Polosa: "La sigaretta elettronica |non nuoce alla salute" - Live Sicilia

Polosa: “La sigaretta elettronica |non nuoce alla salute”

Il Fatto Quotidiano critica la scelta dell’Ateneo di Catania di aver ingaggiato Giorgio Mastrota per una campagna antifumo. Il conduttore televisivo è, però, il testimonial della sigaretta elettronica che, secondo l’istituto mondiale della sanità, sarebbe nociva. L’Università si difende, Riccardo Polosa afferma: “Studi dimostrano che non produce nessun rischio per la salute”

IL FATTO SCATENA IL CASO
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Articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano

CATANIA – “L’uso della sigaretta elettronica non produce rischi per l’uomo”. Lo dichiara Riccardo Polosa, direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, che spiega a LiveSiciliaCatania come questo prodotto sia “uno strumento formidabile” per aiutare a smettere di fumare. Una difesa nei confronti della sigaretta artificiale che smentisce il contenuto dell’articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano dal titolo “A Catania l’Università sponsor di Mastrota”. Nell’articolo sono riportate le dichiarazioni dell’Istituto Mondiale per la Sanità fatte nel 2010, secondo cui la sigaretta elettronica farebbe male e nuocerebbe alle strategie anti-fumo. Addirittura, secondo uno relazione scientifica, presentata a Vienna e studiata dall’Istituto superiore di Sanità, i polmoni del fumatore di sigaretta elettronica funzionerebbero peggio. La LIAF (Lega italiana anti-fumo) ha ribadito i benefici della sigaretta artificiale con una campagna di sensibilizzazione insieme all’Università di Catania, ingaggiando come testimonial il personaggio televisivo Giorgio Mastrota. Un modo per dire no al tabagismo.

“Premesso che non ho avuto modo di leggere l’articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano – spiega Polosa – ritengo di difendere gli studi portati avanti in questi ultimi anni sull’uso della sigaretta elettronica. I dati di laboratorio dimostrano che non esiste nessun rischio tossico. Quando parliamo – prosegue – di sigaretta elettronica dobbiamo confrontarla con quella tradizionale. Essa infatti non viene venduta alla gente comune, ma ad una popolazione generale di fumatori. Essa rappresenta un’alternativa rispetto alle sigarette di tabacco. Diversi studi scientifici confermano che si può fare a meno del tabagismo. Non a caso un test effettuato su 40 persone, nel quale abbiamo studiato nel tempo l’abitudine tabagica, ha dimostrato come il 55% dei pazienti ha ridotto sensibilmente l’abitudine di fumare – e continua – inoltre, ad Aprile abbiamo effettuato uno studio su larga scala che pubblicheremo a breve”.

Soddisfatti per i risultati, gli studiosi della LIAF hanno avviato un protocollo d’intesa con diverse Università italiane, tra le quali quella di Catania. “Come professore universitario dell’Ateneo di Catania – ribadisce Polosa – ho avuto la possibilità di proporre ai Dipartimenti un protocollo al fine di portare avanti una battaglia antifumo. Un’iniziativa che aiuta a conoscere meglio quali sono i rischi del tabagismo”. Una campagna pubblicitaria che ha avuto come testimonial Giorgio Mastrota, conosciuto per le sue televendite di materassi. Nell’articolo de Il Fatto Quotidiano si accenna ad una partecipazione di Mastrota come socio alla Arbi Group, la società che produce sia le sigarette elettroniche e sia i materassi. Una decisione che non sembra interessare Polosa, che chiarisce: “Non mi riguarda questo tipo di scelta, se l’azienda ha puntato su Mastrota saranno semplicemente scelte aziendali delle quali io non discuto. A me interessa sottolineare l’importanza della sigaretta elettronica”. Il professore esprime tutta la sua fiducia in questo prodotto: “Non si può considerare un sotto derivato del tabacco, semmai è una nicotina di grado farmaceutico. È un prodotto che aspettavamo da tempo perché aiuta a smettere di fumare”.

 


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