PALERMO – “Il Comune non deve vendere i suoi appartamenti, ma rimetterli a nuovo e darli alle famiglie che ne hanno bisogno”. La proposta è del consigliere comunale Mimmo Russo che, nel corso della seduta di ieri a Sala delle Lapidi, ha denunciato alcune irregolarità nella gestione delle case popolari di proprietà comunale.
“Parliamo di appartamenti – ha detto Russo – che vengono rivenduti a prezzi maggiorati e che il Comune, con le sue maestranze edili, potrebbe rimettere a nuovo anziché vendere. Pensiamo piuttosto a vendere magazzini e box, di cui non sappiamo cosa farcene, e col ricavato potremo comprare anche altre case per i cittadini bisognosi”. Ma la denuncia di Russo si spinge più in là: “Alcuni affittuari non possono riscattare la casa perché morosi, anche se il Comune non sa quanti sono e quanto devono. Ebbene, capita che soggetti terzi diano loro i soldi firmando con loro anche una scrittura privata con cui, dopo cinque anni, entreranno in possesso dell’immobile. Una pratica assurda, che permette di comprare case a poco prezzo lucrando sulle difficoltà delle famiglie”.
E l’amministrazione, rappresentata dall’assessore al Patrimonio Luciano Abbonato, si è detta disponibile a collaborare e a fare le verifiche del caso: “Faremo le opportune verifiche – ha detto l’assessore in Aula – e siamo pronti a lavorare con le commissioni competenti per far luce su eventuali problematiche che comunque si riferiscono ad anni passati. Questi episodi, se si sono verificati, non dovranno più verificarsi, ci impegneremo per questo e siamo aperti al confronto con il consiglio comunale”.
Il Comune, del resto, non riesce a far fronte alle spese di manutenzione degli immobili e buona parte di questi è già nel piano delle alienazioni. Inoltre, fanno notare da Palazzo delle Aquile, il prezzo di vendita è stabilito per legge e pertanto non modificabile.
