PALERMO – In arrivo altri tagli all’Assemblea regionale siciliana. Questa volta tocca alla macchina amministrativa. Saranno ridotti direzioni, uffici, unità operative. L’obiettivo è il contenimento dei costi. Al nuovo assetto di Palazzo dei Normanni sta lavorando la segreteria generale che elaborerà una proposta “di riorganizzazione e di ulteriore contrazione di alcuni assetti amministrativi”. “Pur sottolineando l’essenzialità e l’efficienza dell’assetto organizzativo in atto esistente – scrive il segretario generale Giovanni Tomasello, nell’ultima relazione sullo stato dell’amministrazione – alta è la consapevolezza della necessità di continuare a ridurre le spese gravanti sul bilancio interno dell’Ars”.
Il progetto di riduzione delle postazioni amministrazione sarà portato a termine “anche se ciò dovesse comportare un aumento dei carichi di lavoro individuali, nello spirito di contribuire pienamente e fattivamente alla necessità del contenimento dei costi senza perciò ridurre l’efficienza”. Tomasello ricorda che “in tale direzione si è, peraltro, già proceduto con la riduzione della pianta organica, approvata dall’aula lo scorso mese di luglio e condivisa con spirito di responsabilità dalle organizzazioni sindacali, operando un taglio complessivamente pari all’11,95 per cento”. I tagli, probabilmente, saranno però ancora più incisivi alla luce del via libera definitivo della Camera alla legge che riduce da 90 a 70 il numero dei parlamentari regionali, anche se entrerà in vigore dalla prossima legislatura. Perché la modifica dello statuto, scrive Tomasello, “giustifica un corrispondente ridimensionamento dell’organico del personale, pur nella consapevolezza che la stessa tipologia di servizi deve essere comunque garantita a prescindere dalla composizione della rappresentanza elettiva”.
Sono previsti interventi anche su alcuni servizi, tra cui la resocontazione dei lavori parlamentari, la ristorazione “e altri ambiti ancora che saranno individuati”. Per quanto riguarda il resoconto dei lavori parlamentari, l’amministrazione ha sperimentato, per un anno, una nuova procedura servendosi di una ditta specializzata nel settore: per la segreteria generale “tale sperimentazione ha dato esiti positivi” dunque “secondo le indicazioni che vorrà dare il Consiglio di Presidenza, sarebbe opportuno proseguire nella strada intrapresa”. Per l’amministrazione “i benefici afferirebbero non soltanto allo snellimento delle procedure informatiche per la produzione e pubblicazione del resoconto stenografico, ma anche alla possibilità di ridurre sensibilmente il numero di stenografi e coadiutori parlamentari impegnati in aula, con conseguente opportunità di procedere ad una riorganizzazione qualitativa e quantitativa del servizio interessato”.
Desidero fare una proposta ai deputati del movimento 5 Stelle,
Essendo che finalmente hanno approvato la riduzione dei 20 deputati e visto che la maggior parte dei deputati regionali hanno deciso di candidarsi alle politiche , non sarebbe opportuno al fine di ridurre i costi andare di nuovo a elezioni? Mi permetto di fare due conticini:
20.000,00 € X 20 =400.000,00 €
400.000,00 € 12 mesi = 4.800.000,00
4.800.000,00 X 5 anni = 24.000.000,00
Questo è il risparmio per la regione Sicilia
@imparziale
Credo che questa proposta non sarebbe malvagia…….il risparmio sarebbe di notevole rilevanza il presidente accetterà questo invito? Mi sa di no……lui vende solo fumo……………cordiali saluti.
bravo presidente Ardizzone, cerchiamo di affidare a ditte esterne più servizi possibili, in questa maniera puoi fare tutte le assunzioni senza concorso che vuoi.
A quando l’esternalizzazione di tutti i servizi con l’affidamento a soggetti terzi senza gare d’appalto, giusto … per risparmiare non per atro e magari il personale lo si mette in cassa integrazione, in mobilità o già che ci siamo una bella lettera di ringraziamento per il servizio prestato?
Che Manager… da pallottoliere!
Non ci vedo alcun senso sul provvedimento di esternalizzazione della resocontazione! Che li hanno assunti a fare i nuovi coadiutori che tra le altre materie hanno dovuto sostenere un esame di stenografia con un grado di difficoltà per nulla irrisorio. Siamo alle solite, ci sono pressioni più forti che, al di fuori, tentano in ogni modo di arrivare al palazzo attraverso vie più brevi e meno tortuose. E’ un indecenza, dov’è il risparmio?
chi ce l’ha con l’ars avi a igghitare u sangu!
PERCHE’ NON CHIUDER LA SEDE DI CATANIA RIPORTANDO IL PERSONALE IN ARS,AD INCOMINCIARE DALLA MOGLI DELL’ON.SPAMPINATO DIPENDENTE COMMESSA ARS.NEL RISPETRTO DEI COLLEGHI DI PALERMO CARO ON.ARDIZZONE.