L’edicola di Fiorello

Straordinariamente di domenica, l'appuntamento con lo showman siciliano. Tra Monte dei Paschi e Corona, con un pensiero rivolto al giorno della memoria.
Straordinariamente di domenica, l'appuntamento con lo showman siciliano. Tra Monte dei Paschi e Corona, con un pensiero rivolto al giorno della memoria.
Sergio Rizzo, sul disastro del Montepaschi, ha una sua visione tutta particolare e a sostegno della sua tesi elenca una lunga serie di colpe non ancora viste. Dal presente al passato Governo, dalla Consob al sistema bancario, dalla Banca d’Italia al “vattelo a pesca” di turno. E’ sempre, nel solco degli illustri precedenti, la stessa storia. Insomma, ad ogni crac finanziario la colpa va spalmata sul mondo intero, in modo che tutto finisca a tarallucci e vino. E no, proprio no. Non vanno proprio così le cose. E spiace rilevare che un giornalista come Sergio Rizzo, invece di puntare l’indice e tutto il braccio contro il management e i vertici del MPS, senza dimenticarsi dei vertici del Pd, per inchiodarli, nessuno escluso, alle proprie responsabilità, gioca con le altrui colpevolezze. E dire che gli stralci di quei verbali delle sedute del cda, venuti alle luce, parlano un linguaggio diverso. Dimostrando in modo inequivocabile che i vertici del MPS e il suo management si sono comportati come quelle casalinghe che, avvitandosi al gioco del Lotto, dilapidano tutto il proprio avere. Nella vana speranza di azzeccare i numeri giusti per recuperare almeno parte del gruzzoletto sperperato nelle puntate precedenti.