PALERMO – Vi è una estrema urgenza di individuare il soggetto che subentrerà ad Aps nella gestione del servizio idrico nei 52 comuni della provincia di Palermo, in atto serviti dalla Società in amministrazione commissariale, la cui attività è previsto che cessi al 31 marzo prossimo venturo. E’ il dato che emerge dai lavori della Commissione Controllo Garanzia della Provincia Regionale di Palermo, presieduta dal Capogruppo Pd Gaetano Lapunzina, che ha ritenuto necessario occuparsi della grave problematica che rischia di avere pesanti refluenze sulla gestione del servizio, ma anche sui livelli occupazionali per l’avvio delle procedure di mobilità riguardanti 205 dipendenti. La Commissione, con l’attiva partecipazione del vice presidente Antonio Marotta (Misto Minoranza), e degli altri componenti Vincenzo Di Trapani (Pdl), Marcello Re (Idv), Pietro Polizzi (Udc), Salvatore Licciardi (Pid), Giuseppe Mortillaro (Misto Maggioranza) e Francesco Miceli (Sicilia nel Futuro), ha dedicato due sedute al tema, incontrando, dapprima, i vertici della Segreteria Tecnica dell’Autorità d’Ambito, per analizzare lo stato attuale e le ricadute della Legge regionale n. 2 del 09 gennaio 2013, con cui si è dato avvio alla fase liquidatoria delle Aato, ed il successivo passaggio, trascorsi sei mesi, alla gestione del servizio in ambito comunale o tra comuni consorziati. Successivamente è stato ascoltato il Commissario Straordinario della Società Aps, Casilli, che ha fornito una rappresentazione esaustiva dello stato dei fatti dichiarando che la gestione della Società, derivandone perdite per oltre 500 mila euro al mese, non potrà andare oltre il termine del 31 marzo 2013, data entro la quale occorre individuare, pur in via transitoria, un nuovo gestore, su cui ricadrebbe l’onere di garantire i livelli occupazionali. La Commissione, che ha anche ricevuto una rappresentanza dei lavoratori, ha deciso di continuare ad occuparsi della vicenda, al fine di ascoltare i vertici del Comune di Palermo e della Società Amap, di cui è stato ipotizzato l’interessamento alla gestione, nonché il Commissario liquidatore dell’Autorità d’Ambito nella persona del Presidente della Provincia Avanti.
Finalmente qualcuno che prende in mano la situazione!!!!!
Come cittadino sono preoccupato, in provincia bisogna dire che da quando questi ragazzi lavorarono sul territorio il servizio e’ migliorato notevolmente, e considerando i mezzi che hanno a disposizione e il numero irrisorio di dipendente hanno fatto davvero un miracolo.
Spero che la politica trovi presto una soluzione che possa garantire il livello di servizio ed ovviamente il mantenimento dei posti di lavoro.
Speriamo solo che i lavoratori non prendano qualcos’altro da un’altra parte.
Spero che il servizio idrico integrato rimanga ad essere gestito da questa società che sin dall’inizio della gestione, ha dimostrato grande senso di professionalità e soprattutto un grazie ai dipendenti che nonostante i vari problemi aziendali hanno sempre con grande senso del dovere assicurato il servizio.
Mi auguro solamente per il bene di tutti gli utenti e cittadini che risiedono nella provincia di Palermo che il servizio resti ad Acque Potabili Siciliane, da quando loro hanno preso servizio infatti si sono visti eccellenti miglioramenti e l’acqua non è più un problema!!!, e la mia preoccupazione è che se vanno via loro si ritorni all’età della pietra!!!
Da cittadino esprimo tutta la mia solidarietà a tutta la società APS ed ai suoi dipendenti.. Vi auguro che si possa trovare al più presto una soluzione, perchè onestamente cè un detto siciliano che dice :” cu cancia a vecchia pà nova guai trova”.
Ancoraaaaa con questa stooooria… Ma quanto tempo deve andare avantiiiiiiii?!?!?!? Signori miei la gestione del servizio in questione è così complicata che non è immaginale pensare di affidare il servizio a un altro gestore nel giro di pochi giorni. L’unica via di uscita è quella di lasciare il servizio ad acque potabili siciliane e non ad un’altro gestore che non saprebbe dove mettere le mani trovandosi ad avere a che fare con una rete idrica colabrodo e impianti di depurazione che nella maggior parte dei casi sono dei relitti pronti ad affondare.. La dura verità è questa:” Per poter riprendere la situazione bisognerebbe adeguare la tariffa e sbloccare i finanziamenti pubblici per far ripartire gli investimenti. Fatto questo Aps porterà avantiiiiii il servizio a gonfie vele…
.. Oppure i stessi Comuni che, per legge, dovrebbero costituire una spa
Io ho la vaga impressione che vogliono fare tutto un calderone… Solito carrozzone politico che nel giro di pochi anni sarà sommerso dai debiti e saremo punto e a capo…