Strage di cani a San Giuseppe Jato| Uno è anche stato bruciato - Live Sicilia

Strage di cani a San Giuseppe Jato| Uno è anche stato bruciato

il veleno ritrovato

di Monica Panzica. A segnalare il fenomeno sono Sabrina Lo Greco e Vittoria Marino: "Il veleno non è la soluzione al randagismo. E' un territorio difficile questo, qualcuno ci aiuti". Due dei cuccioli sopravvissuti cercano ancora casa.

 

SAN GIUSEPPE JATO (PALERMO) – Cani avvelenati nel territorio compreso tra San Giuseppe Jato e San Cipirello, nel Palermitano. Tre quelli che sono stati uccisi nelle ultime settimane: i volontari raccontano che due sarebbero stati gettati in una scrpata, mentre un altro sarebbe stato bruciato. “La gente – dice Sabrina Lo Greco – crede che avvelenare i cani con bocconi di cibo mortali sia la soluzione al randagismo. E’ crudele”. Gli episodi sono avvenuti in contrada Greco, ma anche nella zona di San Cipirello e lungo la strada che conduce a Piana degli Albanesi.

“E’ un territorio difficile – aggiunge Sabrina – dove non ci sono associazioni animaliste. Qui soltanto io e Vittoria Marino, un’altra volontaria, siamo state subito pronte a segnalare quanto succede. Qui i randagi vengono avvelenati senza alcuna pietà e restano per giorni in strada. Anche la loro rimozione è un’utopia.

E’ necessario un provvedimento per evitare stragi simili. I sopravvissuti sono quattro cuccioli. Alcuni di loro in questi giorni hanno trovato una famiglia e una casa: la loro mamma è stata uccisa – conclude Sabrina – e adesso soltanto due di loro devono ancora essere adottati”. Chi è interessato ai cuccioli in foto può chiamare i numeri 3293714963 – 3274367642


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