I sindacati lanciano l'allarme:| "Amat a rischio default" - Live Sicilia

I sindacati lanciano l’allarme:| “Amat a rischio default”

Si è svolto stamattina in via G.Bonanno un incontro tra la Terza Commissione consiliare e le sigle sindacali Cisal, Ugl e Cobas per discutere dei problemi dell'azienda. Al centro del dibattito l'esternalizzazione di alcuni settori dell'officina e la mancanza di investimenti nelle strutture. Positive le risposte della Commissione: "Vogliamo rilanciare l'Amat per farla diventare il fiore all'occhiello della città".

Vertice con la terza commissione
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PALERMO – E’ emergenza nel settore trasporti. Travolta dai debiti e ridotta nei finanziamenti, è critica la situazione in cui versa l’Amat, l’azienda siciliana dei trasporti più grande del meridione. E’ rischio default per l’impresa, soprattutto a causa del vuoto gestionale creatosi in seguito alle dimissioni dell’ex presidente Ettore Artioli avvenute lo scorso 14 gennaio. Guidata al momento da due componenti del cda, il vicepresidente Rosalia Sposito e il consigliere Diego Bellia, l’Amat risente della vacatio lasciata da Artioli, soprattutto in un momento critico come quello che si trova ad affrontare ormai da mesi. Tagliati del 20% i fondi regionali sul corrispettivo versato all’Azienda, l’Amat ha dovuto eliminare trenta corse nell’ottobre scorso, causando forti disagi in città per l’attesa infinita alle fermate. A rendere allarmante il bilancio dell’azienda è anche un debito vantato nei confronti del Comune, che deve all’Amat 140 milioni di euro, cifra che Palazzo delle Aquile sta versando in tranche da 5 milioni di euro.

Alla richiesta di colloquio da parte di Cisal, Ugl e Cobas per discutere sulle problematiche dell’azienda, è arrivata rapida la risposta da parte della Terza Commissione consiliare, dove proprio stamattina sono stati accolti i sindacati. Nel mirino delle sigle sindacali la paventata esternalizzazione dell’officina e la mancanza di investimenti nelle strutture, elemento che ha provocato la carenza di postazioni di lavoro, attrezzature e ricambi. Sono infatti 159 le autovetture che rischiano di essere affidate a manodopera esterna e 25 le postazioni di lavoro attualmente inutilizzate.

“Alcuni settori dell’officina – ha dichiarato Nino La Barbera dei Cobas – verranno affidati a ditte esterne. E’ forte la preoccupazione da parte dei nostri operai che fino ad oggi si sono occupati della gestione del lavoro. E’ vero che l’amministrazione comunale riguardo all’annosa questione dei debiti ci sta venendo incontro, ma è altrettanto vero che la situazione resta critica e ormai i servizi offerti alla città sono ridotti ai minimi termini”.

“Un’azienda che vive una situazione critica – ha continuato La Barbera – anche perché si è ridotto del 50% l’acquisto dei biglietti ed è bassissimo il pagamento delle ‘strisce blu’ nei settori di nostra competenza, non è più appetibile e sono poche le persone disposte ad aspettare gli autobus anche per un’ora”.

Aperta al dibattito e ad una possibile risoluzione dei problemi, la Terza Commissione ha rilevato la possibilità di recarsi presso l’azienda per verificare personalmente i disagi riscontrati causa assenza di fondi e mancanza di organizzazione del lavoro nei diversi settori. “Abbiamo rassicurato i sindacati – ha affermato Luisa La Colla, presidente della Terza Commissione – Le nostre intenzioni sono quelle di rilanciare l’azienda che può diventare il fiore all’occhiello della città. Ne è prova la creazione del Tram, che verrà affidato alla ditta”. “Artioli si stava occupando dei problemi dell’azienda – ha concluso La Colla – ed è normale che adesso ci sia un vuoto gestionale, ma si è in attesa di una ristrutturazione dell’azienda”.


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