CATANIA – “Qualcuno sta speculando sul fatto che noi siamo alleati della Lega. La Lega è un partito territoriale, che è stato al governo ed è stato all’opposizione, ed è stato legato ovviamente agli interessi del territorio del nord, dove esprime due presidenti di Regione importanti, come il Veneto ed il Piemonte, e potrebbe esprimerne un terzo, in Lombardia”. Queste le parole di Raffaele Lombardo tratte integralmente dal suo blog, raffaelelombardo.it.
“La Lega fa l’interesse del proprio territorio, ha lanciato l’idea del federalismo fiscale. Chi mi attacca dicendo che sono alleato della Lega, intanto dimentica che lui fa parte di partiti nazionali: quel Pd, erede del partito comunista, è un partito centralista per eccellenza, che non tollera e non sostiene e non incoraggia e non favorisce le autonomie locali”.
Sulla corsa alle prossime politiche l’ex governatore della Regione siciliana rincara la dose: “Poi, comunque, se si inventa autonomista all’ultimo momento per tentare di drenare voti al mulino del Partito Democratico, faccia la sua campagna elettorale, perché non ha niente a che vedere con noi, con l’impegno spasmodico che abbiamo espresso negli ultimi 5 anni contro tutti e contro tutto per cercare di fare riforme serie vere, non proclamate, ma attuate, con leggi come quella sui rifiuti, sulla sanità -riforma straordinaria che ci ha fatto recuperare il deficit, con un piano di rientro rispettato – come quella sulla formazione, per non parlare di altre cose, come la mobilità, da ufficio a ufficio, da dipartimento a dipartimento, il blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione regionale, e poi una grande attenzione al precariato, che c’è e non puo’ essere liquidato, come non possono essere liquidate le persone”.
“Il fatto che noi come movimento autonomista, ed io personalmente sono stato costretto a scendere in campo per rappresentarlo vista la difficoltà del momento politico, dimostra che in questo Senato dove forse l’equilibrio si giocherà forse per uno, due voti al massimo, chi non si è venduto l’anima né alla destra né alla sinistra, né alla Lega e nemmeno a chi sta dalla parte opposta, va lì per difendere la Sicilia”.
“Non ho fatto politica da quando si è fondato l’Mpa per diventare ministro, carica che peraltro ho anche rifiutato in passato, e neppure per fare il presidente della Regione, come poi è capitato, e neppure per fare il senatore. Ho fondato questo partito per difendere la Sicilia”.
“Ci siamo riusciti in piccola parte , si è parlato comunque di questo nostro movimento, anche oggi si potrà polemizzare, né io voglio dire che siamo gli unici autonomisti. Ci sono tanti piccoli e medi movimenti ai quali mi auguro potremo dare voce, e pero’ in Parlamento – se ci saremo, dipende dagli elettori – non staremo lì a scaldare la poltrona, ma faremo grandi battaglie”.
Perché la Sicilia non deve autodeterminarsi, come si accingono a fare la Scozia o la Catalogna?
Perché lo Statuto non deve essere attuato integralmente, comprese le accise petrolifere che invece devono essere riversate alla Sicilia e devono servire anche a ridurre il costo della benzina?
Perché non dobbiamo avere infrastrutture come i paesi civili, come il nord del nostro Paese, ad esempio?
Perché non dobbiamo avere una fiscalità di vantaggio che attrae investimenti e lavoro e che vale molto piu’ di qualunque finanziamento a fondo perduto?
“Sono battaglie che faremo, giorno per giorno, se saremo chiamati al Senato. Ci saremo solo per questo, tutto il resto, indennità, onori, non ci appassionano neppure per poco”.
On. Lombardo,
Scusi la mia ignoranza, ma vorrei capire perché allora i deputati Dell’ MPA ,sono andati all’UDC ,perché lei,dicono ha infranto il loro sogno autonomista ?
Così anche consiglieri provinciali e comunali,preferendo a lei un giovane pivello, perché ?
Perché tutte le cose elencate nell’articolo non le ha fatte prima , avendo deputati alla camera e al senato e LEI PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA ?
Presidente Lombardo, la prego mi faccia capire , non vorrei rimanere tra i 51% degli :
INDECISI / NON VOTO
I primi due anni del Suo Governo sono stati veramente di speranza per i Siciliani,nel momento in cui col Suo naturale ardito spregiudicato intrinseco metodo tipico della sua personalita’ politica ambigua si e’ alleato con gli spregiudicati uomini ,anche del PD, che nell’ultimo ventennio hanno ingessato la Sicilia al sottosviluppo degradante, questo solo per fini di natura meramente personalistica ,il progetto di sviluppo della Sicilia e’ finito.
Si vergogni piuttosto per avere scelto di andare a votare anticipatamente solo per fare eleggere 90 figuri.
Si vergogni.
La Sicilia vuole altro,vuole leggerezza e non ambigui uomini che l’hanno distrutta.
Si vergogni.
PAROLE PAROLE PAROLE PAROLE PAROLE
Mentitore spudorato.
@imparziale il non voto è un’opzione criticabile ma legittima,
l’indecisione no: bisogna essere decisissimi a mandare a casa
definitivamente personaggi di tale squallore. Rifletti
hahahahahahahahhahah….Vergogna!!!!!!
vorrei dare un consiglio a Lombardo:fare un sondaggio su cosa pensano di lui i catanesi:ambulanti,operai,dipendenti pubblici e privati,professionisti,imprenditori,ecc.. sapere esattamente quanta delusione,rabbia,disprezzo,lui abbia generato in tantissimi che hanno votato un contenitore di idee e speranze rivelatosi”VUOTO” e un’altro consiglio vorrei dargli:perchè non va in campagna a coltivare ciò che vuole invece di insultare con il suo comportamento ancora chi continua a credere a una Sicilia diversa da quella che lui e i suoi compari( che oggi lo hanno abbandonato!!!)ha distrutto!!
L’era Lombardo come semplice infiammazione
L’ allontamamento dal PDL il cancro
L’alleanza con il PD le metastasi
ps: sono molti quei politici, tanti, ora intruppati nel centrosinistra che hanno mire personali.
Si parla del mercato delle vacche. Ma voi pensate che ormai la riforma sun numero dei consiglieri regionali è legge e che quindi dalla prossima saranno 70 ( sempre troppi), pensate che questi signori pensanominimamente di abbandonare, ma nemmeno a cannonate
Politi del centrosinistra con il cuore a sinistra e il portafogli a destra