Aeroporto, Stancanelli: |"Andremo da Passera" - Live Sicilia

Aeroporto, Stancanelli: |”Andremo da Passera”

Riunione oggi a Palazzo degli Elefanti tra sindaco, parti sociali, mondo delle imprese e Sac per discutere di quali azioni intraprendere in merito al declassamento di Fontanarossa. Si chiederà un incontro urgente al Ministro Passera a cui si illustreranno le obiezioni a questa scelta definita all'unanimità "assurda".

Declassamento e vendita dello scalo
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Da sinistra Agen (Confcommercio), Stancanelli e Bonaccorsi (Presidente Confindustria Catania)

CATANIA – Il caso sul declassamento dell’aeroporto di Catania è riuscito in un piccolo miracolo: quello di riunire tutti attorno ad un tavolo e aprire un percorso comune. All’incontro alla Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti, questa mattina, erano tutti presenti all’appello: parti sociali, associazioni di categoria, Camera di Commercio e Sac. Raffaele Stancanelli ha voluto dare voce alle rappresentanze sindacali, agli imprenditori e al tessuto economico della città in modo da scegliere quali azioni intraprendere per fermare “questa assurdità” del declassamento di Fontanarossa.

La riunione è stata l’occasione per affrontare anche la paventata privatizzazione e vendita dello scalo etneo. Vito Riggio, commissario dell’Enac, più volte ha manifestato questa posizione in merito al futuro dell’aeroporto di Catania. Ed allora il sentore, al momento si tratta solo di questo: è che Fontanarossa, nella lista di serie “B”, potrebbe avere un prezzo di mercato più concorrenziale rispetto ad uno scalo di interesse strategico per l’Unione Europea. Un “declassamento”, dunque, pilotato? L’interrogativo è stato sollevato da più parti: a partire da Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia: “Quello che mi sorprende è che si parla di privatizzare Catania, ma non si parla invece di privatizzare Trapani, Cagliari e Alghero che hanno la stessa organizzazione gestionale di Fontanarossa. Forse non se ne parla perché producono meno utili di Fontanarossa?” E’ tempo delle risposte, e per fare questo bisogna alzare la voce.

Confesercenti, Legacoop, Confindustria hanno ribadito la necessità che il Governo debba fare un passo indietro su questa scelta. Dall’altra anche la triplice sindacale (Cgil, Cisl e Uil) e l’Ugl hanno segnalato la necessita di non far spegnere i riflettori sul tema della vendita dello scalo. A rappresentare la Sac, Renato Serrano direttore generale che ha consegnato ai partecipanti al tavolo il documento preparato dalla Società da consegnare al Presidente della Regione Rosario Crocetta prima della Conferenza Stato – Regione, appuntamento dove il Governatore potrà obiettare la scelta assunta da Passera sul piano aeroporti.

Pietro Agen

La riunione si è conclusa con tre proposte di azione da parte del sindaco Stancanelli, che sono state condivise da tutto il tavolo. “Non è possibile pensare di declassare l’aeroporto di Catania – dichiara il sindaco – visto che rappresenta il nodo della mobilità per 7 provincie dell’isola ed ha un traffico passeggeri annuo di oltre 5 milioni e per questo abbiamo deciso di chiedere al ministro Corrado Passera un incontro, e mi sono preso l’incontro di contattarlo io direttamente”. Non ha importanza se il confronto avverrà a Catania o a Roma, l’importante è essere ricevuti. “Mondo del lavoro, imprenditoria e politica sono in sintonia – dice Pietro Agen – e penso che per il ministro Passera sarà difficile verificare l’infondatezza delle nostre obiezioni che sono precise, puntuali e forti e rimediare a quello che è stato un gran pasticcio”.

Giacomo Rota

Le ultime due azioni sono quelle relative alla vendita di Fontanarossa. Sarà chiesta ad una agenzia specializzata il valore dell’infrastruttura e poi si chiederà a Crocetta, che al momento attraverso i commissari della Camera di Commercio di Catania, della Provincia etnea e presto con la nomina di Ragusa, la maggioranza delle quote societarie della Sac di bloccare qualsiasi iniziativa che sia rivolta alla cessione di Fontanarossa. “L’immediata vendita – dice Giacomo Rota, segretario confederale della Cgil – è una trappola in cui non dobbiamo cadere, dobbiamo state attenti e soprattutto prudenti. Catania insieme a Comiso può diventare come sistema integrato per il trasporto della Sicilia orientale una grande occasione di sviluppo per il territorio”. L’invito finale di Rota è che i passi successivi alla riunione di stamattina siano fatti “in piena trasparenza con la città”.

 


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