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LiveSicilia.it / Province / Palermo / Il grido di dolore dello Zen: “Orlando ci ha abbandonati”

Il grido di dolore dello Zen:
“Orlando ci ha abbandonati”

Reportage dallo Zen di Palermo tra rifiuti, abbandono, assenza delle istituzioni e rabbia dei residenti in compagnia della quinta commissione del comune di Palermo. L'appello di Fausto Torta: "Il sindaco si intesti la missione Zen, la vera delinquenza è quella delle istituzioni".

IL REPORTAGE
di Martina Miliani
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PALERMO – A Palermo la nuova primavera di Leoluca Orlando non è arrivata fino al quartiere San Filippo Neri. Si è fermata fuori, negli stradoni che confinano lo Zen, Zona Espansione Nord. “Da trent’anni le cose non fanno che peggiorare, anche Orlando ci ha abbandonati”, dice chi ci abita da altrettanto tempo. Un uomo che fa il muratore e che senza la collaborazione degli altri condomini ha smesso di occuparsi del guscio delle insulae del quartiere, ha smesso di ritoccare piastrelle e intonaci. Molti padiglioni restano al buio di notte perché manca l’illuminazione pubblica. E poi i topi che “ti camminano accanto mentre passeggi” e che hanno anche fatto chiudere le Poste, l’unico sportello in questo quartiere popolato da 36mila persone. Ieri sarebbero dovute riaprire ma la ditta di disinfestazione ha chiesto ancora qualche giorno. “Io sono vecchio e senza macchina” si agita un vecchio in via Gino Zappa, dove sono situati gli uffici postali. “Ci trattano come porci, siamo come maiali qua dentro. Vengono per il voto e poi se ne vanno”.

E nel persistere dei problemi di questa zona, in molti avvertonola grande

Una delle insulae dello Zen

responsabilità della classe dirigente palermitana. Fausto Torta, consigliere comunale e coordinatore cittadino di Idv, dice che non è il caso di parlare di “delinquenza dei delinquenti, ma di delinquenza delle istituzioni”. Ecco perché ha deciso di riunire Giovanni Lo Cascio, Nicola Galvano, Massimo Pullara e Pia Tramontana: tutti componenti della Quinta commissione consiliare da lui presieduta, quella che si occupa di cultura, scuola e sport, con lo scopo di parlare in prima persona con gli abitanti del quartiere. “Lo Zen oggi è in condizioni disastrose – spiega Torta – e questo è l’inizio di una serie di ricognizioni che noi faremo. Abbiamo intenzione di tenere accesi i riflettori su questo quartiere, intanto portando la questione in consiglio con un’interrogazione”.

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Una delle insulae dello Zen

Una “missione Zen”, come l’ha definita, che dovrebbe portare lo Zen all’attenzione della giunta Orlando. Proprio il sindaco di Palermo, assieme a don Gallizzi, che aveva ribattezzato il quartiere in “San Filippo Neri”, anni fa aveva posto al centro di una delle piazze un cartello che indica il “giardino dell civiltà”, nel punto in cui adesso sorge una discarica abusiva. Carcasse di lavatrici, motori, divani. Non certo i rifiuti degli abitanti del quartiere. “Vedo chi getta qua quest’immondizia. Una volta gli ho anche urlato contro, ma mi dicono che devo farmi i fatti miei”, spiega una signora. Qualcuno, per sopportarne la vista, ha anche spostato la cucina lontano dalla finestra che dà sulla discarica. Così la soluzione è chiudersi nelle case di questo quartiere, perle minuziosamente arredate sotto i gusci scrostati dall’incuria.

Ma i problemi più gravi restano i servizi. Alcuni commercianti lamentano la mancanza degli allacci di acqua e luce, nonostante paghino il canone allo Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari). Anche le fogne sono guaste in varie zone. “Delle reti fognarie si occupa l’Amap – precisano dall’ufficio tecnico dello Iacp – e l’unico motivo per cui possano mancare il servizio elettrico e idrico è perché non è stato avviato il contratto”. Una scelta verosimile per quanti, come all’insula 3, hanno rinunciato all’allacciamento alla rete elettrica, optando per una abusiva, di fronte a una bolletta che richiedeva il pagamento di cinque anni di arretrato, quando allo Zen quelle famiglie erano arrivate solo due prima.

Ma non finiscono qui le contraddizioni.La struttura che avrebbe dovuto ospitare un

Quel che resta del quadro elettrico dell'asilo nido

asilo nido all’insula 3, oggi sotto sequestro, è stata più volte vandalizzata: via i fili di rame, il quadro elettrico, i sanitari e gli inifissi. Ma chi non ha sorvegliato? “Al Patrimonio non risulta che questi locali siano già stati assunti in carico dal comune di Palermo, mentre l’assessore alla Cultura Francesco Giambrone ha già provveduto a mettere in atto il bando che dovrebbe arredare e dotare di libri la biblioteca vicino al nido”. Al termine del collaudo di questi locali però la gestione sarebbe automaticamente passata dallo Iacp al comune di Palermo e “il collaudo – confermano dall’Istituto – è stato concluso a settembre dell’anno scorso”. Secondo Salvo Lo Cicero, consigliere della VII circoscrizione, occorrono “regole più rigide nei passaggi di gestione tra i vari enti”. Stavolta a occuparsi dei locali dovrà essere necessariamente Palazzo delle Aquile, e dovrà agire in fretta. “Se non si pone un freno al vandalismo si rischia di non riuscire più a recuperare il denaro necessario alla sua apertura, inizialmente prevista per il prossimo settembre”, dice Gianni Dragna, consigliere Idv della VII circoscrizione, nato e cresciuto proprio in questo quartiere. “Chi fa questo è anche spinto dalla fame, dalla necessità di provvedere ai propri figli” prova a dare una spiegazione chi abita a pochi passi dall’asilo. “Dovremmo imparare però a segnalare questi comportamenti. Non ci rendiamo conto che colpendo strutture come questa ai nostri figli facciamo solo del male”.

 

Tags: dragna · galvano · Lo Cascio · lo cicero · orlando · palermo · torta · tramontana · zen

Pubblicato il 27 Gennaio 2013, 07:30
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Commenti
  1. leonide84 8 anni fa

    Caro Fausto ma dove sei ogni volta che devastano i tuoi protetti la scuola elementare Falcone con grandi costi per il comune e per i cittadini. Silenzio, non una parola. Il degrado e’ in tutta la citta’ . Una citta’ governata proprio da uno che dice che il Sindaco lo sa fare bene. E come? Uno del tuo partito

    Rispondi
  2. jigen 8 anni fa

    Se siete voi i primi a non rispettare il luogo in cui vivete…

    Rispondi
  3. Salvatore 8 anni fa

    Orlando e’ troppo impegnato nella sua campagna elettorale insieme ai suoi assessori…Lasciatelo in pace deve fare il politico

    Rispondi
  4. Vabbé 8 anni fa

    …dice Gianni Dragna, consigliere Idv della VII circoscrizione, nato e cresciuto proprio in questo quartiere. “Chi fa questo è anche spinto dalla fame, dalla necessità di provvedere ai propri figli” prova a dare una spiegazione chi abita a pochi passi dall’asilo.”

    Dichiarazione indecente, scandalosa, tipica di chi giustifica furto e corruzione o vuole tenersi “buona” questa parte del suo elettorato.
    Chi devasta la scuola non lo fa per comprare il pane ai bimbi, lo fa perché é delinquente: si trova un “chiffáre” per la serata e si diverte a devastare ció che non é suo.
    E i ladri di rame lo fanno per mestiere e non vogliono fare i contadini o gli operai, perché é molto piú faticoso. Vergognoso creare l’alibi ai giovani delinquenti e sfruttare lo Zen che soffre, solo per essere eletti.

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  5. salvo 8 anni fa

    Orlando come De Magistris non sanno nemmeno amministrare le loro citta’ vogliano amministrare l’Italia ? poveri noi

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  6. Rivoluzione 8 anni fa

    il sig. Ollando ha come pensiero solo la gesip…..mentre la città affonda nel degrado più totale, Ollando una grande delusione che scarica la colpa sempre su gli altri!

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  7. lario 8 anni fa

    Non ho il piacere di conoscere il sig. Torta, l’unica cosa che so è che Orlando è impegnato in questa campagna elettorale per fare eleggere il suo fido Giambrone, tutto qui.

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  8. andrea 8 anni fa

    Non so se la colpa possa essere di Orlando o di Cammarata o di chiccessia…quello che so è che sempre le stesse persone devastano la scuola Falcone e nessuno si è mai degnato di fare i nomi. Non ci crederò mai che nessuno niente sa e niente vede…chi non parla si merita di vivere così.

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  9. Giovanni 8 anni fa

    Qui pochi vogliono il cambiamento, le istituzioni ci hanno abbandonato già da tempo, se mai sono state presenti!
    Ma la cosa che più mi rattrista è la volontà di non cambiare degli abitanti, vedere i propri figli distruggere l’ambiente dove vanno a giocare e non dirgli nulla, tirare l’immondizia dal balcone, mettere rifiuti ingombranti sotto casa aspettando che qualcuno prima o poi li tolga, rompere i portoni delle proprie scale per comodità”non perdi tempo ad aprire” rubare i propri vicini o peggio i propri parenti, questo e lo zen e anche peggio non esiste niente è un quartiere che si è abbandonato da solo , e non fa NULLA per migliorarsi qui la gente non vuole lavorare ma preferisce rubare quei pochi cittadini del quartiere che lo fanno, perché quelli hanno i soldi. Cari abitanti dello zen come me possiamo fare appello allo stato solo quando tutti insieme decideremo di cambiare, quello che è nel quartiere è nostro e se non lo curiamo lo perdiamo chi sà se un giorno capiremo.

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  10. mario 8 anni fa

    E dire che alle elezioni li ha fatto il pieno (di promesse come al solito disattese)!!!! tanto ” ci pensa u papà”.

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  11. faciteme accapi' 8 anni fa

    CONDIVIDO IN TOTO

    Rispondi
  12. Ugo Lione 8 anni fa

    Siamo alle comiche!! Il consigliere Torta chiede ad Orlando di intestarsi la questione ZEN dimenticandosi di fare parte dello stesso partito del Sindaco il quale non perde occasione per proclamare che la città diventerà vivibile annunciando che nel 2013 saranno spesi 650 milioni di euro in investimenti che cambieranno il volto della città. Stia quindi sereno Torta perché Orlando sa fare il sindaco!!!!!!!!!!!!! Ma per favore………

    Rispondi
  13. Grazia 8 anni fa

    Basta solo pensare che lo Zen 2 esiste da 30 anni ed oltre a tutti i disservizi ci sono anche le 2 piazze che da 30 anni sono cumuli di macerie e d’immondizia…solo per dirne una! E questo potrebbe essere preso a simbolo dell’amministrazione della nostra città e di tutta la Sicilia…..Quando cambierà la musica????Tanti saluti da Londra!

    Rispondi

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