilipoti docet
Ho l’impressione di ritornare indietro nel 1999 , quando il sindaco Orlando ad ogni consiglio comunale perdeva un consigliere . Alla fine lo misero in minoranza.
Infatti, solo pochi mesi fa ha preso “4” voti promettendo chissà cosa e illudendo chi lo ha votato. Adesso ha già cambiato casacca. Ma quelli che lo hanno votato gli parlano ancora? Vergogna!!
Purtroppo Orlando si sta comportando come sempre, da “Re Sole”, fregandosene del Consiglio Comunale che lui ha candidato. E’ ovvio che se vuoi essere supportato devi ascoltare i consiglieri, ma lui se frega… E’ naturale che i Consiglieri lo abbandonino… Sta perdendo l’opportunità di intraprendere iniziative di peso per stare dietro ai suoi fedelissimi che prima o poi gli pianteranno i chiodi…
Questa situazione ancora non l’ha capita, si è fissato dietro l’ass. La Piana & c. che lo faranno naufragare e con lui tutta la nostra città.
M.