Gesip, ore decisive per la Cig| I sindacati firmano, Cgil critica - Live Sicilia

Gesip, ore decisive per la Cig| I sindacati firmano, Cgil critica

I sindacati hanno firmato oggi il piano predisposto dal sindaco Leoluca Orlando per la Gesip, in vista del vertice di mercoledì con la Regione per la Cig. Ma la Cgil va all'attacco: "Prendiamo atto che ancora non esiste un piano industriale, dequalifica non solo la condizione professionale dei dipendenti ma li riporta indietro nel tempo".

ORLANDO: "ECCO IL NOSTRO PIANO"
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PALERMO – Per la Gesip sembra essere arrivato il momento decisivo: mercoledì, infatti, si terrà alla Regione il tavolo tecnico con parti sociali e datoriali che dovrà decidere sulla concessione o meno di altri quattro mesi di cassa integrazione in deroga ai 1805 lavoratori dell’azienda del comune di Palermo.

Un passaggio fondamentale sulla strada dell’attuazione del piano elaborato dal sindaco Leoluca Orlando e che ha avuto un primo sì da parte del ministro Elsa Fornero, con la quale il primo cittadino dovrebbe tornare a vedersi a breve non appena verrà ufficializzata la Cig e dall’Inps verranno ultimati gli ultimi conteggi.

E il piano è stato oggetto anche dell’incontro tenutosi oggi a Palazzo Galletti fra il sindaco e le organizzazioni sindacali, che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa da portare mercoledì a Palazzo d’Orleans. Una sorta di memoria scritta che ha idealmente impegnato tutte le organizzazioni, specie quelle presenti anche al tavolo regionale, per dare il definitivo via libera al piano.

La road map che dovrebbe portare i dipendenti a tornare in servizio dal 2 maggio prevede, come già anticipato dalla stampa, circa 325 pensionamenti da realizzare da qui al 2014 grazie anche alla mobilità lunga: numeri che l’Inps sta verificando passando al vaglio la posizione dei dipendenti nati prima del 1954 (52 donne e 263 uomini). A questi potrebbero aggiungersi qualche altra decina di operai a cui verrebbe riconosciuta l’inabilità. Verifiche e controlli che dovrebbe concludersi in tempi strettissimi, così da fissare il numero preciso dei lavoratori che andrebbero invece reimpiegati tutti dal 2 maggio. Infine, una piccola possibilità verrebbe data anche a chi volesse mettersi in proprio con la mobilità extra-aziendale, come nel caso degli artigiani.

“I dettagli dell’accordo siglato con le organizzazioni sindacali – afferma Orlando – mostrano chiaramente che quello per cui stiamo lavorando è un sistema di interventi attivi che mira a dare garanzie di reddito alle famiglie dei lavoratori e, allo stesso tempo, permettere l’impiego produttivo di queste maestranze. La città – prosegue Orlando – ha bisogno che questi lavoratori tornino al più presto a svolgere importanti mansioni e servizi. Finalmente, con la collaborazione dei sindacati e con l’intesa fra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, questo traguardo sembra possibile e vicino”.

“Il tavolo tecnico di oggi – dice Gianluca Colombino della Cisal – nei fatti sancisce la creazione di un fronte comune tra forze sociali e amministrazione comunale riguardo l’impianto del piano di salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori della Gesip. Auspichiamo adesso una presa di posizione altrettanto nitida da parte del tavolo regionale convocato per mercoledì sugli ammortizzatori sociali che garantisca l’accesso ai lavoratori per il primo quadrimestre dell’anno. Bisogna a nostro avviso per una volta dimenticare tatticismi e giochi delle parti remando tutti verso la stessa direzione definendo una soluzione strutturale e più indolore possibile per i lavoratori, e dimenticando al contempo i risvolti strumentali che potrebbe la vertenza determinare sulla l’imminente tornata elettorale”.

“Il protocollo sottoscritto in data odierna – dicono Salvo Barone di Asia e Antonio Mercante di Ugl – conferma come in queste ultime settimane si stia cercando di addivenire a soluzioni condivise tra le parti, che possano da un lato garantire i livelli occupazionali e dall’altro i servizi alla cittadinanza. Come organizzazioni sindacali non possiamo che essere soddisfatti, per aver salvato migliaia di posti di lavoro, garantito servizi indispensabili e proiettare il tutto ad una riorganizzazione totale dei dipendenti delle partecipate tale da ridurre i costi totali di gestione e razionalizzare le risorse umane. Vero, ai dipendenti della Gesip, a differenza di altri, viene chiesto un sacrificio che potrebbe durare un anno solare, durante il quale fisiologicamente dovranno affrontare e risolvere momenti economicamente, e non solo, critici… ma chiediamo a chi attacca, critica e forse strumentalizza, quale potrebbe essere una soluzione alternativa al percorso prospettato oggi che, in ogni caso, e’ ancora solo un percorso considerato che ancora non conosciamo come si determineranno al tavolo regionale per gli ammortizzatori sociali”.

Ma il piano non ha comunque convinto tutti i sindacati. “Dopo tanti annunci, prendiamo atto che ancora non esiste un piano industriale per attivare un’azienda che contenga i lavoratori Gesip e i servizi di pubblica utilità che quella società faceva – dichiarano il segretario generale della Cgil di Palermo Maurizio Calà e il segretario Filcams Cgil Monia Cajolo – il verbale che anche noi abbiamo oggi sottoscritto individua un percorso di cassa integrazione e prepensionamenti. Ma l’idea dell’amministrazione di utilizzare comunque per questi lavoratori lunghissimi periodi di Cig, con eventuali progetti di inserimento lavorativo, di fatto dequalifica non solo la loro condizione professionale e lavorativa ma li riporta indietro nel tempo, trasformandoli da lavoratori ad assistiti, senza una dignità di reddito, e rinviando il problema dei servizi essenziali di cui la città ha bisogno. A questo punto è necessaria la chiarezza non solo da parte del Comune ma anche dal ministero e dalla Regione. Piuttosto che trovare una soluzione, il Comune sembra fare in questo momento un passo indietro”.

 


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