Contratti a Sicilia e-Servizi | C'è l'ex segretaria di Lombardo - Live Sicilia

Contratti a Sicilia e-Servizi | C’è l’ex segretaria di Lombardo

Agata Rosano si occuperà della segreteria della partecipata: per lei un contratto di due mesi, rinnovabile. Il presidente Vitale: "L'ho scelta perché può darmi una mano a riorganizzare gli uffici". Chiamati anche quattro addetti alla sorveglianza. Intanto parte, attraverso i collaudi, la restituzione ad Accenture ed Engineering di crediti per 83 milioni di euro.

PALERMO – L’ex segretaria di Raffaele Lombardo transita a Sicilia e-Servizi. Lo fa attraverso un contratto interinale inizialmente di due mesi, rinnovabile. Agata Rosano si occuperà della segreteria della società, al momento retta da un fedelissimo dell’ex governatore, il professore Antonio Vitale. Agata Rosano è stata la fedele custode dell’agenda del presidente di Grammichele, e nell’estate scorsa è entrata a far parte anche del Cda di Riscossione Sicilia.

È, questo, solo l’ultimo dei casi di nomi vicini a politici che sono passati, nel corso degli anni, con contratti e rapporti di vario tipo, nella società dell’informatica siciliana. Una società dalle sette vite. Morta e risorta. Liquidata e riportata “in bonis”. E capace di assumersi l’onere di un contenzioso con i privati che ne rappresentano meno della metà della compagine societaria, per oltre 83 milioni di euro. Un accordo sul quale anche la politica sta puntando il dito. Di pochi giorni fa, l’interrogazione del parlamentare Pdl Marco Falcone, che in sintesi ha chiesto quale siano le prospettive della società.

Intanto, si pensa più al presente, anche con i nuovi rapporti contrattuali sottoscritti dalla società. Agata Rosano, come detto, è stata per anni una delle più strette collaboratrici del presidente Lombardo. Quest’ultimo, è legato all’amministratore unico della società, Antonio Vitale da una storia tutto sommato abbastanza recente. Fu Vitale, avvocato e stimato docente universitario a difendere l’Mpa di Lombardo, nel 2010 nel ricorso contro l’elezione a sindaco di Bronte di Pino Firrarello (ricorso respinto dal Tar). Adesso, Vitale chiama la segretaria dell’ex governatore. “Si tratta – spiega – di una persona di fiducia. Una professionista capace, che io conosco fin dai tempi dell’Università. Mi serviva una mano per riorganizzare gli uffici, e ho stipulato un contratto interinale di appena due mesi”.

E non si tratta dell’unico di questi contratti. La società, come spiega lo stesso Vitale, “ha sottoscritto dei contratti di appena tre mesi con quattro addetti alla sorveglianza del Centro tecnico. La società di guardiania che si è assicurata la gestione, aveva assicurato il rispetto dei livelli occupazionali, e non l’ha fatto. Così, ci abbiamo pensato noi”. Contratti, quelli interinali e co.co.co nella partecipate, sui quali la Corte dei conti avrebbe puntato i suoi riflettori, chiedendo relazioni dettagliate alle società regionali.

Tutto questo, mentre la società sta procedendo con la verifica delle somme da “restituire” ai privati Accenture ed Engineering. Somme che sono il frutto di un accordo “triangolare” tra la parte pubblica della società, la parte privata e la Regione siciliana. Rappresentata, quest’ultima, dall’ex ragioniere generale Biagio Bossone. “I privati – spiega Vitale – hanno deciso di uscire dall’arbitrato in corso, dopo l’assicurazione, da parte della Regione, di un piano triennale di rientro di quelle somme, dovute alle società”. Per la precisione, 83 milioni di euro. Una somma persino più alta di quella circolata nei mesi scorsi (si parlava di una richiesta dei privatu di 60-70 milioni di euro). “E invece – prosegue Vitale – il contenzioso si basava su richieste di oltre 500 milioni di euro. E comunque la Regione non ha ancora dato un euro. Le somme verranno liquidate, man mano che verificheremo, attraverso gli opportuni collaudi, l’efficacia dei progetti sui quali i soci vantano dei crediti”. Resta da capire come ripartirà la società. “Nella scorsa legislatura – scrive nella sua interrogazione Marco Falcone (Pdl) – questa Assemblea Regionale Siciliana ha istituito una commissione d’indagine la cui relazione finale presentata è stata votata attraverso l’approvazione di un ordine del giorno che impegnava il governo ad avviare la liquidazione della società tanto chè il governo nominava un commissario ad acta. Adesso è opportuno che i vertici societari riferiscano sul nuovo piano industriale nella commissione legislativa competente dell’Assemblea Regionale Siciliana prima di assumere decisioni definitive sul proseguimento della attività”. “Ma noi – precisa Vitale – aspettiamo il via libera dalla Regione. A quel punto, non faremo che rispettare la convenzione: il privato ci indicherà quanto personale è stato formato e con quali qualifiche. A quel punto, noi opereremo una selezione”.

Il cosiddetto “ripopolamento”. Che deve andare a rimpinguare l’esiguo numero degli attuali undici dipendenti. Ospitati, secondo il deputato Vincenzo Vinciullo, in un palazzo per il quale la Regione paga un affitto da 450 mila euro. “Anche questa notizia non è esatta – precisa Vitale – visto che in quel palazzo lavorano dipendenti regionali del Bilancio, di quattro partecipate ed è persino ospitata la Onlus Trinacria”. E da pochi giorni, anche qualche “interinale” in più. I quattro del servizio di sorveglianza. E la segretaria dell’ex governatore.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI